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La Prima dell’opera di Verdi in Arena il 6 luglio 2013
"IL TROVATORE"
di Giuseppe Verdi
luglio 6 (Prima), 10, 20, 24, 27 - ore 21.15
Sabato 6 luglio alle ore 21.15 Il Trovatore di Giuseppe Verdi, quarto titolo in cartellone per il Festival del Centenario 2013.
Il monumentale allestimento, che ha debuttato nel 2001 e replicato nel 2002, 2004 e 2010 con grande successo, porta la firma di Franco Zeffirelli e per i costumi di Raimonda Gaetani. La coreografia flamenca di El Camborio ripresa da Lucia Real è eseguita dall’omonimo Balletto spagnolo, le scene di duello sono del maestro d’armi Renzo Musumeci Greco. La direzione d’orchestra è affidata al maestro Giuliano Carella.
Insieme a Rigoletto e La Traviata, Il Trovatore appartiene alla “Trilogia Popolare” grazie a cui Giuseppe Verdi viene riconosciuto come il maggiore compositore italiano del XIX Secolo. Opera a tinte forti e dalle appassionate romanze, prototipo perfetto del melodramma romantico, risulta fra i titoli verdiani quello patriottico per eccellenza che ha saputo infiammare gli animi risorgimentali soprattutto con l’incitazione «All’armi!» di Manrico, alla fine della celebre aria Di quella pira.
Il Trovatore è tratto da un dramma spagnolo del 1836, El Trovador di Antonio García Gutiérrez, che sa affascinare Verdi soprattutto per la figura della protagonista Azucena, personaggio ambiguo e controverso a cui inizialmente il compositore vuole dedicare il titolo dell’opera. Verdi affida quindi a Salvatore Cammarano la stesura del libretto, che risulta già definito nell’aprile del 1851: nella trasposizione della vicenda, vengono evidenziate soprattutto le passioni e le contrapposizioni dei personaggi, eliminando quasi del tutto lo sfondo storico. Il librettista tuttavia muore improvvisamente ed il libretto viene ultimato nella sua stesura definitiva da Leone Emanuele Bardare.
Il titolo vede la sua prima rappresentazione al Teatro Apollo di Roma il 19 gennaio 1853 riscuotendo immediato successo, tanto da ottenere il bis di tutto il finale del IV atto. All’Arena di Verona viene messo in scena nel 1926 per tornare in cartellone per altre 12 stagioni (1933, 1949, 1953, 1959, 1968, 1978, 1985, 2001, 2002, 2004, 2010 e 2013).
Nell’allestimento di Franco Zeffirelli, che ne ha curato regia e scene, il tono “caldo” della vicenda è mantenuto alto per tutta l’opera: «Ho tenuto conto – ha affermato Zeffirelli nel corso di un’intervista – di quanto sia l’opera più immediata scritta da Verdi, la cui temperatura è tenuta costante dal ricordo, dalla costruzione e dall’attività della pira. Ma quanti richiami al fuoco in quest’opera: da la vampa che stride, alle vampe d’inferno, al ‘foco orribile che arde in petto’, a Leonora morente, ‘all’amorosa fiamma’ che arde ogni fibra. I protagonisti avvampano di furore, d’ira. C’è la perenne notte rischiarata dai fuochi dell’accampamento, dalle lanterne e il sangue che sempre incombe».
L’imponente messa in scena valorizza il palcoscenico areniano sia nelle scene corali, con la sfilata di eserciti di alabarde, tende, zingari e cavalli con i loro cavalieri, sia nelle parti soliste. La scenografia è caratterizzata da tre scure torri dalle pareti in armatura, immerse in una desolata distesa petrosa. La torre centrale, che rappresenta il Palazzo dell’Aljaferia di Saragozza, cela la dorata cappella barocca con il grande crocefisso, intarsi e ricchi fregi, che si svela al pubblico nel momento in cui Leonora sta per prendere i voti. A lato due gigantesche figure di guerrieri richiamano il tema della battaglia e del sangue, che contraddistingue questo titolo. Nel Trovatore di Zeffirelli si evidenzia così la coerenza del rapporto tra l’azione, la narrazione e la scenografia, per un allestimento che accentua gli aspetti ombrosi della vicenda: «Per dargli valore – prosegue il regista – occorrevano tinte vivide e piani compatti, luci per far risaltare gli stati d’animo dei protagonisti, Leonora e Manrico, il Conte di Luna e Azucena. Ecco perché ho voluto quei bagliori continui ad illuminare la scalinata sul fondo del palcoscenico».
Grandi nomi della lirica internazionale sono impegnati per questo titolo, in scena dal 6 al 27 luglio per 5 serate.
Nel ruolo del Conte di Luna vedremo Artur Rucinski (6/7) e Dalibor Jenis (10, 20, 24, 27/7), la pura Leonora saranno Hui He (6, 10/7) e Leah Crocetto (20, 24, 27/7) al suo debutto areniano; la zingara Azucena sarà Anna Smirnova (6, 10/7) in alternanza ad Elena Gabouri (20/7) ed Andrea Ulbrich (24, 27/7), mentre per tutte le recite nei panni del trovatore Manrico vedremo Carlo Ventre.
A completamento del cast, il capitano delle guardie Ferrando saranno Roberto Tagliavini (6, 10, 20/7) e Sergej Artamonov (24, 27/7), Ines è interpretata da Elena Borin, Ruiz da Paolo Antognetti, Un vecchio zingaro è Victor Garcia Sierra ed Un messo Cristiano Olivieri.
Il titolo vede all’opera Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona insieme alle numerose comparse che popolano le masse dei gitani, monache e soldati.
Repliche: 10, 20, 24, 27 luglio 2013 ore 21.15
Fondazione Arena di Verona e Il Gioco del Lotto, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità del Comune di Verona, hanno messo a disposizione di Associazioni che si occupano di disabilità, della realtà dell’affido familiare, di anziani, che promuovono le pari opportunità, mediatori culturali, Caritas e Associazioni di volontariato, 1.100 biglietti per assistere alla prima rappresentazione, il 6 luglio, dell’opera verdiana Il Trovatore all’Arena di Verona.
L’iniziativa dimostra l’attenzione che Il Gioco del Lotto da sempre rivolge alle istituzioni culturali italiane, ed in questa particolare occasione nei confronti dell’Arena di Verona e del suo territorio.
Informazioni
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Mario T.Barbero
Pubblicato il 2013-07-03 02:13:26.
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