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INTORNO ALLA LUCE
4 appuntamenti 1 solo tema
In occasione di “Caravaggio e Spalletti, incantesimo di luce”
Mercoledì18 giugno, ore 19
La Misura della Luce
a cura di Massimo Inguscio, fisico
Giovedì 19 giugno, ore 19
Il sole mi interessa perché fa ombra
a cura di Ferdinando Scianna– fotografo
Prossimo e ultimo incontro:
Giovedì 26 giugno, ore 19
Luce e luci
a cura di Michele De Lucchi, architetto.
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino
L’ONU ha decretato che il 2015 sarà l’Anno Internazionale della Luce. Ma la Galleria d’Arte Moderna di Torino gioca d’anticipo. La luce è infatti il filo conduttore che lega i due grandi maestri ospiti in questi mesi alla GAM: Ettore Spalletti e Caravaggio. Per celebrare le ultime settimane di apertura della mostra “Un giorno così bianco, così bianco” e dell’esposizione del celebre “Ragazzo morso dal ramarro”, entrambe prorogate fino al 29 giugno, la GAM propone un ciclo di 4 incontri per riflettere sull’elemento luminoso da 4 inconsueti punti di vista.
Dopo l’incontro con Armando Massarenti, mercoledì 18 sarà Massimo Inguscioa raccontare la luce dal punto di vista scientifico.
Il giorno dopoFerdinando Scianna discuterà l’elemento luminoso, visto dall’occhio di uno dei più grandi fotografi italiani.
L’ultimo appuntamento della serie si terrà giovedì 26 giugno con l’incontro Luce e luci a cura di Michele De Lucchi, architetto.
Mercoledì18 giugno, ore 19
La Misura della Luce
a cura di Massimo Inguscio, fisico
“Alla fine dell ‘800 la necessità di verificare l’efficienza delle prime lampadine elettriche rendeva necessari confronti con l’emissione di luce dal “corpo nero”. La luce bianca di questo campione di riferimento si rivelava davvero speciale e la distribuzione in intensità dei colori emessi , legata solo alla temperatura, portò Planck all’introduzione della teoria dei quanti: i “fotoni”, sintesi di onda e corpuscolo, erano l’incipit della rivoluzione della meccanica quantistica. Si poterono capire gli atomi e la natura del loro interagire con la luce.
Oramai in laboratorio si vedono i singoli atomi e la nuova ottica, ora quantistica,del XXIsecolo consente di misurare l’intensità di una sorgente di luce contando i fotoni uno per uno. Le oscillazioni del fotone-onda si osservano direttamente e si “conta” un colore con esattezza che sa di assoluto. Ma la profonda conoscenza dei meccanismi di interazione tra luce e materia consentono lo sviluppo di nuovi sistemi di illuminazione. Pochi “colori” creano nuovi “bianchi”, quasi nuovi “corpi neri” con temperature artificiali. Luce calda, luce fredda, dall’assoluto si passa allora al relativo della percezione del colore e questo verrà illustrato utilizzando opere d’arte contemporanea”.
Massimo Inguscio è nato a Lecce nel 1950.
E’ stato co-fondatore dell’“European Laboratory for Non Linear Spectroscopy (LENS)” di Firenze. Il LENS, Infrastruttura MIUR di Ricerca nella Road-map italiana, è riferimento internazionale per ricerche in fisica della materia e fa parte dell’European Research Infrastructure LASERLAB.
È stato tra l’altro Presidente del Panel PE2 (Costituenti Fondamentali della Materia) dello European Research Council (ERC), è stato membro dell’Advisory Group della European Space Agency (ESA), è stato membro della commissione FIRB del MIUR e dal 2009 al 2012 è stato Direttore del Dipartimento Materiali e Dispositivi del CNR. Dal dicembre 2012 al 14 gennaio 2014 è stato Direttore del Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR. Dal 15 gennaio 2014 è Presidente dell’ Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM).
Massimo Inguscio è socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Giovedì 19 giugno, ore 19
Il sole mi interessa perché fa ombra
a cura di Ferdinando Scianna - fotografo
“Vengo da un luogo in cui la luce è un privilegio ma anche una maledizione.
Conosco persone che hanno vissuto il dramma dell’insolazione.
Un libro di Gesualdo Bufalino ha per titolo: La luce e il lutto.
La luce, dunque, è un privilegio ma può anche essere metafora della vita, della Storia, destino.
I viaggiatori del Gran Tour e i fotografi di oggi che dal Nord vengono nel sud dell’Europa, cercano, l’apollineità; le loro immagini sono assolatissime.
Le mie sono spesso nere
Il sole mi interessa perché fa ombra”
Ferdinando Scianna è uno dei più noti fotografi italiani. Nato a Bagheria, in Sicilia, ha iniziato negli anni Sessanta raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine. Da questo lavoro è nato anche un libro scritto con Leonardo Sciascia sulle feste religiose. Trasferitosi per qualche tempo a Parigi, è passato in seguito a reportages all’estero e dal 1982 è entrato a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photo. Fotografo tra i più versatili, ha lavorato per la moda, la pubblicità e il reportage.
Giovedì 26 giugno, ore 19
Luce e luci
a cura di Michele De Lucchi, architetto.
Michele De Lucchi, Architetto. È stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis. Ha disegnato oggetti per le più importanti industrie italiane e ristrutturato edifici per Enel, Olivetti, Piaggio, Poste Italiane, Telecom Italia, Zambon.
Ha curato allestimenti di mostre e progettato edifici per musei.
Nel 1990 ha creato Produzione Privata, nel cui ambito disegna prodotti realizzati impiegando tecniche artigianali. Dal 2004 scolpisce “casette” in legno con la motosega per cercare l’essenzialità della forma. Una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei del mondo.
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino
Ingresso libero agli incontri fino ad esaurimento posti disponibili
INFO: Segreteria tel. 011 4429595 – Centralino tel. 011 4429518
Ufficio Stampa : Daniela Matteu – Tanja Gentilini
tel. 011 4429523 - daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it– ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
Mario T.Barbero
Pubblicato il 2014-06-17 11:31:52.
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