Il Premio “Renzo Giubergia” 2018 è assegnato al mezzosoprano Laura Capretti nell’ambito del concerto di giovedì 29 novembre, al Conservatorio “G. Verdi” di Torino alle ore 21.00, con l’orchestra da camera Archi De Sono e il primo violino concertatore Helena Winkelman. Giunto alla VI edizione, il premio ha un valore di 10.000 euro e viene conferito ogni anno dalla Fondazione “Renzo Giubergia” a un giovane musicista di spiccato talento; tra i premiati delle precedenti stagioni si ricordano il violinista Daniil Bulayev, l’arpista Tjasha Gafner, il violoncellista Alessio Pianelli e il pianista Marco Scilironi. La Fondazione, presieduta da Paola Giubergia e con la direzione artistica di Francesca Gentile Camerana, nasce per onorare la memoria del presidente di Ersel, con l’intento di promuovere nuovi talenti musicali nazionali e internazionali e organizzare concerti e iniziative di alto profilo, valorizzando al contempo luoghi di particolare interesse culturale e architettonico del nostro territorio. Classe 1991, Laura Capretti si è diplomata con lode e menzione d’onore al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino, dove ha frequentato il biennio - grazie a una borsa di studio della De Sono in collaborazione con il Conservatorio - e si è perfezionata presso l’Innovative Musik Studio a Bülach e il Conservatorio di Ginevra. Fin da studentessa è coinvolta in un’intensa attività concertistica, che la vede protagonista nelle stagioni dell’Unione Musicale di Torino, di OMI Santa Pelagia, del FAI, di "Musica a Corte" alla Venaria Reale, del Festival di Musica da Camera di Mantova; recentemente ha partecipato alla prima esecuzione integrale italiana di Die Schöne Magelone di Brahms e ha debuttato nel ruolo di Frasquita nell’opera di Hugo Wolf Der Corregidor. La serata del 29 novembre vede la giovane cantante di origine bresciana impegnata nell’interpretazione dei Wesendonck-Lieder per voce e orchestra da camera di Richard Wagner. Composti tra il 1857 e 1858, nello stesso periodo in cui l’autore si stava dedicando a Die Walküre, sono basati su una serie di poesie di Mathilde Wesendonck, moglie di un suo mecenate. Caratterizzati da un linguaggio musicale intimo e raffinato, nei Lieder si intravedono diverse idee musicali che poi saranno rielaborate e riprese nel Tristan und Isolde. Il programma del concerto prosegue con la musica di Stravinskij, del quale si propone la Suite da concerto da Pulcinella, tratta dall’omonimo balletto con canto in un atto del 1920. Nella suite il compositore di origine russa sostituisce le voci con parti strumentali e riduce i movimenti da 18 a 8: il risultato è una perfetta sintesi delle caratteristiche musicali del balletto e uno dei migliori esempi del suo periodo neoclassico. Eseguono queste pagine gli Archi De Sono concertati da Helena Winkelman, violinista e compositrice di origine svizzero-olandese. Nata nel 1974 a Schaffhausen, la Winkelman è stata membro della prestigiosa Lucerne Festival Orchestra diretta da Claudio Abbado; è primo violino del Lucerne International Music Ensemble e della Camerata Variabile di Berna- di cui è anche direttore artistico- e fondatrice del gruppo The Avalon String Ensemble, formazione rock/pop che esegue musiche di sua composizione. Ingresso libero.
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