“La Memoria” tema conduttore del Salone del Libro 2010
La XXIII Edizione del Salone Internazionale del Libro 2010, che ai aprirà giovedì 13 maggio 2010 (con chiusura il lunedì 17 maggio), è stata presentata nei giorni scorsi alla stampa presso il Centro Torino Incontra. In tale occasione, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura ha portato a conoscenza del pubblico i risultati di una ricerca commissionata alla Fondazione Fitzcarraldo (il gruppo di ricerca era coordinato da Alessandro Bollo) dal titolo “La Dimensione economica del Salone Internazionale del Libro”. Uno studio, riferito al Salone 2009, che ha fornito adeguati strumenti di analisi e di valutazione in termini di economia della cultura, al fine di permettere agli stakeholders e all’opinione pubblica di riflettere sulle trasformazioni in corso e di compiere nel modo più responsabile le proprie scelte. Una ricerca promossa e sostenuta dalla Camera di Commercio di Torino, ottenuta elaborando i risultati di 2000 interviste a espositori, pubblico e organizzatori. Uno studio che ha dato rispose precise, attendibili e in molti casi sorprendenti. Ecco in sintesi i principali risultati ottenuti: • Il pubblico del Salone (più di 300.000 visite in cinque giorni, il 37% proveniente da fuori Piemonte e il 2% dall’estero. Un partecipante su due ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, con una leggere prevalenza del pubblico femminile. Una persona su quattro legge più di 30 libri l’anno e sono 4 milioni i libri letti dal pubblico del Salone). • La spesa del pubblico (oltre 14 milioni e trecentomila euro per acquisto di libri e prodotti editoriali; oltre 4 milioni di € in pernottamenti, circa 5 milioni e mezzo di € in ristorazione, 1 milione e mezzo di € in trasporti, 1 milione e settecentoquaranta mila in shopping e 650.000 € in biglietti di ingresso al Salone). Il tutto per una spesa complessiva del pubblico di 27.850.000 euro. Per gli acquisti librari, la spesa media è stata tra i 50 e i 55 euro. • L’impatto economico del Salone ammonta a circa 52 milioni e mezzo di euro e ogni edizione del Salone è in grado di creare 384 nuovi posti di lavoro temporaneo.
Il tema dell’edizione 2010 del Salone 2010 sarà La Memoria, elemento centrale nell’evoluzione delle società umane sin da quando hanno preso coscienza di sé, si sono organizzate e affacciate alla Storia. Dapprima attraverso l’oralità, poi la scrittura, i popoli hanno sempre cercato di tramandare la loro esperienza organizzandola in grandi filoni: i miri d’origine, le leggende di fondazione; le imprese prestigiose dei re con le relative genealogie; il sapere tecnico, trasmesso con formule intrise di magia religiosa. La celebrazione di eventi memorabili è stata affidata a quegli archivi di marmo o di pietra che sono le stele, i monumenti. Poi la memoria è stata affidata a pratici supporti mobili, dalle tavolette alla pelle, dai papiri alla carta. Gli inventari sono diventati l’espressione del nuovo potere organizzato. L’Iliade dedica 400 versi a un elenco di nomi propri, navi, guerrieri e cavalli. I Greci fecero della memoria una dea, Mnemosine, madre delle nove muse, che rivela al poeta i segreti del passato e lo introduce ai misteri dell’aldilà. Anche nel rapporto con la divinità la memoria è fondamentale. Ebraismo e cristianesimo sono state definite “religioni del ricordo”. Con Agostino la memoria si immerge nell’interiorità, facilita l’esame di coscienza, annuncia addirittura la psicoanalisi. Nel Medioevo la nascita degli archivi comunali e notarili propizia l’affermarsi di una memoria collettiva. Nell’Ottocento, l’uso politico della memoria vuole consolidare l’identità collettiva e per questo crea feste ed eroi nazionali, come Giovanna d’Arco in Francia. Nasce “l’invenzione della tradizione”. Sboccia l’industria del souvenir, si moltiplicano gli album di famiglia. Con l’abate Mendel la biologia scopre che l’ereditarietà funziona come la memoria di un calcolatore. Il DNA ci dirà poi che l’individuo è la memoria genetica di cui è corredato. In Freud la memoria del sogno è una componente fondamentale dell’analisi. Oggi le nuove tecnologie informatiche mettono a nostra disposizione una capacità di stoccaggio di dati praticamente infinita.
Il Paese ospite d’onore dell’edizione 2010 del Salone sarà l’India. L’india che conosciamo sin dai tempi di Guido Gozzano, reporter incantato che si avventurava nelle magie e nei violenti contrasti della “cuna del mondo, e di quella delle prorompenti reinvenzioni esotiche di Emilio Salgari, ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella fantasia collettiva degli italiani. Alla letteratura ancora una volta il compito di interpretarla, sin da quando Salman Rushdie ha rivelato un mondo letterario praticamente sconosciuto. Il Salone 2010, rispetto agli scrittori della diaspora, vuole invece privilegiare i narratori che sono rimasti in Patria, a vivere e descrivere una realtà che con la sua debordante umanità resta un gigantesco serbatoio di storie capaci di coinvolgere il lettore. Accanto a scrittrici apprezzare in Occidente come Anita Desai e Anita Nair, saranno presenti anche Vikas Swarup, il diplomatico-scrittore che ha conosciuto fama mondiale attraverso il film Slumdog Millionaire tratto da un suo romanzo. Ci saranno poi Tarun Tejpal, Altaf Tyrewala, Kiran Nagarkar e molti altri.
In occasione del Salone 2010 verrà promosso un “Premio Salone Internazionale del Libro”: un riconoscimento di alto livello che sarà assegnato ogni anno a una grande personalità della cultura mondiale. Un intellettuale che ha saputo esprimere in modo alto e originale i valori del nostro tempo, trasformandoli in patrimonio universale e offrendo così uno strumento di conoscenza e interpretazione di realtà anche lontane fra loro, ma che la società globale rende sempre più interconnesse. Si pensi a scrittori, musicisti, storici, scienziati, architetti, urbanisti. L’idea è nata dal successo del ciclo I Nove Maestri che nel 2006/2007 aveva portato a Torino per l’anno Unesco Torino Capitale Mondiale del Libro personalità come James Hillman, Gorge Steiner e Joseph Stiglitz. Tra le altre (molte) manifestazioni connesse con il Salone 2010 ritorna Adotta uno scrittore e da quest’anno si potrà adottare anche un lettore! Come ci sarà anche la prima edizione del Premio Nazionale Nati per Leggere, la quinta edizione del Concorso Lingua Madre, donne straniere che scrivono in Italia e poi, ancora, l’Incubatore, la piccola editoria prende il volo. |
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Materiale |
La Memoria, tema conduttore del Salone del Libro 2010 |
saggistica |
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Autori |
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Mario T Barbero |
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Pubblicato su: Literary nr.12/2009 |
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