Miranda Fontana-“C’ERANO ANCORA I FIORDALISI”
(Neos Edizioni 2012-pagg.107-€ 17,00)
Il libro di Miranda Fontana ci riporta a (ri)considerare le nostre origini, il nostro passato appena trascorso o quello già inevitabilmente obliato. Un costante lavoro di ricerca e di documentazione come ben evidenziato nel testo dall’Autrice: “In questo mio scritto cerco di evidenziare quello che, per la parte storica, ho recepito dai documenti mentre notizie, episodi, curiosità e parole sono dovuti alla mia memoria e di quella di chi ancora vive ed è una memoria antica che si è tramandata esclusivamente per via orale e che, ora, purtroppo, si sta perdendo”.
Miranda Fontana è nata a Chivasso. E’ appassionata di arte e storia del territorio. Fra i suoi precedenti lavori, sempre con Neos Edizioni, Sottobraccio per Torino-Otto itinerari guidati per conoscere la città e Fra le chiese di Torino-Quattro itinerari nella città della Sindone. E da buona chivassese, in questo libro ricco di belle illustrazioni di un tempo che fu e di interessanti episodi della sua giovinezza, la Fontana ripercorre il tempo trascorso sulle rive di quel “grande fiume” che richiama alla mente gli indimenticati personaggi di Guareschi. Ma qui, non siamo nella Bassa Padana bensì in un paese poco lontano da Torino, a Castelrosso, una frazione di Chivasso. Di questo luogo così caro alla memoria, Miranda Fontana ne racconta la storia che l’ha vista protagonista assieme alle vicende delle persone che, nel tempo, ha conosciuto e frequentato, che l’hanno preceduta o si sono succedute nel corso degli anni.
In questo libro c’è tutto il sapore (il termine non è improprio, poiché nel testo sono state appositamente inserite particolari ricette e specialità del luogo) di un lungo e determinato periodo storico, quello degli anni a cavallo della seconda guerra mondiale; anni che hanno coinvolto più di una generazione. Modi di dire, personaggi, curiosità, oggettive consuetudini e luoghi che hanno contraddistinto un’epoca, quella dell’anti-boom economico, e che la Fontana ci fa rivivere in prima persona in una sorta di memoria del passato che si ripresenta ai nostri occhi quasi stessimo sfogliando un album di ricordi. Il lavoro di Miranda Fontana si identifica in una costante e minuziosa ricerca antropologica, non privo, tuttavia, di un fondo di nostalgico remember nel rievocare momenti, percorsi e persone di un passato che, purtroppo, non ritornerà più. Un’atmosfera e una sensazione piacevole che lascia nel lettore una traccia indelebile di un “modo di vivere” e di concepire la vita nella più lineare semplicità, con un candore di gesti abitudinari, consueti ma sempre efficaci e concreti.
Il testo è opportunamente corredato da note bibliografiche e documentale che potrebbero rendersi molto utili a quanti intendessero approfondire l’argomento.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2012-11-06 12:53:00.
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