Maria Teresa Vivino - "LIBERTA’ Poesie d’amore)
(OAK Editions 2015-)
Il 2 settembre 2015 è stata presentata a Torino l’ultima fatica letteraria di Maria Teresa Vivino, scrittrice e giornalista di Bardonecchia.
"Libertà...la parolapiù bella cge esista su questa terra. In essa sono contenuti i signigficati più profondi dell’amore e della speranza. A volte l’amore, quello vero, porta fare scelte controcorrente: il coraggio di lottare contro tutto e contro tutti, questa è la vera Libertà!".
Queste sono le parole che vivificano e presentamo la raccolta di poesie di Maria Teresa Vivino il libro di poesie che è stato presentato mercoledì 2 settembre 2015 presso la sede del Festival dell’Unità di Piazza d’Armi a Torino, alla presenza di un vasto pubblico.
Facciamo ora seguire una biografia dell’autrice, la recensione di Ludovico Marchisio, la prefazione di Andrea Laiolo e una intervista di Valentina Cavallaro.
Curriculum artistico - letterario
di
Maria Teresa Vivino
Nasce a Catanzaro l’ 08 maggio 1989 . Vive a Bardonecchia (TO) e scrive dall’ età di 15 anni.
Pubblica nel maggio 2006 la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Poesie dal cuore”, tipografia Melli (Borgone), e nel settembre 2007 il romanzo breve “Nel cuore dell’ Africa” con la casa editrice Montedit.
Partecipa a dei concorsi venendo spesso inserita nelle antologie dei premi. Vince un sesto premio ad Albissola nel 2006 con la poesia inedita “Non è il momento” , nel luglio 2008 un terzo premio con la sua raccolta edita di poesie a Savona e una menzione di merito con la poesia “Baciami almeno una volta” allo stesso. Nel marzo 2009 viene premiata a Roccavaldina (Me) con una Silloge inedita e a Recco con il racconto “Panta rei”. Nel giugno 2009 vince una Menzione D’onore a Jesolo con la lirica “Un viandante solitario”. Pubblica del 2009 la raccolta di poesie“Volo sulle note dell’ anima” scritto a quattro mani con l’autore ligure Roberto Gennaro, casa editrice Montedit. Viene inserita nell’ audio book nel Premio Poesie d’ amore gennaio 2010. In seguito a questa vittoria viene invitata numerose volte a Radio Italia 1 a Torino e Alpignano. Vince un 4° premio con la poesia inedita “Ad un’amica scomparsa” e un 4° premio con il racconto “La morte di una libellula” nel premio Città di Recco 2010.
Prende parte come giurata al Premio Letterario “Città del principe” di Carignano nell’ottobre 2010.
Vince il quinto premio al concorso letterario “Poeta dell’anno 2010” organizzato dal Club dei 100 di Radio Italia 1.
A Moncenisio viene premiata nel luglio 2011 con la lirica “Un addio tricolore” classificandosi al primo posto, concorso letterario di grande risonanza, trattandosi di un laboratorio italo-francese.
Responsabile dal 2011 del circolo “Dino Ariasetto” del Club dei Cento di Radio Italia 1, organizza numerosi incontri culturali e ha lanciato il primo concorso letterario “Dino Ariasetto” a Bardonecchia.
Ha conseguito il 2° premio con la poesia “Alla madonnina della Baume” al concorso letterario Lettere d’amore 2012.
Viene nominata vice presidente del Club dei Cento Aps nel 2012.
Ha seguìto il corso di 1° livello per la composizione in prosa alla Holden Week end 2011.
Pubblica nel dicembre 2011 un racconto lungo con la casa editrice Oak editions, a quattro mani con l’autore Lodovico Marchisio: “Il Risveglio-storia di animali, persone e sogni”.
Pubblica nel novembre del 2013 una raccolta di liriche dal titolo “Libertà-Poesie d’amore” edizioni Oak.
Viene selezionata nel concorso “Il Federiciano”, organizzato dalla casa editrice Aletti a Rocca Imperiale, partecipando alla premiazione del concorso e alla manifestazione culturale nel mese di dicembre 2013.
Presidente del concorso letterario “Rivoli 2014”, per la sezione poesia.
Finalista al concorso “Il Federiciano 2014” con la poesia “Il giornale”, Menzione di Merito al concorso “Poesie d’amore 2014” con la poesia “Un’altra vita”. Finalista al concorso “Città di Recco 2015” con la poesia “Satira”, dedicata all’attacco al giornale Charlie Hebdo.
Viene inserita, bel ruolo di giornalista “investigativa” tra i protagonisti di un romanzo giallo “Tre uomini in vacanza”, Sillabe di Sale edizioni, 2015, scritto da Mario T. Barbero.
Giornalista pubblicista dal 2014, collabora con il settimanale “La Valsusa” e la rivista “Mtbmagazine.it”.
Vince l’11 luglio 2015 il 1° premio di fotografia “Myo-Sotis”, con lo scatto “Corpo e anima”.
RECENSIONE LIBRO “LIBERTA’ POESIE D’AMORE”
“Libertà-Poesie d’amore”, pubblicato dalla casa editrice Oak Editions, è l’ultimo parto letterario della giovanissima poetessa e scrittrice bardonecchiese. Maria Teresa Vivino, che a soli 26 anni ha in attivo cinque pubblicazioni: “Poesie dal cuore…” Editore Tipolito Melli, il romanzo breve “Nel cuore dell’Africa” Montedit Edizioni, la raccolta di poesie scritta a quattro mani con l’autore ligure Roberto Gennaro, “Volo sulle note dell’anima” Editore Montedit, “Il risveglio-Storia di animali, persone e sogni” Oak Editions e nel mese di novembre ha partorito quest’ultima raccolta di poesie vissute e la libertà che l’autrice ha sempre cercato, professato e vissuto. Infatti tale libro è costituito da circa duecento poesie, tra cui alcune concepite in forma aforistica e altre invece in cui il numero dei versi seguono il numero delle emozioni; la raccolta è suddivisa in quattro fasi: Amare, Sperare, Capire e Ricominciare a cui segue la Lettera a un amico immaginario. Una “Alda Merini” dell’Alta Valle di Susa che come la nota autrice, cerca di costruire la sua vita attorno alla poesia, ed è essa infatti a divenire motore di ogni cosa. L’ispirazione nasce spesso dagli oggetti e dagli esseri “più comuni”, un tronco di legno, un micetto, un vecchio strumento, una torre sul mare, un quadro… ed è proprio dai quadri del suo amico pittore toscano Adriano Bolognesi che ha tratto ispirazione per le poesie poste a conclusione del libro, un connubio di immagini, parole e profumi e suoni immaginati, immaginifici. Il libro è reperibile tramite il sito internet www.oakeditions.eu, per saperne di più sull’autrice è possibile contattarla all’indirizzo: mariateresavivino89@yahoo.it . Buona lettura ai lettori di “Vita”.
Lodovico Marchisio
Giornalista e scrittore
Prefazione
La particolarità di questa nuova raccolta poetica di Maria Teresa Vivino consiste nello stacco, rispetto alle precedenti, costituito dall’ingresso di un elemento fino ad oggi quasi assente dalla sua opera in versi: l’ironia. Per ironia intendiamo ovviamente una forma molto acuta e matura dell’intelletto: quella che gli permette di approfondire la sua visione delle cose allontanandosi da esse, al fine dunque di abbracciarle meglio nell’ approccio conoscitivo. Non dunque il sogghigno disincantato, bensì lo sguardo sorridente di chi, nel tumulto dei sentimenti, comincia a far decantare la partecipazione e il dolore; l’introspezione di chi, fatto chiarore nel torbido agitarsi delle emozioni, giunge o almeno si appropinqua alla limpidezza dell’essenza.
Libertà si configura così come un cammino verso la consapevolezza e la conoscenza progressiva di sé e dell’altro, e la libertà del titolo è anche la libertà dai vincoli di un vissuto fino ad ora percepito e trasmesso confusamente, nonostante avesse comportato (o forse proprio per questo) una forte partecipazione dell’io.
L’autrice, essendo molto giovane, aveva nelle raccolte precedenti sempre lasciato che il suo io invadesse gli spazi della libertà poetica, con esiti letterari caratterizzati da una immediatezza quasi disadorna; il valore di queste poesie era dato sopra tutto dalla sincerità della sua ispirazione, dalla franchezza dotata di ali con cui l’autrice poneva in versi appunto il suo vissuto, la sua esperienza non filtrata. Ora, con Libertà, il filtro è venuto in suo possesso, e questo filtro è l’ironia. Perciò sentiamo di poter affermare che la nuova raccolta sia il primo decisivo passo di Maria Teresa verso la maturità, poetica e umana.
Poesia e componente umana non vanno mai disgiunte, meno che mai in una autrice come Maria Teresa, cordiale e ‘fraterna’ fin dai primi versi; i quali sono caratterizzati da un linguaggio che è quello materno: intendiamo dire un linguaggio che parla direttamente, fondato in modo elementare sull’emissione dei contenuti del cuore. In Libertà i fondamenti del linguaggio restano quelli, ma vi si aggiunge l’ironia che, sul piano strettamente letterario, si fa tutt’uno con l’acquisizione di mezzi espressivi un poco più scaltri e con la ricerca di una più cosciente letterarietà. Maria Teresa, ad esempio, ha molto intelligentemente capito che la rima può essere adottata proprio con questo scopo. L’uso della rima, infatti, è capace di conferire ad un testo quella leggerezza o speditezza ritmica che impedisce all’io poetante di indugiare troppo e troppo pesantemente sul proprio argomento. Vediamo un esempio, che ci permettiamo di citare per intero anche per la sua brevità:
Piangesti
E mi commovesti
Rimpiangesti
E divenne uno scorbutico rumore.
Un altro aspetto che segnala l’avanzamanto di Maria Teresa verso il dominio maturo dei mezzi espressivi è l’utilizzo della forma aforistica: brevissime poesie, magari di un solo verso, che condensano il loro valore e significato in un tratto denso e incisivo, in unione espressiva col titolo. Esemplari a questo proposito la lirica Il poeta e Tu (quest’ultima senza dubbio uno dei gioielli della raccolta), entrambe collocate nella Seconda fase e, nella Terza fase, Il tempo, di bruciante immediatezza.
Nonostante questa essenzialità agilmente raggiunta in alcuni casi, la poesia di Maria Teresa resta di ampia effusione, e legata ad un autobiografismo molto diretto. Le due liriche in francese dimostrano che nel passaggio da una lingua all’altra, l’autrice rimane coerentemente fedele al proprio linguaggio generosamente elargito, alla propria espressività sinceramente profusa; ma l’aspetto più importante di queste due poesie ‘francesi’ consiste nella dimostrazione implicita della universalità della lingua poetica, cui l’autrice tiene molto: è come se ci dicesse che il suono è mutevole, ma ciò che trasmette non muta, poiché l’animo umano varca ogni confine.
Una qualità essenziale della poesia di Maria Teresa è poi la sua apertura agli altri. La sequenza di poesie ispirate alle opere pittoriche di Adriano Bolognesi, collocata verso la fine della raccolta, segna un momento di espansione verso l’altro da sé, che subito si svela essere in realtà un più approfondito scavo nel proprio mondo: la realtà è che non esiste il ‘proprio’ mondo, bensì soltanto il mondo unico di cui ognuno è parte, e l’autrice mostra di saperlo bene.
Andrea laiolo
Poeta e scrittore
Ciao Maria Teresa, puoi raccontarci come mai hai di fondare un circolo culturale?
L’idea di fondare un circolo culturale a Bardonecchia è nata da due fattori: in primis perché si potesse creare un circuito fisso di autori che avessero il piacere di confrontarsi su tematiche culturali proprie e di autori affermati nel contesto del proprio paese, evitando il solito movimento paese-città e fare in modo che la città si spostasse in paese per condividere la bellezza dell’arte, in secondo luogo avendo conosciuto Giorgio Milanese, presidente del Club dei Cento, abbiamo pensato che non sarebbe stata affatto negativa la dislocazione del Club nel contesto italiano, proponendo quindi agli autori di far parte di un’associazione nazionale, ma potendosi riconoscere in un contesto più piccolo, quale il proprio ambiente.
Perché intitolarlo a "Dino Ariasetto"?
Dedicare l’associazione a un autore ancora in vita ci ha dato un monito per fare tutti ancora meglio il nostro lavoro e per impartire un concetto a tutti chiaro, bisogna ringraziare e gratificare le persone quando sono vive. Dedicare il circolo ad Ariasetto è stato un grosso atto di fiducia nei suoi confronti, i morti non possono più sbagliare, i vivi sì, ma noi siamo sicuri che Dino, quale iniziatore circa 11 anni fa di un circolo in fase embrionale di lettori e autori dell’Alta Valle, non ci deluderà!
Quali sono le iniziative che organizzate?
In genere noi puntiamo su due aspetti: il concorso letterario e gli incontri con l’autore o tematici. Nel primo caso molti associati del circolo, anche di Torino, partecipano attivamente come giurati, nel secondo caso autori della Valle o di Torino e cinta vengono invitati a presentare le proprie opere siano esse edite o inedite; in ultima battuta, tutti gli anni, organizziamo anche incontri tematici, come ad esempio su la bellezza, cantautori, parolieri e poeti differenze e affinità, e molti altri aspetti dell’arte.
Avete indetto anche un concorso letterario vero?
Questa è la seconda edizione, era un mio sogno portare poeti e scrittori di tutta Italia e Francia a partecipare ad un concorso organizzato sul suolo bardonecchiese che ha a disposizione il bellissimo e prestigioso Palazzo delle Feste, inoltre cerchiamo sempre di coinvolgere persone di tutte l’età, l’anno scorso abbiamo acquistato, con il ricavato delle quote un testo per tutti i bambini di quinta elementare e terza media di Bardonecchia.
Quali sono gli obiettivi che vi proponete?
Far emergere la bellezza che c’è nel mondo, riscoprire parole e concetti belli, cercare di condividere i sentimenti e imparare a esternarli per vivere tutti in maniera più serena!
Hai incontrato delle difficoltà?
Burocratiche in primis, per il patrocinio del concorso, logistiche per l’organizzazione di incontri e quant’altro, ma soprattutto di coscienza, naturalmente ci si domanda sempre se ciò che si fa sia abbastanza e soprattutto utile. Io, con tutti gli altri che mi appoggiano, ci provo, poi si vedrà!
A chi vi rivolgete?
Principalmente e semplicemente a tutti, grandi, anziani, bambini, a tutti coloro che amino scrivere o semplicemente ascoltare gli scritti altrui e commentarli tutti insieme.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Principalmente cercare di coinvolgere maggiormente i giovani che, al giorno d’oggi, sono molto più presi da mezzi di massa che dal contatto diretto con le persone, il nostro sogno sarebbe avere la sala piena di ragazzi e ragazze in uno dei nostri incontri, fosse anche la premiazione del concorso letterario. Abbiamo bisogno di una grossa mano, e ringraziamo persone come voi che con le vostre interviste cercano di poter portare il più lontano possibile il nostro messaggio di speranza, bellezza e solidarietà.
Intervista di Valentina Cavallaro
Scrittrice e blogger
Una delle opere dell’Autrice nel libro presentato il 2 settembre 2015
Quanto costa
Il destino di una rosa
Dolce, sensibile, ma fragile…
Fragile fino
Ad aver paura
Del vento,
di uno sguardo…
Fino ad aver
Paura della vita
Che anche
L’ultimo petalo
Muoia…
….estate 2008 - Maria Teresa Vivino
a cura di mario t. barbero
Pubblicato il 2015-08-27 12:48:11.
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