Palazzo Madama | Camera delle Guardie
Piazza Castello – Torino
Leonardo da Vinci. Il volto
I "GRANDI FURTI D’ARTE" E LE “MACCHINE IMPOSSIBILI”
Il mondo dei furti d’arte e quello della scienza rinascimentale: il furto della Gioconda e le invenzioni di Leonardo per due incontri “a tema” con l’autoritratto esposto a Palazzo Madama fino al 2 giugno.
Due appuntamenti speciali per conoscere il Genio e avvicinarsi in modo originale all’Autoritratto di Leonardo da Vinci.
I PREDATORI DELL’ARTE PERDUTA: venerdì 22 maggio il capitano Guido Barbieri, del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino racconterà, in dialogo con Gabriele Ferraris (blogger e giornalista) come i grandi capolavori hanno spesso attirato la attenzione di ladri e falsari, e come è possibile garantirne la sicurezza.
LEONARDO DA VINCI: L’INVENZIONE DEL RITRATTO DI MACCHINE:martedì 26 maggio il professor Paolo Galluzzi, storico della scienza e direttore del Museo Galilei di Firenze, affronterà il tema del cambiamento epocale portato da Leonardo nel campo della scienza e della tecnologia, e della straordinaria complessità dei suoi disegni tecnici.
Venerdì 22 maggio, ore 18
I PREDATORI DELL’ARTE PERDUTA
Incontro con Guido Barbieri, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino e Gabriele Ferraris, blogger e giornalista
Nel 1911 il furto dellaGioconda dal Louvre di Parigi destò un clamore generale, sconfinando nella spy story. Solo uno dei numerosi casi in cui la fama di un capolavoro ha attirato in modo incontrollato la mente di un fanatico, rendendo necessari interventi di protezione e sicurezza.
L’esperienza investigativa dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, con il grado di specializzazione che rappresenta un’eccellenza mondiale, costituisce un valido supporto a tutte le istituzioni che operano nel campo della gestione del patrimonio culturale, e che devono proteggere capolavori come i disegni di Leonardo.
Capitano Guido Barbieri – nato a Ferrara, torinese d’adozione, dal settembre 2008 è al Comando del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, Reparto Specializzato dell’Arma con competenza territoriale sulle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Nel corso della missione EUGENFOR in Sarajevo (2007-2008), ha comandato la Compagnia “Alpha”, inserita nel Reggimento “Integrate Police Unit” operante in Bosnia Erzegovina sotto egida della N.A.T.O. Laureato in “Scienze dell’Amministrazione” ha frequentato il master “La tutela del Patrimonio Culturale: conoscenza storica e diagnostica scientifica per il contrasto alle aggressioni criminali” svolto presso l’Università degli studi “Roma Tre”.
Gabriele Ferraris - Già caporedattore a La Stampa, oggi freelance e blogger (gabosutorino.blogspot.it) è appassionato di tutto ciò che è Cultura, e in particolar modo di musica. Dal 1982 al 1995 è stato Vicecaposervizio spettacoli e dal 1996 al 2013 Caporedattore di TorinoSette. Ha diretto le pagine di Cronaca Torino dal 2005 al 2007. Oggi è un freelance, e a parte gli aggiornamenti del suo blog, continua a collaborare con TorinoSette, a cui si aggiungono i suoi scritti su Extra Torino e Il Mucchio. Si può sentire la sua voce anche su Gru Radio.
Martedì 26 maggio, ore 18.00
LEONARDO DA VINCI: L’INVENZIONE DEL RITRATTO DI MACCHINE
Incontro con Paolo Galluzzi, storico della scienza e direttore del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze
L’immagine più diffusa del Rinascimento è quella di un’epoca fertile e creativa soprattutto nell’ambito delle produzioni artistiche, architettoniche e letterarie. Ma ci fu al tempo stesso uno straordinario perfezionamento delle tecniche e un grande progresso delle conoscenze scientifiche. Leonardo fu non solo grandissimo artista, ma anche un vero protagonista nel processo di fondazione scientifica delle applicazioni tecniche, e per primo si sforzò di trasformare la tecnica in tecnologia.
Arte, scienza e tecnica sono per Leonardo un tutt’uno: nella sua mente il passaggio da una realizzazione artistica a un progetto di natura tecnica avviene senza soluzione di continuità. Le macchine di Leonardo che più hanno impressionato l’uomo moderno sono quasi sempre "macchine impossibili": funzionano cioè solo teoricamente, come la macchina volante, perfetta sul piano dell’analisi della trasmissione del movimento e tuttavia incapace di sollevarsi da terra a causa del suo peso eccessivo. Sono testimonianza eloquente i suoi disegni di dispositivi meccanici, che sono veri e propri capolavori artistici, "ritratti di macchine", che ne illustrano perfettamente finalità e funzionalità, esattamente come i suoi ritratti in pittura esprimono magistralmente gli stati d’animo dei personaggi raffigurati.
Paolo Galluzzi - Già professore di Storia della Scienza nell’Università di Siena e poi in quella di Firenze, dal 1982 è direttore del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Ha fatto parte del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali e Ambientali e siede nel consiglio scientifico di prestigiose riviste e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre a essere membro dell’Accademia Reale delle Scienze di Svezia, dell’American Philosophical Society di Philadelphia e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. È stato Visiting Professor ad Harvard University e Visiting Scholar in numerosi college statunitensi ed europei. È presidente della Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci e dell’Aggiornamento dell’Edizione Nazionale delle opere di Galileo Galilei. Le sue ricerche si sono concentrate su Leonardo da Vinci, sugli scienziati e gli ingegneri del Rinascimento, su Galileo e la sua Scuola , sulle accademie scientifiche europee, sulla storia degli strumenti scientifici, dei musei e del collezionismo tecnico-scientifico, sulla storiografia della scienza.
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mario t.barbero
Pubblicato il 2015-05-26 11:14:02.
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