NOTIZIA : COME, PERCHE’?
Il “calore” delle mani
L’importanza e il significato dell’affetto lo si può scoprire anche nel calore delle mani
Se dovessimo commentare le molte notizie del mese appena concluso, ci troveremmo in difficoltà perché non si saprebbe a quale dare la priorità.
Fatti, del resto, sempre nelle prime pagine, ma scopo di questa rubrica è quella di individuare quelle diverse, che aiutano a riflettere senza essere ripetitive o con la pretesa di saperla più lunga.
In quest’ottica l’occhio cade su un libro appena uscito, che potrebbe essere anche autobiografico, di un’infermiera strumentista che racconta le sue esperienze lavorative, ma soprattutto si sofferma sui sentimenti capaci di trasformarsi in un gesto più grande che è il significato dell’amore.
Negli ospedali, nelle case di cura e non solo , a volte le figure professionali mediche ed infermieristiche si “robotizzano “, nel senso che effettuano interventi efficienti ed efficaci, ma fanno fatica ad uscire dall’habitus mentale che l’università prima e le scuole di specializzazioni dopo, solitamente propongono con la loro formazione permanente.
Il cambio di rotta, viene proposto da Giovanna Zucca nella sua opera prima dal titolo” Mani Calde “ (ed. Fazi) .
Il libro, racconta di un medico neurochirurgo che riesce a salvare un bambino di nove anni, da lui appellato “ moccioso”.
Un intervento molto difficile dalla riuscita insperata fatto in seguito ad un tragico incidente stradale.
Il Grande Medico, riscopre la sua infanzia ed avverte l’affetto e la riconoscenza di quel bambino che comprende l’affetto del suo salvatore, grazie alle “ sue mani calde “.
In questo modo, lo stesso, rielabora la sua vita, i suoi sogni e la sua adolescenza, fino a riscoprire il significato dell’Amore, con la A maiuscola.
Una bella storia potrebbe commentare il lettore affrettato, ma non priva di messaggi a pochi giorni dalle visite ai nostri camposanti.
Anche qui, la fretta e il dovere, ci hanno fatto compiere delle azioni “ dovute a volte per la gente”, piuttosto che da un vero significato cristiano.
Eppure, quelle “ Mani Calde “ ognuno di noi ha potuto imporle alle persone che avevamo intorno e che ci volevano bene.
Potevano essere carezze, strette di mano, segni di speranza, che fanno parte di quello studio che riporta l’importanza della comunicazione “ non verbale “, per distinguerla da quella della parola che indaga anche sui gesti, i sorrisi e la mimica, di ciascuno di noi.
Quelle mani spesso sono una relazione di aiuto che, quando ci viene offerta, ha un grande valore.
Ricordo un mio caro, prossimo a concludere la sua vita in mezzo alle sofferenze che, al mio invito di muovere una mano per farmi capire che mi riconosceva, fece un grande sforzo, per farlo, ma ci riuscì.
Valse di più quel gesto “ d’amore “ che tanti pensieri ipocriti che nella mia mente frullavano, nella speranza che potesse porre fine senza eccessivo dolore alla sua giovane vita, minata da un male inguaribile.
E altri pensieri mi hanno portato a comprendere il racconto del giovane figlio dello scomparso scrittore Tiziano Terzani quando, pur confessandosi ateo, andò in India e fece tutto con le mani, anche raccogliendo gli escrementi per aiutare i moribondi, come gli aveva chiesto di fare la beata “ Madre Teresa “ di Calcutta, già in odore di santità.
Da lui, Teresa, non voleva i servigi ed i consigli del giovane laureato, ma la disponibilità a servire ed essere disponibile, anche con le mani nude, tutte le esigenze dei malati.
Esempi estremi, è vero, eppure indicativi per compiere quei gesti di affetto che significano essere vicini “all’altro “, facendogli capire come anche le nostre mani possono essere calde e non solo asettiche, seppure professionali, come quelle descritte all’inizio di questa breve riflessione.
Renato Celeste
Pubblicato il 2011-11-24 04:11:26.
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