Ivan Lasorsa- “LA LUNA STORTA”
(WLM Edizioni 2013- pagg. 348- €uro 13,50)
Ivan Lasorsa è il nome collettivo usato da un gruppo di scrittori e scrittrici torinesi che, dopo “Bottega Baretti” pubblicato da Robin Edizioni, ritornano con una nuova raccolta di racconti giallo-noir “La luna storta” pubblicata nella Collana Amando Noir della WLM Edizioni, e ambientato nel quartiere multietnico e multiculturale di San Salvario (Ivan Lasorsa è l’anagramma di San Salvario). Il titolo del libro”La luna storta”, è stato ispirato dalla libreria- torteria di San Salvario “La Luna’s Torta”, sede in cui si riuniscono autori e autrici. Il testo è impreziosito da poesie, composte da poeti di diverse regioni italiane, che aprono, intervallano e chiudono il libro, addolcendo e stemperando l’atmosfera a volte cupa e tragica dei racconti. I testi, infatti, sono una cartina di tornasole che illumina i principali temi della nostra società, che il microcosmo di San Salvario fa risaltare in tutte le sue sfaccettature, fatta eccezione per un racconto ambientato a Bergamo. Il razzismo è descritto in tutte le sue sfumature in “Un delitto fatto ad arte di Simona Casadei” e “Santo” di Pietro Allevi: nel primo, la vita di una ragazza scomparsa è messa in pericolo da un intrecciarsi di pregiudizi e follia, soprattutto, per quanto riguarda i primi, quando sviano chi dovrebbe indagare. Nel secondo, un coraggioso giornalista, si trova tragicamente invischiato in un intrigo diabolico. Il problema dell’immigrazione e dell’integrazione sono perfettamente ritratti in “Uomini blu” di Silvia Vitrò, dove crimini atroci di un altro continente trovano la loro punizione; segue “American Line” di Sergio Bodini, dove il delirio omicida dell’integralismo terrorista, è frustrato da una beffa del destino. L’omofobia è al centro di “Polvere” di Giorgio Ghibaudo, in cui una storia d’amore è violentemente stroncata e insudiciata dal fango di luoghi comuni e verità preconfezionate. Solo l’intelligenza e la sensibilità del protagonista faranno emergere la verità, restituendo dignità alla persona amata. Il femminicidio caratterizza “Il vaso di Pandora” di Gianluca Polastri, “Tattoo” di Carlo Straccia, “Graffiti lunari” di Ezio Gavazzeni, “Delitto in chiave di violino” di Roberta Arias, “Un cadavere in cortile” di Luigi Schifitto e “L’uomo dagli occhi di cristallo” di Luciana Navone Nosari: il primo racconto vede un giornalista tenace e perspicace lacerare il velo di verità preconfezionate, e sventare un ennesimo delitto. Nel secondo, un professionista dei tatuaggi, dal passato non proprio cristallino, diventa investigatore e giustiziere. Nel terzo, un investigatore delle assicurazioni risolve un caso di omicidio grazie a una luna sfasata. Il quarto ha al centro un capodanno inaugurato dall’olocausto di un’innocente. Nel quinto, una squadra affiatata di poliziotti, riesce a svelare l’enigma che si cela dietro un omicidio-suicidio. Nel sesto, una coraggiosa giornalista, districandosi tra incontri misteriosi e attentati mortali, troverà verità e salvezza tra Torino e Parigi. “Inutile volerlo evitare” di Roberto Saglimbeni racconta la discesa agli inferi di un antieroe contemporaneo; in “Un lavoro culturale” di Beppe Marchetti, un editor junior è perseguitato da un nemico misterioso che mette a rischio il suo lavoro e il legame con la donna amata.
“La luna storta” è un connubio felice e avvincente di letteratura, musica e poesia, ottenuto amalgamando i loro elementi migliori. I 13 racconti e le 13 poesie, infatti, ammaliano i lettori e li conducono attraverso le storie, i sentimenti, le passioni, in una fantasmagoria di suoni, colori, profumi, che escono dalle pagine e li cingono in un abbraccio struggente e appassionante.
Claudio Ozella
Pubblicato il 2014-03-04 06:28:37.
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