Poeti del Terzo Millennio
Daniela Zinetti: quando la poesia diventa estensione dell’anima
Daniela Zinetti è una poetessa di Torino.
Ha lavorato come insegnante nelle scuole primarie e presso l’ufficio Scolastico Territoriale nel settore integrazione per gli alunni disabili e come referente intercultura. Si occupa di progetti rivolti agli insegnanti e bambini in collaborazione con l’associazione A.PI.C.E. e le istituzioni del territorio.
Scrive versi da sempre, la sua poesia è estensione della sua anima.
Nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti e primi premi in concorsi nazionali e internazionali e in accademie culturali., tra i quali: Premio Anna Kuliscioff Torino, Premio Ettore Petrolini di Napoli, Firenze capitale d’Europa, Premio Cortona, storica città dell’arte, Premio Moriondo di Genova, Premio giuria Nestore Savona, Premio città di Lerici, Accademia Internazionale vesuviana, Accademia internazionale dei micenei di Reggio Calabria.
Ecco alcune delle sue liriche:
ANIMA
Una leggera brezza avvolge il mattino,
increspa il giorno sull’uscio delle ore attese
e mormora nei gesti più usuali
come compagna fedele alle parole
o severa amica nel giudizio più duro.
Non teme la verità più nuda
e il pensiero debole dinanzi all’abisso.
Non tace
Non fugge
Non muore
ma trema e soffre nelle ore più buie
o nel ghibli aspro nella terra amara della solitudine.
Ti ascolto anche ora
tra le dita della mia penna,
nell’alito dei versi che sussurrano di te
anima mia.
RIBELLE AMORE
Verranno i giorni del mietere parole
consumate dal tempo
cadranno di lama tagliente nel campo che sfuma di pane.
Nel letto di spighe che stride di vento
il mio passo lento
macina tempesta.
Ora un grido beffardo di corvo
buca il livido cielo.
Di ore d’affanno più non mormorano le zolle,
di quel sudore vano di cura
che di natura germoglia sorpresa.
Sarà come il primo giorno d’autunno
a rivangar la zolla
a seminar speranza.
E tu, nutrice avara tra colline slabbrate
piegherai lo sguardo
alla vanga che smuove
al maggio di fuoco
a al mio ribelle amore.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2014-10-02 02:09:00.
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