Angelo Montonati – “Giulia Colbert di Barolo – Marchesa dei poveri”
(PAOLINE Editoriale Libri- 2011 –pagg.217 - €15,00)
Angelo Montonati è giornalista e ha lavorato per diversi quotidiani prima di approdare alla Radio Vaticana dove contribuì al lancio del Radiogiornale. Nell’anno 1969 ha iniziato il servizio a Famiglia Cristiana
come inviato e vaticanista. Dal 1981 è stato caporedattore del mensile Jesus.
Curatore per la Casa Editrice Rizzoli di un’antologia di pensieri tratti dagli scritti e discorsi di Giovanni Paolo II, si è dedicato in modo particolare alla stesura di biografie di Santi e Beati. Attualmente collabora con Famiglia Cristiana, Jesus, Club3, Cooperatore Paolino, Rogate, Il Nostro Tempo. Per Radio Maria cura ogni prima domenica del mese un programma su Santi e Beati dal titolo I Sempregiovani. Biografia dalla quale risulta evidente grande competenza al riguardo; competenza messa al servizio di una delle figure femminili più straordinarie dell’Ottocento: Giulia Colbert di Barolo. Una donna nata in Francia e vissuta quasi totalmente a Torino, in quella che è giustamente e unanimemente definita la “Città dei Santi”, grazie alle figure straordinarie che rispondono al nome di Giovanni Bosco, Cafasso, Murialdo e Cottolengo, tanto
per citare. Nel testo, l’Autore ci parla di una donna di grande sensibilità umana e religiosa che nell’impossibilità di divenire madre si dedicò, con il marito, il marchese Carlo Falletti-Barolo di Torino, alla cura dei bambini poveri e a tutti quei giovani a rischio, compiendo innumerevoli e grandiose opere di promozione sociale. Oltre a aprire diverse Case di accoglienza, Giulia si è dedicata alla riforma delle carceri femminili, al punto da divenire la prima donna Sovrintendente del carcere femminile di Torino, nominata con dispaccio ministeriale e confermata da Re Carlo Alberto. Giulia Colbert apparteneva all’alta nobiltà francese e
alla morte del marito devolse tutta la sua enorme ricchezza ad opere a favore delle persone più povere e più svantaggiate. Attualmente esiste ed è operante l’Opera Pia Barolo per sostenere le innumerevoli attività di
carità messe a suo tempo in cantiere da Giulia insieme al marito e poi proseguite dopo la prematura morte del Marchese di Barolo.
Juliette Colbert era originaria della Vandea e discendente del ministro delle finanze del Re Sole, Luigi XIV. Una straordinaria figura recentemente riscoperta che con la sua storia e le sue opere viene giustamente annoverata fra i santi sociali del Piemonte. Ai tempi della Rivoluzione francese, la nonna di Giulia e madre del padre, il conte Edouard-Victurnien-Charles-René Colbert, venne ghigliottinata poco prima che terminasse, con la decapitazione di Robespierre, il periodo del Terrore. Giulia Colbert nasce il 26 giugno del 1786 e trascorre gli anni della giovinezza in uno dei periodi più burrascosi della Francia; a diciotto anni è
alla corte di Napoleone e quando nel 1804 il Bonaparte viene incoronato Imperatore, Giulia Colbert è una delle dame di compagnia della Regina Giuseppina Beauharnais. Donna colta e dai molteplici interessi, dopo essere stata alla Corte di Napoleone è a Torino e dà inizio alla sua grande opera di “Dama della carità” di una delle maggiori istituzioni private l’Opera Pia Barolo. Dalle opere ospedaliere ad “angelo” delle carceri, all’incontro con personalità della cultura e della politica, a quello con Silvio Pellico divenuto poi ospite frequente di Palazzo Barolo. Una vita intensa, di grande fervore, ma anche di grande religiosità; un’esistenza dedita agli altri più che a se stessa, scevra da ogni umano egoismo nonostante la possibilità di disporre di un ingente patrimonio. Insomma una grandissima figura di donna, di fervente cattolica, che ora riposa nella Chiesa di Santa Giulia di Torino.
C’è però ancora un neo nella storia di Giulia, il ritardo della Congregazione per le Cause dei Santi che solo nel 1990 (dopo quasi centotrenta anni dalla morte, avvenuta il 19 gennaio 1864) autorizza l’apertura della Inchiesta diocesana su virtù, vita, fama di santità e miracoli della Marchesa di Barolo.
Nel suo libro, l’Autore riporta ogni passaggio della vita di Giulia, aiutando il lettore con una “Cronologia essenziale” e una precisa quanto esauriente Bibliografia.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2011-06-19 11:40:55.
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