Lectio Magistralis di Dino Ariasetto alla premiazione IV del Concorso Letterario “Dino Ariasetto” – Bardonecchia 30 maggio 2015
DINO ARIASETTO: il Cantore di Oulx
Il Tempo vola!
Così, mi dicevano i Vecchi di allora, sorridendo; visi antichi, segnati dal tempo; mani ruvide come le nostre rocce, che raccontavano la loro vita; passi non frettolosi, misurati, ma mai inutili, scandivano il loro tempo; la voce era calda, affettuosa, ma, anche ammonitrice; gli occhi, vivaci ed attenti, mi leggevano dentro; saggezza e parole antiche!
Mi ritornano sempre alla mente quelle parole; anche oggi le risento!
Oggi, è la quarta edizione del nostro concorso; la nostra creatura, progettata nel 2011 da Rosalinda, da Maria Teresa e da me, e venuta alla luce nel maggio del 2012, frutto della nostra passione per la scrittura, oggi, compie quattro anni: il tempo vola!
La nostra creatura è un bel bambino, robusto, vivace, curioso, che cresce bene nella splendida cornice delle montagne di Bardonecchia.
Oggi è il suo compleanno, e Voi, concorrenti, siete venuti a trovarlo, a festeggiarlo, a portargli i vostri doni; sono i doni della vostra presenza e dei vostri scritti, che lo nutrono, lo fanno crescere e gioire!
Grazie di cuore!!
Gli avete portato la vostra passione per la scrittura, il vostro entusiasmo, i vostri sogni, il vostro cuore! Il vostro tempo!
Oggi, per ringraziarvi di tutto questo, abbiamo deciso di farvi un regalo: di dare al bambino una sorellina; voluta, progettata e realizzata da Maria Teresa, il suo nome è L’Antologia! Oggi, la teniamo a battesimo. E’ una bella bambina! Un po’ civettuola, come tutte le bambine; ha già le sue ambizioni: le piace volare, volare in alto, sopra le montagne, come l’aquila; non la puoi fermare, non la puoi legare, vola nel cielo, libera, come le parole senza tempo!
Io non so cosa sia il tempo,
se il tempo passa su di me,
o io passo nel tempo.
So solo che da bambino
appendevo i miei sogni
all’aquilone
che volava nel vento,
il tempo era bello,
l’aquilone era rosso.
Da ragazzo,
inseguivo i miei sogni
correndo a perdifiato
su un verde prato
inseguendo un pallone,
il tempo era bello,
la maglia rossonera.
Nella mia primavera,
cercavo un ramo di pino
dove appendere il mio cuore,
il tempo era bello,
sulla camicia, rossetto rosso.
Adesso scrivo,
scrivo i miei sogni,
li inseguo ancora,
il tempo è bello,
la pagina, rossa.
Dino Ariasetto
(A cura di mario t. barbero)
Pubblicato il 2015-06-14 05:35:16.
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