MAI AMMALARSI DI SABATO O DOMENICA: MEGLIO DI LUNEDI’
Ci si può ammalare nei prefestivi?
Meglio di lunedì.
E nelle altre feste(natale, pasqua,ferragosto) ? Prega, se sei credente, che ti vada bene!
E, ancora, non si deve essere superstiziosi in caso di ricovero: mai il letto 13 o il letto 17. (a seconda delle credenza,porta male)!
Spera di entrare in ospedale da sano per riuscire a tornare a casa un po’ malato.
Non abbiamo scherzato, purtroppo, specie da quando con grande enfasi fu istituito il Servizio Sanitario Nazionale(L.23 dicembre 1978, n.833) con articoli di legge che ne costituiscono l’ossatura (cfr. art1: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività… e seguenti).
Peccato che un parto legislativo così perfetto sia costituito da” 24.250 parole e in queste soltanto 27 volte si legge la parola medico ; 23, poi, sono relative a limiti ,obblighi, doveri “(cfr.rivista scientifica The Lancet).
Come dire : i medici hanno a che fare con tutto meno che con la salute delle persone ( a sproposito,vengono sempre considerate pazienti).
Da, qui,a cascata, ecco affacciarsi il mondo politico (non importa quale) sempre preoccupato di far quadrare i conti,colmando i buchi di bilancio di chi li ha preceduti, tagliando ed eliminando.
Così i medici(i primari di una volta) diventano dei burocrati oberati di scartoffie con sempre meno tempo da dedicare al malato, ma nelle occasioni delle inaugurazioni, il politico del momento pone sempre “ l’Individuo al Centro del Sistema”.
E, se il sistema é di tutto altro tenore, non importa e così il personale in scala gerarchica inferiore fa quello che può coprendo turni e colleghi( quando, a diritto, devono usufruire di riposi o di ferie).
E i pazienti ?
Buon per loro se non hanno bisogno di assistenza ( nel caso, ci sono le cooperative che ti svenano economicamente) oppure i volontari (ai quali è impedito quasi tutto per motivi di Legge? Di Burocrazia ?) o i cappellani (quali?) che devono rispettare le religioni altrui…mah! Meglio star bene di sabato e di domenica, non si sa mai.
Tornando alle cose serie, non si possono dimenticare i progressi scientifici con macchine sempre più sofisticate, computerizzate (ammesso che ci siano le persone in grado di usarle) e infermieri con titolo di studio di nuova generazione (guai estorcere un sorriso ad alcuni!)
E allora ?
La medicina di oggi sta perdendo di vista l’uomo e la sua malattia perché chi sta sopra deve “ far quadrare i conti”, perché l’ospedale(per loro) non è un albergo però ci sono dei bisogni non solo dei malati, ma anche dei suoi famigliari (quando ci sono).
Celebrare la Giornata Mondiale del Malato(11 febbraio) significa anche avere il tempo di esserci insieme alle autorità, ai volontari,dando quel significato all’uomo nella sua globalità, curando la sua malattia che non é solo organica.
Un compito che passa dalla prevenzione e dall’aiuto alla persona e non solo un fatto economico come lo è per i supermercati (alcuni aperti anche di notte) o gli outlet.
Renato Celeste
Pubblicato il 2020-02-04 09:02:38.
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