Un’altra esposizione di Arte Contemporanea alla Galleria MICROMA di Torino
Fragile/Antifragile: Shigeru Ban + VAN , Voluntary Architects’ Network
L’esposizione è presso Microma, Galleria di Architettura a Torino dal 18 febbraio all’ 8 aprile 2014
Si è inaugurata martedì 18 febbraio 2014 negli spazi di Microma in via Santa Chiara 32 a Torino l’esposizione Fragile/Antifragile: Shigeru Ban + VAN , the Voluntary Architects’ Network.
Una mostra sul gruppo giapponese di architetti volontari fondato da Shigeru Ban dopo il terremoto di Kobe del 1995 per intervenire in caso di emergenza con strutture temporanee.
Questa seconda esposizione organizzata da Microma dialoga ora con la parola Fragile, sotto il filone tematico annuale “Alcune Parole del nostro tempo”.
Fragile sappiamo cosa vuol dire, fragile è ciò che si può rompere. Non esiste l’esatto opposto all’essere fragile. Nikolas Thaleb (1) ha utilizzato la parola Antifragile, che non ha nulla a che vedere con resistente, per esempio. Antifragile supera il concetto di resistente o robusto. Antifragile, per Thaleb, è ciò che risponde ad uno shock diventando migliore ed è relativo a tutto ciò che evolve positivamente e si riafferma in altri modi quando sottoposto ad eventi inaspettati.
Il concetto Fragile/Antifragile viene preso a prestito per introdurre questa esposizione.
Essere Fragile o Antifragile distingue le persone a seconda di come esse si pongono rispetto agli eventi del mondo. Il network di volontari VAN, fondato dall’architetto internazionale Shigeru Ban, è Antifragile: interagisce con l’incertezza e la casualità degli eventi prendendone direttamente parte, fornendo il suo personale contributo all’evoluzione positiva delle cose. I progetti per l’emergenza di VAN sono multiformi, adattabili, modificabili rispetto alla temporalità, alla natura, alla realtà delle cose e delle persone che incontrano: "Ogni volta che si è verificata una grave catastrofe, la nostra priorità è stata di scoprire cosa potevamo migliorare sul campo” afferma Jun Matsumoto di VAN.Antifragile o Antifragilista è anche chi, intervenendo solo in caso di emergenza, costruisce la propria capacità di rispondere agli eventi compiendo un percorso di crescita basato sull’esperienza.
Anche questa seconda esposizione combina in un unico impianto narrativo arte, scienza, cultura e consente ai visitatori di interagire tramite suoni, video, cose da toccare. Momenti di dibattito, workshop, letture dal vivo e altre attività, come i puntini di un grande disegno, renderanno il piccolo percorso espositivo un’esperienza unica per favorire un valore che ci riscatta dal quotidiano: la nostra immaginazione.
Orario : martedì – venerdì 15:00 - 18:00 | sabato 16:00 - 18:30
Ufficio Stampa : press@microma.org
Fabrizio Polledro 338 2884245 | Elisa Desideri 348 155 23 14
(1) Per Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, il mondo è diviso tra chi è –fragilista-, che si illude di controllare in anticipo gli eventi, i rischi e la realtà tentando di irrobustire in anticipo i punti deboli, e tra chi invece è – antifragilista- . Questi concetti si ritrovano in: Nassim Nicholas Taleb, Antifragile: Prosperare nel disordine, Milano , Il Saggiatore, 2013.
Mario T.Barbero
________________
Le biografie degli artisti:
Shigeru Ban nasce a Tokyo nel 1957 ed è oggi un architetto internazionalmente noto con uffici a Tokyo, New York e Parigi. Riconosciuto soprattutto per il suo impegno umanitario nell’invenzione e progettazione di moduli abitativi di primo soccorso per le vittime e gli sfollati delle catastrofi naturali, è stato designato da Times magazine nel 2000 come uno degli innovatori del ventunesimo secolo nel campo dell’architettura e del design.
Formatosi al Southern California Institute of Architecture e laureatosi alla Cooper Union School of Architecture nel 1984, Ban fonda nel 1985 a Tokyo lo studio ShigeruBanArchitects.
Nel 1995 inizia a collaborare con l’Alta Commissione per i rifugiati delle Nazioni Unite e fonda VAN (Voluntary Architects Network).
VAN nasce in seguito al devastante terremoto di Kobe del 1995come ONG e si occupa di progetti di primo soccorso nell’ambito delle emergenze naturali e sociali. L’innovazione di Shigeru Ban sta nell’utilizzo di materiali riciclabili, principalmente cartone riciclato, e nelle soluzioni progettuali fondate su costi bassi e velocità di realizzazione. Il cartone riciclato permette di ridurre sprechi, è facilmente reperibile e permette la ricostruzione provvisoria. Con i suoi moduli abitativi di primo soccorso in cartone ricilato Shigeru Ban ha dato un tetto a rifugiati e vittime di catastrofi naturali in Giappone, India, Sri Lanka, Haiti, Italia, Turchia, Cina, Ruanda, America e Nuova Zelanda. Il progetto prevede l’intervento di architetti volontari.
Lo studio ShigeruBanArchitects spazia dal residenziale al commerciale al culturale e oltre ai progetti legati alle emergenze naturali si occupa anche di installazioni per esposizioni, concorsi e design. Tra i progetti più noti ricordiamo nel 2010 il Centre Pompidou di Metz in Francia, nel 2011 l’Aquila Temporary Concert Hall, regalatoci dal governo giapponese in segno di solidarietà dopo il terremoto del 2009 e la recente cattedrale di Christchurch in Nuova Zelanda inaugurata nel 2013.
Oltre alla pratica architettonica e all’impegno umanitario, Shigeru Ban è professore alla Kyoto University of Arts and Design dal 2011. Ban è stato inoltre Visiting Professor in varie rinomate universitá tra cui la ColumbiaUniversity, la CornellUniversity e la Harvard Graduate School of Design University oltre ad aver fatto parte della giuria del Premio Pritzker dal 2006 al 2009.
Pubblicato il 2014-02-15 04:28:01.
Questa pubblicazione è stata richiesta 35350 volte.