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EDITORIA ED EMITTENZA:
USCIRE DALLA CRISI RISPETTANDO LE REGOLE
Non è una bella estate per centinaia di lavoratori dell’editoria e
dell’emittenza radiotelevisiva piemontese. Le difficoltà del settore sono
lontane dell’essere superate e questo anche perché, a dispetto dei
sacrifici fatti da tecnici e giornalisti, le aziende si limitano nella
maggioranza dei casi a beneficiare della riduzione del costo del lavoro,
frutto dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, senza provvedere
contestualmente a dar vita a seri piani di rilancio.
Una situazione che riguarda la stampa periodica locale, dove poche imprese
stanno effettuando i necessari investimenti per aprirsi alle nuove
tecnologie, e anche l’emittenza radiotelevisiva privata, da tempo a corto
di idee e la cui sopravvivenza è ormai quasi del tutto legata alle
provvidenze pubbliche.
A fine agosto, inoltre, andranno a scadenza gli ammortizzatori sociali in
deroga e il rischio concreto è quello che possano esservi decine di
licenziamenti.
Proprio da questo punto di vista, nella prospettiva di nuovi sostegni al
settore, è importante che, accanto alla protezione per i lavoratori, vi
sia una maggiore attenzione anche per il rispetto delle norme che, in
alcune situazioni, abbiamo visto venir meno.
Accade, ad esempio, in quelle aziende dove, mentre grafici, tecnici e
giornalisti interni si trovano in cassa integrazione, la produzione di
contenuti viene appaltata a società esterne, con una sostanziale
violazione delle regole che sovrintendono all’utilizzo degli
ammortizzatori sociali. In altri casi si ha invece il sospetto che la
rendicontazione delle ore effettivamente svolte di cassa integrazione non
corrisponda all’effettiva astensione dal lavoro.
Non è forzando le regole che si aiuterà il settore a uscire dalla crisi.
È importante che le istituzioni, a partire dalla Regione, si mettano al
lavoro per scrivere una nuova legge sull’editoria, che premi le imprese
capaci di investire sull’innovazione rispettando le regole. C’è bisogno di
una scossa positiva che coinvolga tutti gli attori: la Subalpina è pronta
da subito a fare la sua parte, ci auguriamo che analoga attenzione possa
esservi da parte di tutti i soggetti interessati.
Per questo nelle prossime settimane, insieme con i sindacati confederali,
chiederemo un incontro all’assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero,
anche per conoscere le intenzioni della nuova amministrazione nei
confronti della crisi del settore.
Associazione Stampa Subalpina
a cura di Mario T.barbero
Pubblicato il 2014-07-30 11:53:49.
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