(Sillabe di Sale Editore-pagg.524-€.23,00)
Il primo volume della saga fantasy “I Baroni del Cielo”, che ha per titolo “Il Barone delle Tenebre”, è anche l’opera prima di una giovanissima (e bellissima) scrittrice di Avigliana: Pamela Williams, pseudonimo di Pamela Meleca.
La Williams si presenta al suo esordio al pubblico e al mondo della letteratura con un lavoro molto impegnativo, un romanzo di sfondo onirico e surreale che, comunque, ben si adatta al mondo moderno, al mondo attuale, nel quale si intrecciano amori e intrighi, violenza e brutalità, misteri e sensualità.
La storia ha come location un luogo surreale e ha per protagonista una giovane donna che decidendo di tornare alla villa ereditata dal nonno si trova coinvolta in vicende sconvolgenti, al limite (ed anche oltre) dell’assurdo, tra atmosfere tenebrose, avvenimenti e personaggi coinvolgenti che metteranno a repentaglio la sua vita e quella delle persone a lei più vicine. Una sorta di gran guignol dal sapore medievaleggiante, nel quale la giovane protagonista, sempre affascinata e soggiogata dalla incombente figura del nonno, ne rimane vittima e nel contempo diviene inconsapevole padrona del suo destino.
Nella prosa dell’Autrice che spesso rievoca l’amata figura del nonno da poco scomparso si identifica una sorta di “ricerca della verità” di lontano sapore proustiano, anche se nel caso di Proust e della sua Recherche la figura idealizzata era quella della nonna, ma poco importa agli effetti di un richiamo così altamente delineato e così pervicacemente perseguito.
Come della Williams va rilevato l’incalzante ritmo della sua scrittura certamente espresso con estrema disinvoltura, nonché quella ripetuta ricerca della suspense in ogni occasione, che dà tono e validità alla storia romanzata. Un romanzo, come si diceva, difficile da leggere e da interpretare, che implica non solo una sensibilità da parte del lettore ma anche una profonda conoscenza dell’animo umano e di ciò che in esso di buono e di cattivo si può ricavare. Una vicenda che è anche una costante ricerca e una ossessiva individuazione di quel segno che traccia la sottile linea di demarcazione di dove termina il bene e di dove inizia il male.
Pamela William è una giovane dalle ferme e spiccate attitudini letterarie ed anche se con questo romanzo di puro stile fantasy si affaccia alla letteratura per la prima volta, già si denota in lei la figura di una giovane donna dalle non sottese ambizioni: una di queste è quella di desiderare di andare negli Stati Uniti a studiare recitazione per diventare attrice. Al momento e in attesa del gran salto, Pamela è una studentessa universitaria del DAMS, e fra i suoi primi risultati è stata vincitrice del concorso letterario indetto dalla casa editrice Sillabe di Sale. Tra le molte attività, si occupa (o meglio, ama) tutte le arti e adora in particolare il Giappone nella sua cultura storica, fumettistica e di animazione.
Una giovane scrittrice che con questo suo romanzo ha posto le basi per spiccare il volo nel campo delle arti (e non solo letterarie, stando ai suoi conclamati desideri) della quale aspettiamo il suo prossimo lavoro che, ne siamo certi, non farà altro che confermare tutto il bene che si è detto e che si è scritto su di lei.
Pubblicato il 2015-06-02 01:37:37.
Questa pubblicazione è stata richiesta 1 volte.