Gli EROI… in mostra alla GAM!
di Mario T Barbero
.A partire dal 19 maggio e fino al 9 ottobre 2012, la GAM-Galleria Civica D’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, presenta una mostra dal titolo “EROI”: una esposizione a cura di Danilo Eccher con il contributo di Alessandro Rabottini.
Le parole dell’articolo con il quale il Direttore della GAM Danilo Eccher presenta la mostra riporta le parole di Bertolt Brecht a Galilei: “«Felice il Paese che non ha bisogno di eroi»”. E sempre Eccher conclude il suo articolo così: “…Questa mostra non vuole svolgere un’analisi sulla tematica dell’eroismo nell’arte contemporanea, non vuole declinare la complessità di un argomento in un coerente percorso di opere, è invece, più cinicamente, una parata di eroi; non è la ricerca di una comunità filosofica ma l’incrocio di personalità forti, di linguaggi autonomi, di caratteri distinti, è una sottile vicinanza di solitudini poiché unico ed egoista è il percorso dell’artista verso il mondo. E’ soprattutto l’insieme di alcune voci soliste che improvvisano una sorprendente coralità dalla quale emerge la domanda sull’attualità dell’eroe. Allora, si potrebbe suggerire al Galileo di Brecht di affermare: «Felice il Paese che non ha bisogno di eroismi ma è popolato da eroi»”.
Definizioni che calzano alla perfezione e rispecchiano in modo deciso e inequivocabile lo spirito e l’idea che si vuole dare a questa esposizione che è soprattutto un’indagine sul lavoro di quegli artisti che osano, che hanno il coraggio di operare una scelta fino a farsi portatori con la loro arte di nuovi valori sociali. Pertanto, sulla scorta di ciò, la GAM ha voluto deliberatamente accentrare l’interesse del pubblico su “grandi opere”, alcune delle quali ideate appositamente per quest’occasione. In quanto l’eroismo oggi non è più lotta solitaria di un uomo, infatti, non c’è azione eclatante che non possa immediatamente essere assorbita come fatto di cronaca o evento mediatico dal sistema globale della comunicazione. L’eroismo torna quindi alle sue caratteristiche originarie con il compito di ricostruire modelli ed etiche nuove, alternative possibili alla società.
Le opere in visione ci presentano un panorama variegato quanto esaustivo della definizione data al titolo della mostra. Dall’opera di Christian Boltanski che celebra l’unicità del singolo, ma in un trionfo di grande impatto teatrale di cui egli stesso è regista (Children, 2011), passiamo a Mario Merz che si confronta con il cosmo intero (Auf dem Tisch, der hineinstoss in das Herz des Iglu, 1974/90, Coccodrillo Fibonacci, 1989). Così come i capolavori di Anselm Kiefer mettono in scena il dramma della storia e della memoria che si fa universale e toccante (Humbaba, 2009). Danh Vo (Central rotonda/Winter garden, 2011) e Latifa Echakhch prediligono un eroismo simbolico, sedimentato nella memoria collettiva. Gli Eroi rimangono fieri nonostante le lacerazioni e resistono fermamente, come quelli rappresentati da Georg Baselitz (Poet in Stiefeln-Remix, 2008), oppure trovano la forza di nei loro stessi incubi, come nelle installazioni di Louise Bourgeois (Lair, 1986) oppure nella sofferenza rappresentata dalle opere di Hermann Nitsch e Marina Abramovic. E, ancora, l’Eroe umano e vivo nel dipinto di Jenny Saville; il mito contemporaneo di Maria Callas diventa un’icona per Francesco Vezzoli (Maria Callas Played ‘La Traviata’, 63 times, 1999); i calciatori assumono un’aurea di santità per Francesco Clemente. Mentre nei grandi pannelli di Sean Scully si combinano insieme astrattismo, pennellata densa e un caldo cromatismo (Doric, 2008 e Wall of Light Zacatecas, 2010). Fra gli altri artisti e lavori in mostra ricordiamo i versi di Patrizia Cavalli (Datura).
Con la mostra “EROI” la GAM presenta nello spazio della Wunderkammer anche una esposizione dedicata a Enrico Reffo (Torino 1831-1917, uno dei maggiori talenti della pittura sacra. Cinque bellissimi cartoni che rappresentato due grandi composizioni con gruppi di Angeli e la figura stante di San Giovanni Evangelista, l’Angelo assiso con le chiavi di San Pietro, Angelo che porta le Sacre Scritture.
(Per informazioni e maggiori dettagli: ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it)
Pubblicato il 2011-06-02 10:39:21.
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