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martedì 18 novembre 2025, ore 20.30 Sala 500 (via Nizza 280)
Nelson Goerner pianoforte
Johann Sebastian Bach Toccata in do minore BWV 911 Franz Schubert Sonata in do minore D. 958 Fryderyk Chopin Fantasia in fa minore op. 49 Robert Schumann Fantasia in do maggiore op. 17 |
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Dopo il successo della prima edizione, accolta con lusinghieri consensi di pubblico e critica, prende il via martedì 18 novembre alle 20.30 nella Sala 500 la nuova stagione dei Pianisti del Lingotto. Ospite per la prima volta di Lingotto Musica, il virtuoso argentino Nelson Goerner inaugura il cartellone con un recital che è un viaggio attraverso due secoli di musica per pianoforte. Dal rigore contrappuntistico di Bach all'intimità visionaria di Schubert, dalla poesia chopiniana alle tempeste emotive di Schumann: un programma che traccia un itinerario affascinante dal Barocco fino al cuore del Romanticismo mitteleuropeo.
«Con la rassegna dei Pianisti del Lingotto – dichiara il direttore di Lingotto Musica Luca Mortarotti – intendiamo offrire un'esperienza d'ascolto complementare rispetto alla dimensione sinfonica dell'Auditorium. La Sala 500 permette un rapporto più intimo e diretto con l’esecutore, consentendo al pubblico di cogliere le più sottili sfumature interpretative di artisti che ridefiniscono oggi la tradizione esecutiva. L'apertura affidata a Nelson Goerner rispecchia pienamente questa concezione: un interprete capace di coniugare rigore analitico e naturalezza espressiva, restituendo la complessità del pensiero romantico senza comprometterne la sostanza poetica».
Nato nel 1969 a San Pedro, Nelson Goerner ha esordito come solista a soli undici anni, vincendo nel 1986 il Concorso Franz Liszt di Buenos Aires. Sostenuto da Martha Argerich – con cui lo lega da allora una profonda amicizia artistica e umana – si è perfezionato in Svizzera con Maria Tipo grazie a una borsa di studio del Mozarteum Argentino. L'incontro con la pianista italiana si è rivelato decisivo: nel 1990 Goerner ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale di Ginevra, aprendo le porte a una carriera internazionale che lo ha portato nelle maggiori sale (Wigmore Hall, Queen Elizabeth Hall, Gewandhaus di Lipsia) e nei festival più importanti, da Salisburgo a Verbier, dagli BBC Proms a La Roque d'Anthéron. Il pianista argentino vanta un lungo sodalizio con il Mozarteum di Buenos Aires e con lo Chopin Institute di Varsavia, dove è membro della commissione artistica. Per l'etichetta dell'istituto polacco ha inciso programmi dedicati a compositori ingiustamente trascurati come Godowsky e Paderewski. La sua discografia pluripremiata spazia da Liszt ad Albéniz, da Chopin a Schumann, testimoniando un'ampiezza di interessi che abbraccia l'intero repertorio romantico e oltre. Recentemente ha concluso con Martha Argerich un tour tra Spagna e Francia in omaggio a Maurizio Pollini, a un anno dalla scomparsa del grande pianista italiano.
Apre il programma la Toccata in do minore BWV 911 di Johann Sebastian Bach (periodo di Weimar, 1708-1717), opera che, combinando stile improvvisativo e sezioni di rigoroso contrappunto, anticipa il conflitto tra forma codificata e slancio espressivo che percorrerà l'intero concerto. Segue la monumentale Sonata in do minore D. 958 di Franz Schubert, composta nell'ultimo anno di vita del compositore viennese (1828): appartenente alla celebre trilogia delle sonate tarde, quest'opera rappresenta uno dei vertici della letteratura pianistica schubertiana, in cui la scelta della tonalità minore – rara nelle Sonate del compositore – conferisce al lavoro una tensione drammatica di stampo beethoveniano. La Fantasia in fa minore op. 49 di Fryderyk Chopin (1841) segna l'ingresso nella dimensione più propriamente romantica del programma: l'opera sfida le convenzioni formali con la sua struttura quadripartita, in cui la tonalità di fa minore assume connotazioni di cupo fatalismo. Conclude il concerto la Fantasia in do maggiore op. 17 di Robert Schumann (1836-1838), dedicata a Franz Liszt e concepita inizialmente come contributo per l'erezione del monumento a Beethoven a Bonn: quest'opera, tra le più complesse e visionarie del catalogo schumanniano, abbraccia una concezione poetico-musicale di straordinaria libertà, con il celebre motto beethoveniano tratto dal ciclo An die ferne Geliebte che attraversa l'intero lavoro come un'ossessione lirica, trasformando la Fantasia in un monumentale omaggio al maestro di Bonn e insieme in una dichiarazione d'amore musicale a Clara Wieck. |
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- Intero: € 33
- Ridotto Under 35: € 18
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- Online su Anyticket
- Biglietteria c/o Uffici di Lingotto Musica (via Nizza 262/73, 10126, Torino) su appuntamento o telefonicamente al n. +39 333 93 82 545 (da lunedì a venerdì, ore 10-12 e 14.30-17)
- Solo il giorno di concerto c/o Foyer di Sala 500 (via Nizza 280/41, 10126, Torino), dalle 19.30 alle 20.30
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La Stagione 2025-2026 dei Pianisti del Lingotto è resa possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Reale Mutua Assicurazioni, Lavazza Group, Banca del Piemonte, IPI, Vittoria Assicurazioni, Ersel, Banca Sella, AON |
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