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“Torinoir”
Giovedì 17 aprile 2014 a Torino, alle ore 11 al Circolo dei Lettori, in Via Bogino 9, e alle 19 presso il locale “Vermouth” in Via Belfiore 14, dodici scrittori di romanzi gialli e noir (Rocco Ballacchino, Giorgio Ballario, Fabio Beccacini, Maurizio Blini, Marco G. Dibenedetto, Patrizia Durante, Claudio Giacchino, Fabio Girelli, Andrea Monticone, Enrico Pandiani, Luca Rinarelli, Massimo Tallone) hanno presentato il manifesto di “Torinoir” all’insegna di “Fruttero & Lucentini sono morti!”. Le sedi della presentazione, apparentemente in contraddizione tra loro, in realtà, incarnano perfettamente lo spirito dell’esperimento culturale e narrativo, che il gruppo di scrittori torinesi ha deciso di tentare. Il Circolo dei Lettori, infatti, rappresenta quella Torino raccontata in modo eccellente da Fruttero e Lucentini quarant’anni fa e che non esiste più; il “Vermouth” la Torino presente e futura, brodo primordiale di contaminazioni artistiche, culturali, etniche. Le trasformazioni di Torino, nate da queste contaminazioni, saranno raccontate attraverso il romanzo giallo-noir, restituendogli la sua dignità di specchio dei cambiamenti politici e sociali della città, spingendosi anche oltre confine, prendendo le distanze da un certo manierismo stereotipato e provinciale con cui è stata descritta. Quest’alchimia costruttiva e creativa sarà realizzata promuovendo la narrativa gialla e noir, mediante la contaminazione tra le diverse forme espressive, senza nessuna preclusione. Il primo passo è stato la creazione di un sito internet (www.torinoir.altervista.org), di una pagina Facebook e di un profilo Twitter per dialogare con il numeroso pubblico dei lettori e degli appassionati del genere. Segue un manifesto pubblico che indica le linee-guida di Torinoir: la contaminazione tra diversi generi letterari, l’uso delle nuove tecnologie digitali, la collaborazione con librerie, biblioteche, centri culturali, osterie e sagre paesane, per far crescere e aumentare il principio d’interesse librario e la lotta senza tregua all’“editoria a pagamento” a spese dell’autore. Faranno seguito altre iniziative pubbliche come presentazioni di libri, eventi collettivi al Salone del Libro nella Sala Argento nello stand del Comune di Torino e al Salone Off, e la stesura di un’antologia di racconti sulla Torino “nera” contemporanea. Per celebrare l’evento, grazie alla collaborazione del Comune di Torino, la Mole Antonelliana è stata illuminata di giallo nelle notti del 17 e del 18 aprile. Gli scrittori di Torinoir hanno sicuramente un doppio merito: il primo è di non essersi fatti imprigionare dalla camicia di forza degli egoismi personalistici e delle rivalità e invidie sterili; il secondo e non meno importante è l’aver riconfermato Torino come laboratorio di nuove sintesi culturali, artistiche e letterarie.
Claudio Ozella
Pubblicato il 2014-07-28 11:38:32.
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