A Frossasco una struttura unica in Italia
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“Quando le tradizioni non devono essere reinventate ma continuano a vivere…” questo è il leit motiv del messaggio con il quale il Sindaco di Frossasco dà il benvenuto a chi si trova a visitare questo centro a poca distanza dall’autostrada Torino-Pinerolo. Popolato in origine da genti celtiche, Frossasco porta nella pianta del suo centro storico una probabile fondazione romana. Dell’insediamento di genti longobarde si ha traccia nella necropoli rinvenuta in zona Bivio. A testimoniare la vitalità del borgo dal XIII al XV secolo, restano la cinta muraria con le quattro porte, la torre, i palazzi gotici con bifore decorati ad affresco di via Sergio De Vitis e la parrocchiale di San Donato, di cui si ha notizia fin dal 1220. Delle quattro porte poste lungo la cinta muraria trecentesca, tutte del XVI secolo, se ne conservano integralmente solo due: quella di San Giusto e quella di Pinerolo. Quella di Torino (sul lato Est) ora restaurata, fu seriamente danneggiata nell’aprile del 1977. Quasi integralmente ricostruita è infine quella di San Donato (lato Ovest), oggetto di un atto vandalico nel 1965. La torre, che fa parte della cinta muraria del borgo, fu eretta da Filippo d’Acaja alla fine del secolo XIV, due secoli prima dell’occupazione francese durata dal 1536 al 1539. Il gioiello artistico di Frossasco è costituito dagli affreschi della Madonna del Boschetto: dedicata a Maria Santissima della Mercede la cappella risale al periodo medievale e strutturalmente può collocarsi intorno al XV secolo. Al suo interno vi è conservato un ciclo di affreschi risalenti alla fine del Quattrocento, dedicato alle “Storie della Vergine” che Giovanni Romano riferisce alla mano di un pittore nel Pinerolese, conosciuto come Maestro di Cercenasco.
Nato da un’idea di “ATL 2 Montagnedoc” il Museo del Gusto si trova a Frossasco, la ridente località della Val Noce a qualche decina di chilometri da Torino.
Il Museo del Gusto è una struttura unica in Italia. Ha la sua sede nella zona storica di Frossasco, all’interno dell’Argal (Centro di valorizzazione del prodotto tipico). Visitando questo particolarissimo museo si può compiere un viaggio ideale nella “storia della alimentazione” dalla preistoria ai giorni nostri. Sono presentati itinerari del gusto alla scoperta dei cibi e degli alimenti del mondo, oltre che sezioni dedicate al gusto nell’arte, nel cinema, nella musica e nella pubblicità Nel complesso, dislocato in ampie e modernissime sale, sono allestiti laboratori didattici in collaborazione con storiche aziende agroalimentari. La struttura si estende in più sezioni: dal “Il gusto fatto in casa” a “L’Albero della Cuccagna”, dai prodotti tipici della “Bottega del Gusto” al viaggio nella “Storia del Gusto”, dalla “Cucina ieri” alla “Cucina oggi”. E ancora, dal “Gusto nell’Arte” a “Conoscere gli alimenti”. Nel Museo sono altresì funzionanti una sala congressi per conferenze e proiezione di filmati, denominati “Film da gustare”, nonché mostre temporanee e stages di cucina condotti da chef di livello internazionale.
Per informazioni: info@museodelgusto.it - www.museodelgusto.it
Materiale |
Il "Museo del Gusto" | |
saggistica | |
Autori | |
• | Mario T Barbero |
Pubblicato su: Literary nr.3/2008 |
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Pubblicato il 2011-05-27 10:31:25.
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