Luciano Ducato (Cianin) “IL RAGAZZO DELLA MONTAGNA LIBERATA”
(Pintore Editore –pagg.171- €15,00)
“Il ragazzo della montagna liberata” è il titolo del libro con il quale Cianin ci presenta la sua autobiografia romanzata (ma non troppo!) ed è, nel contempo, il racconto dei trascorsi di un giovane, meglio di un adolescente, che ha svolto una intensa attività di militante come partigiano durante il secondo conflitto mondiale nei monti della Valle di Susa. La Sua Valle. Un’esperienza molto dura che però è servita a forgiargli il carattere e a fornirgli una precoce maturazione oltre a fargli prendere visione di quel mondo di “combattenti per la libertà” cui tutti noi, ora, dobbiamo moltissimo e che il nostro Autore ha vissuto in prima persona quel particolare e tragico momento storico del nostro Paese.
Ma il resoconto di quegli anni trascorsi su e giù per le montagne è stato anche un modo, se così si può definire, di soddisfare la sua grande passione per le scalate e le arrampicate (arrampicate spesse volte obbligate allo scopo di portare messaggi e aiuto ai compagni impegnati nella lotta per la Liberazione). Prova ne sia che il titolo del libro è già di per sé una dichiarazione di amore per quelle sue montagne più volte citate e che poi, in epoche meno lontane, lo hanno visto protagonista, seppur in tutt’altro contesto, come sciatore e scalatore.
Luciano Ducato è nato nel 1928 a Bussoleno, oltre che delle montagne è amante dei viaggi, della fotografia e della lettura e dopo circa settant’anni è riuscito con mirabile intelligenza ed arguzia a raccontare quel periodo incredibile vissuto quasi come un incubo tra rischi, ansie e pericoli fino a porsi più volte la domanda “se quella guerra, se ogni guerra possa trovare giustificazione… se la guerra in sé può avere un senso…”.
Un libro che contiene anche molti momenti toccanti e commoventi se visti e vissuti con gli occhi di un ragazzo di diciassette anni lontano dagli affetti famigliari. Cianin nel suo narrare è stato molto obiettivo, sia nel condannare il regime che combatteva che ci ha condotto al quel tremendo conflitto inutile e sanguinoso, sia, nel contempo, nel rimarcare come anche i “combattenti per la Libertà” in alcuni casi si siano posti sullo stesso piano dei repubblichini.
La scrittura di Luciano Ducato nella sua semplicità espositiva è incalzante e avvincente e lascia nel lettore le parole come immagini scolpite e indelebili di un periodo del nostro tempo che si spera non abbia più a ripetersi. Ma anche di come la vita d’improvviso ci regali le chiavi per aprire le porte su un mondo altrimenti sconosciuto soprattutto alle nuove generazioni.
Il libro è una vera e propria lezione di vita ed è impreziosito da alcune toccanti e significative poesie del poeta piemontese Nico Costa, oltre che da immagini di persone e luoghi a perenne memoria per documentare un vissuto che se non fosse vero avrebbe, per certi versi, quasi dell’incredibile.
Un esemplare "spaccato" di una parte di vita vissuta sul filo del rasoio tra Bussoleno, Torino e le valli del Piemonte per dare una solida testimonianza di un periodo storico e, come scritto nella prefazione dalla nipote Simona... per NON DIMENTICARE!
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2014-05-27 12:59:30.
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