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Un’altra emittente locale piemontese chiude i battenti, strangolata dal calo degli investimenti pubblicitari e dall’assenza di leggi di sistema che permettano rilancio del settore. Il 18 dicembre sarà l’ultimo giorno di vita per Telegranda, voce importante per il territorio cuneese ma queste non è che la punta dell’iceberg. Altre emittenti rischiano di seguire in breve tempo la stessa strada, così come numerosi giornali locali che da anni stanno facendo ricorso agli ammortizzatori sociali e che non hanno ancora trovato un equilibrio economico che li porti fuori dalla crisi.
Nel dare tutto il proprio sostegno e tutta la propria solidarietà ai colleghi di Telegranda, l’Associazione Stampa Subalpina rinnova la sua richiesta di aprire al più presto un tavolo regionale che coinvolga le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per arrivare alla riscrittura dell’attuale legge sull’editoria. «Pur comprendendo le difficoltà di bilancio dell’ente pubblico - dice il segretario della Subalpina, Stefano Tallia - sono necessari interventi urgenti per evitare che voci importanti dei nostri territori si spengano. Non servono finanziamenti a pioggia ma politiche che stimolino gli investimenti delle aziende e che premino chi è capace di scommettere sulle nuove tecnologie».
Proprio lunedì scorso, l’Associazione Stampa Subalpina, insieme alle segreterie di Cgil, Cisl e Uil ha chiesto un incontro con la Regione per discutere di questi temi. Un incontro che, anche gli avvenimenti degli ultimi giorni, hanno reso ancor più urgente.
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mario barbero
Pubblicato il 2015-11-21 11:44:54.
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