Amarcord 12
A CHI FA PAURA IL PRESEPIO?
Succede ancora che, in prossimità del S. Natale, si attiva la “ bagarre” per l’allestimento del presepio nelle scuole.
Viene da domandarsi: a chi fa paura un paesaggio che richiama alla memoria la nascita di un bambinello in una grotta, con un bue e un asino, intenti a scaldarlo con il loro fiato, insieme alla sua mamma e al suo papà ?
Forse, secondo la storia e a quanto tramandato, era il timore di un tiranno che secondo le profezie ne avrebbe usurpato il trono, ma oggi,dopo 2000 anni chi sono
quelli che lo temono ?
Possibile che con tutti i problemi di natura economica, di culle vuote,di terremoti di inondazioni e ponti che crollano, ci sia tuttora chi si fa paladino di un egualitarismo che non può esistere ?
Sembrerebbe di sì per convinzione e per ignoranza, quando per cultura, tradizione, arte e storia, la nostra società è permeata diversamente e, anche se è disposta a concedere , non deve essere succube di altre culture e credenze religiose.
Del resto fu proprio un Santo (Francesco) ad iniziare tanti anni fa la tradizione del presepio, nonostante i suoi propositi di pace con il mondo islamico.
Noi ,nel gergo comune diremmo: “ vivi e lascia vivere “, ma gli altri (i fanatici) non ci stanno proprio a condividere la seconda parte del messaggio.
E’ evidente,poi, che i grandi artisti (pittori, scultori, etc) del passato, hanno sempre attinto un’ispirazione profonda nella religiosità di quell’evento creando delle opere d’arte non comparabili e che tutto il mondo ci invidia.
Detto questo, lasciate in pace i bambini che hanno diritto di godere della loro infanzia e che sanno ancora gioire nell’allestire un presepio in una scuola, che dovrebbe essere una palestra educativa e di rispetto della nostra cultura.
E se a qualche capo d’istituto” illuminato”, dà fastidio il tutto , che stia a casa e insieme a lui tutti quelli che sono osservanti di un’altra tradizione quando ci sono questi eventi.
Non si facciano venire le pruderie di impedire i tortellini De.C.O di Bologna (denominazioni comunali di origine), perché hanno un ripieno che ha la carne di maiale !
E da ultimo, quel povero “ Cristo “ che è il nostro Dio e che si è fatto ammazzare per noi, alla stregua di un delinquente , lasciatelo in pace a troneggiare nelle aule scolastiche, negli edifici pubblici, negli ospedali (presente in tante realtà).
Poi, va bene tutto: l’albero di natale, il “Black Friday” , il regalo utile e quello inutile, purché non ci si dimentichi, a seconda della propria cultura, di chi ci è accanto e non ha il necessario per vivere.
In fondo, a noi hanno insegnato così e tutte le volte che è arrivato il natale, siamo tornati indietro negli anni quando si era solidali davvero ed eravamo contenti.
Renato Celeste
Pubblicato il 2019-12-01 01:32:24.
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