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Nasce Italiana Editrice, fusione di Stampa e Secolo XIX
Positiva la voglia di investire, necessario valutare tutti gli effetti
Alla vigilia dell’aumento dei quotidiani in edicola (da oggi La Stampa è a
1,50 euro; la Repubblica e la Gazzetta dello Sport a
1,40), è stata annunciata sabato la fusione delle società editrici di La
Stampa e Il Secolo XIX. Nasce Italiana Editrice,
proprietà di Fiat al 77% (presidente sarà John Elkann) e della famiglia
Perrone al 23% (vicepresidente sarà Carlo Perrone,
attuale editore de Il Secolo XIX attraverso la società Sep).
Entro fine anno si perfezionerà il sodalizio industriale, che negli annunci
dovrebbe servire a realizzare economie di scala
(rispetto a distribuzione, raccolta pubblicitaria, stampa tipografica) in
un momento di crisi globale e di trasformazione
radicale del settore, senza però snaturare e fondere le due testate, La
Stampa e Il Secolo XIX, con oltre cent’anni di storia e
un forte radicamento nel Nord Ovest, che continueranno a uscire in edicola
separatamente.
L’annunciata fusione è stata accolta con grande attenzione dai colleghi
delle due testate, dalle associazioni di stampa Ligure e
Subalpina e dalla Federazione della Stampa. “Anche giornali storici, da
soli, rischiano di non farcela più – è stato il commento
a caldo del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi -. E non bisogna
dimenticare che Elkann è l’azionista di maggioranza
relativa del Corriere della Sera, giornale attorno al quale si giocano
rilevanti partite del sistema editoriale italiano. I poli
editoriali sono un tema di discussione sia per le soluzioni da dare alla
crisi, sia nei dibattiti sul riassetto del sistema”.
I Comitati di Redazione di Secolo e Stampa incontrano nelle prossime ore i
rispettivi amministratori, proprio per avere i
necessari ragguagli sull’operazione.
A fianco dei colleghi delle testate e della Fnsi, l’Associazione Stampa
Subalpina si mette a disposizione per l’apertura al più
presto di un tavolo di confronto fra le parti, da un lato considerando
positivamente l’intenzione di rilanciare gli investimenti
nel settore editoriale, ma dall’altro ritenendo indispensabile valutare
tutti gli effetti che la fusione societaria può avere su
organici, contratti, redazioni e futuro delle due testate, tutelando nel
contempo identità e autonomia di Stampa e Secolo XIX.
I bilanci delle due testate non hanno il segno più e già sono stati
all’origine di pesanti piani di riorganizzazione: è di tutta
evidenza, quindi, la necessità di un piano industriale che punti, sì, su
sinergie e nuove tecnologie ma senza penalizzare
ulteriormente l’occupazione.
L’auspicio della Subalpina è che possa davvero nascere un gruppo editoriale
leader a livello nazionale, capace di rilanciare e
consolidare le due testate: per questo servono idee e il sindacato è pronto
a fare la sua parte.
http://www.stampasubalpina.it/dettaglio_news.aspx?idnews=2223&pag=0
***
a cura di Mario T.Barbero
Pubblicato il 2014-08-04 04:22:14.
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