NOTIZIA COME PERCHE’
L’importanza della scuola nella società di oggi
Le varie statistiche pongono la nostra scuola in una classifica negativa rispetto ad altri Stati, pur con un Pil (prodotto interno lordo) peggiore rilevando altresì votazioni e promozioni migliori al Sud che al Nord.
Al di là dei numeri,tuttavia, gli studenti che conseguono la maturità al nord, sono preferiti e, ancor più, quelli che si laureano.
Fanno eccezione i poli universitari del centro Italia e della capitale.
Analoga osservazione viene fatta per le strutture sanitarie e questo, nonostante la volontà dei vari governi, che intendono impiegare maggiori risorse al meridione, per offrire servizi analoghi e uguali in tutte le regioni.
Questo però non capita per errori gestionali, per strutture simili a cattedrali nel deserto incapaci di offrire una rete efficiente ed efficace.
A questi” gap” bisogna aggiungere la losca mano mafiosa (nelle sue varie diramazioni, secondo le regioni) che pilota nomine, appalti, dimostrando interessi non tanto per le persone, ma per affari loschi.
Capita così che i giovani tendono ad emigrare, specie se le varie strutture pubbliche non sono in grado di offrire o garantire dei posti utili per la ricerca, lasciando fuggire,in questo modo, all’estero i migliori cervelli della nostra cultura.
Si tratta di un fenomeno che coinvolge anche i giovani laureati del centro e del nord, con l’aspettativa di fare delle esperienze all’estero per fare ritorno in Italia, se le condizioni lavorative lo permettono e non sono soffocate dai burocrati.
Il mondo della scuola soffre questa situazione perché riscontra disinteresse e incompetenza,al punto di sentire affermare dal Direttore del Giornale, che l’unica valida riforma scolastica rimane quella del ministro della P. I, Giovanni Gentile.
In situazioni incerte, si tratta di un’uscita volutamente polemica (la riforma è del 1923), ma é pur vero che una politica litigiosa tra le varie fazioni,come l’attuale, annaspa un po’ su tutto, ma la realtà è seria .
Infatti, lo status della scuola meriterebbe un intervento coerente ed efficace nell’interesse di tutti, perché forma il futuro della nostra società.
Cosa bisognerebbe, dunque, iniziare a fare secondo l’analisi dell’Istat, per garantire questa legittima aspettativa scolastica?
I punti di partenza sono davvero tanti e tutti bisognosi di interventi efficienti ed efficaci (esemplificando:edifici scolastici sicuri,inizio dell’anno scolastico con tutti gli insegnanti,programmazione utile per il mondo lavorativo,validità della nostra cultura, abbattere il precariato, retribuire in modo corretto, etc ).
Sono alcuni esempi utili a rivalutare la nostra cultura che nulla ha da invidiare alle altre, pur riconoscendo i vantaggi dell’inculturazione con altri sistemi scolastici che sono adeguatamente finanziati per raggiungere i risultati prefissi.
Non bisogna,dunque, lasciare i giovani allo sbando in quanto rappresentano la risorsa reale per costruire in modo adeguato la società di domani, mentre si commette l’errore di voler preservare solo quella odierna composta per lo più da una popolazione prevalentemente anziana.
Un obiettivo, che non può essere raggiunto se si ignora l’importanza della formazione scolastica, come seconda tappa fondamentale dopo quella ricevuta nella famiglia.
Renato Celeste
Pubblicato il 2020-01-04 01:51:15.
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