NOTIZIA, COME, PERCHE?
L’importanza delle parole
Quello che conta è quello che siamo in grado di fare e non parlare tanto per parlare
Il tredici novembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale della gentilezza: un comportamento, un modo di rapportarsi che ci fa entrare in “ sintonia “ con l’altro.
Purtroppo, gli spettacoli ai quali ci hanno abituato i politici , specie negli ultimi tempi, sarebbero da dimenticare se non avessero l’alibi della “ passione “ : una manifestazione esagerata, non sempre educata, per definirla in modo gentile.
Il mese di dicembre dovrebbe portare molte novità e ad esse si anela un po’ tutti, specie i giovani, per il loro futuro incerto e dalle prospettive più grigie.
Quando si esce e si va nelle città percorrendone i centri ormai tutti colorati e sfavillanti di luci, sembrerebbe, tuttavia, che il capitolo “ crisi “ non sia poi così veritiero, salvo poi constatare una serie di segnali negativi che dimostrano il contrario.
L’unica certezza è la “ Buona Novella “ che ogni anno puntualmente torna per ricordarci il Natale che, nonostante le apparenze, conserva ancora quel suo fascino di religiosità unitamente alla gioia dei bambini che traspare negli occhi della loro innocenza.
Del resto, recentemente, Lucio Dalla noto cantante di musica leggera, nel corso di un colloquio riportato in un’intervista affermava, tra l’altro, che ci “ attendono anni spirituali , di fede “ , ribadendo che per lui si tratta di una riflessione.
Un pensiero profondo nel quale riconosce che “ la religione è una cosa e la fede un’altra”.
Credere, significa confrontarsi con gli altri attraverso un percorso individuale.
Nel riferire queste notizie si avverte che, con il passare degli anni, anche gli uomini e le donne di spettacolo spesso cambiano” passo” dando una svolta a quella vita fino a ieri diversa.
Persone di oggi, non necessariamente figure di Santi per i quali riconosciamo un qualcosa di diverso, di irraggiungibile anche se ognuno di noi ha tracciato una simile strada.
Sono molti gli esempi e per citarne qualcuno possiamo dire quelli di Lino Banfi o di Albano Carrisi, entrambi molto devoti a san Pio da Pietrelcina, il frate delle stimmate.
Claudia Koll, invece, é un’attrice che ha smesso di rivestire un certo ruolo offrendo di sé un’immagine completamente diversa.
Così Paolo Brosio, talmente infervorato da quanto avviene a Medjugorje da avere cambiato radicalmente abitudini e stili di vita.
Perché tutto questo avviene?
In momenti così difficili, come ormai è consuetudine dire, si avverte un bisogno di spiritualità proprio come ha riconosciuto Lucio Dalla.
E non deve essere l’emozione o la suscettibilità dell’evento ormai prossimo del S. Natale, ma il desiderio concreto di voler fare quel cambiamento che ci impone sì gentilezza, ma anche concretezza verso chi si trova in condizioni di disagio, quando non di povertà.
I litigi di palazzo ai quali abbiamo assistito, non sono un esempio edificante ben sapendo che in altri palazzi, in altri Paesi, ci sono le stesse cose, magari con meno “ chiasso”, anche se è facile osannare il nuovo e criticare il vecchio.
La riflessione è così semplice da sembrare banale, perché quello che conta è ciò che siamo in grado di fare e non parlare, tanto per parlare.
Auguri, per tutti noi !
Renato Celeste
Pubblicato il 2011-11-24 11:08:27.
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