ANALISI E FATTI SOCIALI
Chiese vuote un fenomeno attuale, ma è sempre così ?
la costante disaffezione della partecipazione alle funzioni religiose (in particolare quelle delle messe domenicali) è un fenomeno di oggetto di valutazione non solo per la Chiesa, ma anche di studio per la Sociologia la quale, come è noto, ha una sua specializzazione, proprio in quella disciplina.
Sociologia della religione, dunque, ma soprattutto un’analisi di comparazione tra le chiese (affollate) di ieri e quelle semivuote di oggi.
Le cause, come è noto sono molteplici, ma prima di addentrarci in quelle più semplici ,occorrerebbe un ripasso della materia facendo riferimento agli studi dei grandi sociologi citando, fra tutti, quelli di Max Weber.
Tralasciando ,tuttavia, una lettura che richiederebbe troppo tempo ed un maggiore approfondimento, per chi fosse interessato ad un esame più recente attuale ,può fare riferimento ad un saggio recentemente pubblicato da due sociologi,docenti presso l’Università Cattolica di Milano.
Si tratta di una coppia di coniugi, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti che hanno pubblicato “ la scommesa cattolica “, ed. Mulino che, da credenti impegnati, dimostrano scoramento “ nell’ osservare questo declino, irreversibile, non solo per
gli scandali. La Chiesa è un pachiderma immobile…difficile immaginare un futuro se rinuncia a dialogare con la parte più avanzata del mondo”.
La tesi di fono dei due autori è che” ci si dimentica che la fede cristiana è stata l’architrave dell’ordinamento politico e sociale che ha retto finora l’Occidente “.
Venendo ora all’osservazione del fenomeno delle chiese sempre più deserte, la persona comune lo vive con disinteresse ,preoccupata più per sé che per gli altri,
dove “ L’IO “ la fa da padrone sul “Noi “.
Il dovere di partecipare alla messa nelle festività è sentito soprattutto dalle generazioni meno giovani, che dimostrano lo stesso impegno di chi li ha preceduti,ma lo assolvono in modo ripetitivo, nel rispetto delle usanze e della tradizione.
Quelli più giovani,invece, essendo più acculturati e critici, vorrebbero partecipare alle funzioni religiose ascoltando delle parole attuali, che si riferiscano ai problemi di oggi, ignorando che l’officiante( non sempre è così) compie uno sforzo nel citare il vangelo come una testimonianza sempre attuale nella correlazione con la vita odierna.
A volte, invece, le omelie diventano lunghe e noiose suscitando disinteresse e tra i fedeli ; poi, quando si cerca conforto per chiedere dei consigli spesso sono quelli standardizzati (seppure giusti) che invitano a pregare di più.
Da qui alcune evidenti difficoltà che allontano perché risultano argomenti che si pensa inutili per affrontare i propri problemi.
Però, non sempre è così e non si può e non si deve generalizzare in quanto c’è uno sforzo collettivo per superare queste difficoltà e lo si nota nell’analisi dei fatti.
Infatti , si osservano sempre di più dei giovani che sono impegnati nel mondo della solidarietà, a vantaggio dei bambini, dei disabili, degli anziani, ma anche diversi religiosi e religiose che si comportano nello stesso modo.
Purtroppo la gente è più propensa a credere agli scandali e alla corruzione di quei sacerdoti e di quei religiosi che sono oggetto di cronaca scandalistica riportata dai “ mass media”.
Tuttavia, c’è la controprova e la si può osservare anche in molte delle nostre chiese e non solo in quelle africane o del sud America’, dove ci sono molti fedeli osservanti.
Un messaggio che, in fondo , può inserirsi nella tesi della“ scommessa cattolica “.
Renato Celeste
Pubblicato il 2019-09-29 02:20:13.
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