A Palazzo Madama a Torino Feste barocche
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Il 6 aprile 2009 verrà inaugurata una mostra a Palazzo Madama di Torino dal titolo “Feste Barocche: Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento”. Si tratta di un evento del tutto particolare, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Madama, la Biblioteca Nazionale e la Biblioteca Reale di Torino: tre soggetti che già di per sé danno l’impronta dell’originalità e della unicità di questa esposizione. Che tra l’altro, offrirà al pubblico anche tutta una serie di appuntamenti di approfondimento e di intrattenimento studiati per adulti, famiglie, scuole, studenti universitari e gruppi: una iniziativa nata dalla collaborazione con il Centre Culturel Francais di Torino e con l’Ambasciata di Francia per valorizzare i rapporti franco-piemontesi in diversi campi artistici con una attenzione particolare al periodo barocco.
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La Primavera trionfante, 1657, Biblioteca Nazionale di Torino |
G. T. Borgonio, foglio 4° de il Dono del Re del Alpi à Madama Reale, codice miniato, XVII secolo. Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria |
Dalla metà del Cinquecento i Savoia hanno modellato la vita della corte torinese ispirandosi alle grandi dinastie europee, in particolare di Spagna e Francia. Importando mode e svaghi, chiamando a corte artisti e letterati, mentre preziosi oggetti venivano offerti in dono per ostentare l’altissimo livello delle manifestazioni locali. Divertimento, ma anche metafora politica e strumento di propaganda, le “Feste nell’età barocca” sono uno strumento importante della vita della dinastia. Le occasioni dei festeggiamenti nascono dal calendario civile e religioso (Carnevale, Ostensione della Sindone), nonché dai momenti più significativi della vita dei principi (battesimi, compleanni, matrimoni, incoronazioni e funerali) e dalla successione delle stagioni (corse in slitta sulla neve, spettacoli sul fiume e nei giardini, ecc…).
Sulla scorta di tutto questo materiale documentale, Palazzo Madama ha voluto costruire una mostra (dal 7 aprile al 5 luglio 2009) su quanto le opere sono in grado di raccontare un fenomeno irrimediabilmente passato e contemporaneamente restituire la ricchezza sonora ed i colori vivaci di uno spettacolo straordinario e grandioso. Un spettacolo che coinvolge, dal lato economico e organizzativo, pittori, scultori, letterati, musicisti, cuochi, sarti, carpentieri, domatori di animali, fuocaroli e tecnici dell’acqua. Una folta massa di mano d’opera locale o proveniente da altre corti composta da intellettuali e artigiani che vivendo questa committenza ne riversa i benefici economici e culturali sull’intera società . Ma le “Feste Barocche” sono anche una vera metafora del potere, per dare al sovrano un’immagine poetica coerente e ufficiale della propria autorità.
La mostra è a cura di Clelia Arnaldi di Balme e di Franca Varallo e nasce da un approfondimento di studio delle collezioni di Palazzo Madama, in particolare dei fondi grafici e delle raccolte di tessili, tra i quali sono state individuate le opere relative ai festeggiamenti di corte in Piemonte dalla metà del Cinquecento al primo Settecento. Intorno a questo nucleo si è creato un percorso di oggetti di musei, biblioteche e archivi italiani e stranieri capaci di rievocare la ricchezza e la sontuosità di un fenomeno straordinario celebrato con apparati imponenti quanto effimeri. Le sezioni della mostra sono legate al succedersi dei sovrani sabaudi e alla tipologia delle feste. In questa occasione sarà possibile, tra l’altro, ammirare i tredici codici manoscritti attribuiti al disegnatore e segretario ducale Tommaso Borgonio che ripropongono le scene e i personaggi dei balletti rappresentati negli stati sabaudi tra il 1640 e il 1681. Inoltre, sono esposte testimonianze relative a vari generi di feste (piscatorie, pastorali, tornei e balletti equestri) come strumenti musicali, armature da parata, gioielli, abiti e costumi, vasellame e argenti da pompa. Nella mostra è anche presente la “Nave della Felicità” realizzata per il compleanno di Madama Reale festeggiato a Palazzo Madama nel 1628. Una slitta seicentesca richiama l’atmosfera delle corse sulla neve. Mentre alcuni apparati multimediali consentono al pubblico la consultazione virtuale delle pagine degli album dei balletti. Le grandi protagoniste delle feste a corte sono Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, le due Madame Reali.
Per questa mostra, Palazzo Madama ha potuto contare sulla collaborazione di molti musei, biblioteche e collezioni nazionali e internazionali provenienti da Parigi, Dresda, dal Castello Sforzesco, dal Museo del Teatro Alla Scala e dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino.
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Materiale |
Feste barocche a Torino |
saggistica |
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Autori |
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Mario T Barbero |
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Pubblicato su: Literary nr.3/2009 |
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