ANALISI E FATTI SOCIALI
L’Esempio di un giovane insegnante fa apprezzare altri valori della vita
La società di oggi, superata la fase agricola e quella industriale, può dirsi ormai mediatica, dove a farla da padrona è la fretta e non solo.
Non c’è più tempo per soffermarsi nei sentimentalismi, nei ricordi del passato e di quello che potevano rappresentare i valori di ieri.
Bisogna sempre correre, dare poca importanza a ciò che non rende, essere un po' prepotenti per essere rispettati e non farsi sopraffare dagli eventi.
Fortuna che non sempre è così e allora ci si stupisce di fronte a ciò che non si considera normale perché si pensa non sia in linea con i tempi.
Così capita, che un insegnante in gara in una trasmissione televisiva, ad un certo punto nonostante fosse il campione perché bravo, decida di abbandonare il gioco per tornare a scuola dai suoi ragazzi quale esempio di moralità e di onestà.
Un comportamento che ha attirato le simpatie del pubblico presente e di quanti hanno seguito il programma, apprezzando il senso del dovere e l’educatore che ogni genitore vorrebbe per i suoi figli, tanto da diventarne un esempio per tutti.
Cosa è successo di particolare, se il fatto è stato introiettato dalla gente che ha visto l’uomo e la persona non avida, non desiderosa del successo, ma paladino di una professione a volte criticata, spesso non considerata?
Semplicemente quella che dovrebbe essere la figura corretta dell’insegnate, una sorta di “Mission “(anche se sottopagata) per dei ragazzi (domani uomini) in grado di rivoluzionare e di costruire perché dotati di un entusiasmo giovanile.
L’analisi di questa vicenda non si ferma qui perché, quasi fosse una strenna natalizia, ci porta a considerare quanto bene fanno ai nostri giovani quando incontrano persone di questo spessore, educatori di valore sia laici che religiosi.
Basta sfogliare i giornali che riportano le” Buone Notizie” e, per quanto ci concerne, le opere nella Nostra Regione che ha avuto il pregio di avere dei Santi Sociali (cfr. l’Impresa del Bene, Corriere della Sera 19 nov.) e oggi dei laici impegnati.
La conclusione è semplice: i valori di ieri sono ancora attuali nelle coscienze di ognuno di noi e ci rinfranca il pensiero che i fatti portati ad esempio, fanno parte di quella normalità che, in fondo, ci appartiene e non ci dispiace.
Il giovane docente ha dato una lezione che ha fatto rumore, anche se per lui era l’atteggiamento corretto di chi sposa una causa credendoci, senza lasciarsi abbindolare da quelle chimere che tanti inseguono per avere presto successo.
Un ritorno a quanto anche noi abbiamo imparato con l’educazione dei nostri genitori.
Renato Celeste
Pubblicato il 2019-11-29 10:12:46.
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