Mercedes Bresso – “Il lato in ombra del lago”
(Pietro Pintore Editore –2011- pagg.203 -€16,50)
Il lago d’Orta è un piccolo gioiello incastonato fra boschi e terrazze erbose che si affacciano sulle sue sponde, meno conosciuto dei vicini laghi Maggiore e di Lugano. Grazie a questo libro di Mercedes Bresso pubblicato recentemente con i caratteri della collana “Gialli Pintore”, il lettore alla fine sarà in grado di apprezzare questo luogo e ancor più il caratteristico borgo di Orta San Giulio. Oltre al pregio di fare promozione turistica,il libro è anche un giallo che si mantiene sui consueti canoni imposti da questa letteratura che risulta ormai una sorta di "genere dominante" nell’ambito della narrativa. L’Autrice con questo suo Il lato in ombra del lago fa seguito al suo primo romanzo dal titolo Il profilo del tartufo (Rizzoli Editore).
Mercedes Bresso è persona molto nota nell’ambito politico per avere ricoperto, fra le altre, la carica di Governatore della Regione Piemonte. Parlamentare europeo è Presidente del Comitato delle Regioni nell’ambito dell’Unione Europea. Docente in Economia dell’Ambiente è autrice di saggi come Pensiero economico e ambiente (Loescher) e Per un’economia ecologica (NIS). E proprio di questa sua competenza specifica il lettore troverà ampia traccia in questo romanzo.
Tuttavia, poiché stiamo parlando di un giallo, ne Il lato in ombra del lago la Bresso ci conduce per mano o, meglio, ci fa condurre dal suo protagonista, il professor-detective svizzero Claude Muller. Dopo avere risolto brillantemente il caso de Il profilo del tartufo, Muller si cimento ora con una nuova avventura nella quale l’Autrice, attraverso il protagonista, prende tra l’altro l’occasione per esternare alcune pungenti osservazioni sugli italiani e, per par conditio, anche argute considerazioni sui difetti dei nostri vicini svizzeri.
Ma veniamo ora molto sinteticamente alla vicenda (perché in un giallo è bene dire il meno possibile per non togliere suspense alla storia e, contemporaneamente, interesse al lettore). La trama si apre quando negli Anni Settanta una coppia di giovani periscono in un incidente stradale dalle cause non ben definite. La ragazza era figlia di un capitano dell’esercito americano addetto al collegamento con le formazioni partigiane operanti nelle valli ossolane durante la seconda guerra mondiale, del quale non se ne è saputo più nulla dopo la fine del conflitto. Nell’incidente spariscono misteriosamente alcuni documenti consegnati loro dal parroco di un paesino sulla sponda occidentale del Cusio. Documenti consegnati ai due giovani e risalenti a fatti accaduti in quei luoghi durante la Resistenza e sui quali il religioso aveva prodotto un manoscritto, mai dato alle stampe, che raccontava alcune vicende connesse con la figura dell’ufficiale americano. Venutosi a trovare sul lago d’Orta per ragioni di studio e messo al corrente della scomparsa dei documenti, il professor Muller prende interesse alla vicenda. Da qui partono le indagini di Claude Muller, che subito si complicano con la misteriosa sparizione del manoscritto e la improvvisa quanto inspiegabile morte del parroco nelle acque del lago.
Attraverso luoghi e paesaggi fra i più belli e suggestivi del Verbano e della Val d’Ossola (alcuni dei quali hanno piacevolmente ricordato al sottoscritto periodi di vacanza), l’investigatore Claude Muller con l’aiuto di una giovane assessore del comune di Orta, attraverso la conoscenza di alcuni personaggi del luogo e tra peripezie d’ogni genere riesce a portare a compimento in modo brillante un’indagine "a tutto rischio".
Un giallo che si legge con piacevolezza, scorrevole, con il pregio, tra l’altro, di offrire al lettore copiosi e interessanti squarci di una zona fra le più caratteristiche del Piemonte. Un “viaggio turistico attraverso il romanzo”: una definizione che forse potrebbe calzare a dovere per suggellare l’ultima fatica letteraria di Mercedes Bresso.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2011-06-23 11:29:58.
Questa pubblicazione è stata richiesta 684464 volte.