Il violino di Anna Tifu diretto da Franz Schottky
per il quarto concerto della Stagione Sinfonica 2013-2014
al Teatro Filarmonico
sabato 15 febbraio 2014 ore 20.00
domenica 16 febbraio ore 17.00
Sabato 15 febbraio alle ore 20.00, in replica domenica 16 febbraio alle ore 17.00, il direttore Franz Schottky debutta alla guida dell’Orchestra areniana per il quarto concerto della Stagione Sinfonica 2013-2014 al Teatro Filarmonico.
Torna protagonista nella prima parte della serata il violino di Anna Tifu.
La prima proposta musicale è il Concerto per violino e orchestra op. 77 in re maggiore di Johannes Brahms, che vede protagonista il virtuosismo della giovane Anna Tifu allo strumento solista.
Dedicato al violinista Joseph Joachim – che pare partecipò attivamente alla stesura della parte solistica dell’opera, nonché interprete alla prima esecuzione del 1 gennaio 1879 al Gewandhaus di Lipsia diretto dallo stesso Brahms – il Concerto vuole essere una sorta di omaggio a Beethoven e di suo superamento, oltre mezzo secolo dopo la morte del genio di Bonn e «sulla scia del recente entusiasmo per la conquista della vetta sinfonica» (Marco Materassi). Il Concerto in re maggiore di Brahms presenta infatti la stessa tonalità del Concerto per violino e orchestra di Beethoven ed il finale, Allegro giocoso ma non troppo vivace, si svolge in un tripudio energico di virtuosismo e brillantezza che ricorda il Rondò conclusivo del concerto beethoveniano. La drammaticità lirica del linguaggio brahmsiano è racchiusa nella serrata dialettica tra il rigore delle forme classiche ed il lavoro di variazione a cui i temi sono sottoposti nei loro sviluppi: questi infatti sono presentati dall’orchestra e la voce del violino ne varia la fisionomia con brillanti virtuosismi, da cui emerge anche l’attenzione di Brahms per la cantabilità dello strumento, evidente nei tratti meditativi e nella cura dei dettagli che pervadono il Concerto.
A seguire l’Orchestra areniana eseguirà la Sinfonia n. 1 op. 10 in fa minore di Dmitrij Šostakoviè, trionfale successo del 1925 che ha portato il compositore all’attenzione della vita musicale sovietica.
La Prima Sinfonia sembra infatti riflettere quella “cultura della rivoluzione”, quella ventata di modernismo che in Russia investe le arti nei primi decenni del Novecento sulla spinta dell’ideologia rivoluzionaria, e che ha portato Šostakoviè appena diciannovenne ad aderire alla poetica dell’innovazione e dello sperimentalismo per contribuire alla nuova formulazione artistica della rivoluzione. È evidente nell’opera l’intento trasgressivo di disorientare l’ascoltatore con improvvise deviazioni del percorso musicale e capovolgimenti espressivi: «dal grottesco e beffardo al lirico, da leggerezze cameristiche a inattese esplosioni di sonorità, da ritmi danzistici dalle movenze meccaniche, a larghe trame distese, a echi di marcia funebre; e ancora improvvise irruzioni timbriche del pianoforte concertante o del tamburo all’insegna dell’insolito e di un’ironia dal sorriso inquietante» (Materassi).
Anche per il quarto concerto il progetto Anteprima Giovani 2013-2014 prevede che sabato 15 febbraio gli Under 30 ed i ragazzi delle scuole potranno assistere con soli 3 € alla prova generale alle ore 10.30 al Teatro Filarmonico.
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Ricordiamo che sono disponibili le formule Carnet a 4 e 9 ingressi ai concerti che permettono di risparmiare sul biglietto singolo e costruire una propria agenda di appuntamenti con gli spettacoli proposti dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico.
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Mario T.Barbero
Pubblicato il 2014-02-12 02:56:48.
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