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Centro Studi Cultura e Società
Con il patrocinio di:
Regione Piemonte; Consiglio Regionale; Città di Torino; Circoscrizione 3
Info Cultura e Società: cultsoc@fastwebnet.it – 347 8105522
«FormulaApertura»
Nel trasmettere l’invito a partecipare ai prossimi appuntamentiricordo le scadenze:
Il programma completo del mese è riportato su Cultura e Società News n. 3 Marzo 2016, già inviato con precedente mail. Chi ne fosse sprovvisto può scaricarlo direttamente dal nostro sito http://culturaesocieta.gsvision.it/ nella sezione I Programmi pagina Programmi del Mese
Con i più cordiali saluti
Ernesto VIDOTTO (Coordinatore del Centro Studi Cultura e Società)
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Agorà (III Edizione)
Martedì 22 Marzo ore 21,00
Via Vigone 52 Torino
Na sèira co’ ’j baraba e la mala ‘d Turin
In collaborazione con Monginevro Cultura e Neos Edizioni
Milo Julini (scrittore e ricercatore storico) e Beppe Novajra (chansonnier) in un recital-spettacolo (letture, canzoni, spigolature, rievocazione di fatti di cronaca dimenticati)
Andrea Biscàro (scrittore) ci presenta il libro "Il maciste di Porta Pila" (Neos Edizioni)
Processi e Sorrisi,
a cura diMilo Julini
Racconti giudiziari 1865 – 1878. Episodi giudiziari ripescati dalla «Gazzetta Piemontese» e dalla «Gazzetta di Torino», realmente accaduti caratterizzati da aspetti incruenti, come piccoli furti, modestetruffe, scenate, alterchi e chiassate che hanno come protagonisti donne di varia estrazione sociale, furbastri e bulli di quartiere, interpreti di “teatrini” giudiziari che riescono ancora a strapparci qualche amaro sorriso.
Ombre coltelli e scheletri,
due secoli di Torino noir,
a cura diMilo Julini
Fatti di cronaca nera accaduti a Torino tra il periodo risorgimentale e il secondo Novecento. Ripercorrendo questi eventi di microstoria attraverso i documenti d’archivio, i giornali dell’epoca, le dicerie, la tradizione orale, la ricostruzione topografica della città, queste pagine propongono un’interpretazione insolita della Torino ottocentesca ben lontana dai miti e dagli eroi dell’Unità d’Italia, uno spaccato dei quartieri più oscuri e malfamati.
Il maciste di Porta Pila,
a cura diAndrea Biscaro
Torino, anni ’60. Il capoluogo subalpino è “la capitale dell’automobile”. La città necessita di lavoratori per crescere. È l’immigrazione. Tra i tanti che salirono al Nord, uno si chiamava Gioacchino Marletta – alias Maurizio. A differenza di altri, venuti su col miraggio del posto fisso, Maurizio vive interpretando il ruolo dell’ultimo artista di strada della tradizione portapalatina. Diventerà il Re di Porta Palazzo, il Maciste di Porta Pila, intrattenendo il pubblico, la domenica mattina, sollevando una pesante pietra, spaccando le maglie d’una catena attorno al petto, sfidando coreograficamente gli astanti a fare altrettanto.
Letteratura Viva (I Edizione)
Martedì 29 Marzo ore 21,00
Via Vigone 52 Torino
Pazzi, degenerati, criminali ....
… Artisti
Quando l’arte è specchio della follia
(a cura diMassimo Centini)
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mario t. barbero
Pubblicato il 2016-03-22 11:50:28.
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