Al Museo d’Arte Moderna di Lugano
Georg Baselitz e la sua pittura figurativa capovolta

Si è aperta in questi giorni nelle sale del Museo d’Arte Contemporanea di Riva Caccia 5 a Lugano una interessante esposizione di gorge Baselitz, un “artista eversivo” e noto per i suoi motivi capovolti. Un artista che occupa una posizione molto paricolare oltre che di rilievo nella storia dell’arte degli ultimi quarant’anni. La sua produzione è da inserire nella vasta corrente che agli inizi degli anni Ottanta, attraverso movimenti come la “Transavanguardia” in Italia, i “Neue Wilde” in Germania e la “Figuration libre” in Francia tenta una via d’uscita allo stallo in cui nel dopo guerra si è ritrovata la pittura figurativa.

La mostra che ci propone ora il Museo d’Arte Moderna di Lugano (dal 6 maggio al 23 settembre 2007) presenta ben 130 opere tra dipinti, disegni, sculture in legno, incisioni monumentali attraverso i quali il pubblico avrà l’occasione di ripercorrere, dagli esordi dell’artista alle ultime prove del recentissimo 2006 appartenenti alla serie Remix, l’intero percorso di questo seguace nel campo dell’applicazione formale del concetto di modernità nell’ambito dell’arte figurativa del Novecento. Anche questa esposizione viene a fare parte nel contesto delle mostre allestite negli ultimi due anni dal Museo proseguendo l’indagine sul lavoro di artisti contemporanei che hanno scelto di esprimere la loro creatività ricorrendo a tecniche tradizionali, quali la pittura e la scultura e la grafica), proponendo nel contempo l’avvio di una nuova stagione presentando il lavoro di un artista attraverso l’identificazione di nuclei tematici in seno ai quali dialogano opere di periodi diversi, con l’intento di scoprire e mettere in evidenza le costanti che ne caratterizzano la ricerca.

La mostra ha affidato la curatela a Rainer Michael Mason, già Conservatore del Cabinet des Estampes des Musées d’Art et d’Histoire di Ginevra, tra l’altro amico e profondo conoscitore del lavoro di Baselitz a cui ha dedicato numerosi studi. Mason è stato anche curatore della mostra “Baselitz. Une seule passion, la peinture proposta dalla Fondation l’Hermitage di Losanna nell’anno 2006, a cui l’esposizione di Lugano si ispira per l’impostazione di fondo.