Alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino Akhenaton Faraone del sole
Nonostante sia passato più di un secolo da quando gli scavi hanno rivelato al mondo le vestigia di Akhenaton a Tell el-Amarna, il regno del sovrano è ancora considerato un periodo a sé stante della storia egizia. La sua riforma religiosa, che investì tutti i campi della cultura pur rimanendo ad un livello societario elevato, ha ricevuto le più svariate interpretazioni fino a fare attribuire al monarca l’etichetta di “eretico”. Tuttavia è proprio con Akhenaton che la civiltà egizia progredisce liberandosi completamente dal proprio passato. E muta in modo radicale abbandonando proprio quel concetto che era stato e continuerà successivamente a costituire il caposaldo di tutta la cultura nilotica: innovare senza rinnegare le proprie origini. Avanzare non dimenticando però mai che tutto l’universo creato era nato dal caos e, senza determinate regole da rispettare, nel caos sarebbe potuto precipitare di nuovo.
Proprio alla figura di questo faraone d’avanguardia che la Fondazione Palazzo Bricherasio dedica nelle sue storiche sale una mostra che aprirà i battenti il 27 febbraio 2009 (fino al 14 giugno). L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Musée d’Art et de Histoire di Ginevra, che ripercorre le vicende storico-culturali dell’Egitto tra i regni di Amenofi III e Ramesse II, con particolare riferimento all’opera di Akhenaton, il Faraone che istituisce il culto dell’Aton, il disco solare trasformato in un’entità divina a tutti gli effetti. Organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo l’esposizione è curata da Francesco Tiradritti e costituisce un momento di alto valore culturale. La mostra basandosi sulle più recenti acquisizioni dell’egittologia mondiale parte dalla riforma religiosa voluta da Akhenaton e focalizzata sul culto dell’Aton che, secondo i giudizi dati a quel tempo, questo non sia altro che un espediente teologico per restituire al monarca il ruolo di unico tramite tra gli uomini e il dio in quanto individuo nella cui essenza si fondono divino e umano. L’innovazione di Akhenaton è stata una sfida a una società che fondava la ragione della propria esistenza su una storia plurisecolare. E’ stato un tentativo audace ma destinato a fallire: il culto dell’Aton infatti non sopravvive al suo fondatore.
L’esposizione raccoglie circa 200 reperti, per lo più provenienti dal Museo Egizio di Berlino, che comprendono dalla grande statuaria agli oggetti domestici e personali, a documentare la vita della famiglia reale e dei sudditi, dai più alti funzionari agli operai che seguirono Akhenaton nella nuova capitale del regno.
Lungo il percorso, i visitatori potranno ammirare le spettacolari immagini astronomiche del sole dell’istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio Astronomico di Torino che, realizzate con apparecchiature sofisticate e uniche al mondo, sono un prezioso supporto per gli studiosi della Nasa.
www.palazzobricherasio.it
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Materiale |
Akhenaton Faraone del sole |
saggistica |
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Autori |
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Mario T Barbero |
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Pubblicato su: Literary nr.3/2009 |
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