(Sillabe di Sale Editore 2013 - pagg.415 - €18,00)
Il libro di Maurizio Spano, affermato pittore e fotografo nonché autore del romanzo Francesca, in questa sua seconda fatica letteraria riesce a raffigurare con le sole parole affreschi di vita coinvolti in una trama, forse un po’ macchinosa ma efficace e a lunghi tratti intrigante, che mano a mano si sviluppa assume quasi il ritmo cadenzato e affascinante di una Ronda del Sabba.
Usando spesso l’IO soggettivo per identificarsi nei panni di un noto studioso di storia, il narratore di questa complessa vicenda sembra continuamente veleggiante tra realtà e fantasia. Un parto fantastico ben riuscito con il quale l’Autore mantiene sempre desta l’attenzione del lettore, anche il meno attento, riuscendo a coinvolgerlo in prima persona e ponendolo spesso davanti a improvvisi e sorprendenti colpi di scena così da metterlo e mantenerlo al centro dell’attenzione anche nei momenti in cui la normalità sembra regnare sovrana.
La vicenda inizia con il rapimento di una amica di Alessandro Sebastiani, il professore di storia torinese nelle vesti del protagonista-narratore, vicenda che si complica con il verificarsi di alcuni avvenimenti sconvolgenti che coinvolgono e travolgono lo stesso protagonista. Sullo sfondo, ma non troppo, alcuni celebri e particolari dipinti fanno da fil rouge di tutta la componente narrativa, storia nella quale si inseriscono e si presentano di volta in volta sul palcoscenico diversi personaggi che con le loro azioni mettono in evidenza tutta la loro ambiguità e crudeltà. Ritratti stravaganti che si succedono e si susseguono a ritmo serrato vivendo quasi in simbiosi con lo scorrere degli avvenimenti, come mossi dalle mani di un astuto burattinaio. Il romanzo, con un crescendo alla Rossini, si avvale di personaggi/protagonisti significativi e di spessore, che danno e sostengono il ritmo narrativo dell’azione che si fa sempre più incalzante di pagina in pagina fino a giungere all’esplosione finale. Una conclusione che vede ergersi maestosa e imponente la figura di un astuto ispettore di Polizia che, nei panni del segugio intelligente, riesce alla fine a ricondurre i fatti alla loro giusta realtà e dimensione.
Il romanzo dà anche lo spunto per un viaggio attraverso parti dell’Italia, con una puntata a Parigi: tutti luoghi nei quali si nota e si sente ben presente la mano del pittore-scrittore che, con tocchi geniali e accurati, riesce a plasmare cose e persone e imprimere colori ed effetti con estrema efficacia permeando di giusti toni la storia. Una vicenda che Spano tratteggia con mano capace che si sviluppa nell’ambito di un mosaico di sensazioni e di azioni e che si erge come una sorta di misterioso e inquietante labirinto, a tratti mortale. Sensazioni e atmosfere ben definite nelle parole di uno dei personaggi “…Tutti possiedono un pezzo, ma nessuno conosce il disegno…”: ecco il succo del mistero che avvolge una storia fantastica, al limite se non al di là del reale, ma sempre in bilico tra il dualismo perfetto che avvolge ogni esistenza: dove finisce il bene e quando comincia il male.
Pubblicato il 2015-01-24 04:04:29.
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