NEWS
Giovedì 6 ottobre 2016, ore 18
Introduzione al Teatro BUNRAKU
lezione magistrale di Yasuko Senda
MAO Museo d’Arte Orientale
via San Domenico 11 - Torino
Il Bunraku è una delle maggiori espressioni artistiche del Giappone nel campo delle arti dello spettacolo, riconosciuto come proprietà culturale intangibile del paese nel 1955 e designato dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità nel 2003.
Questa forma teatrale nata durante il periodo Edo, intorno al 1600, è caratterizzata dall’ uso di grandi pupazzi manipolati a vista, ognuno dei quali manipolato da tre persone.
I tre burattinai devono coordinare attentamente i movimenti al fine di garantire che i gesti e gli atteggiamenti dei pupazzi sembrino reali. I pupazzi, ornati con elaborati costumi e espressioni facciali individualizzate, sono realizzati artigianalmente da Maestri molto apprezzati.
Nonostante l’uso di pupazzi, il Bunraku non è assolutamente un teatro per bambini e dopo alterne vicende di grande attenzione e lento declino, attualmente attira numerosi giovani interpreti e le qualità estetiche e il contenuto drammatico degli spettacoli continua ad affascinare il pubblico moderno.
A tenere l’incontro giovedì 6 ottobre al MAO sarà Yasuko Senda, nota studiosa di Karakuri Ningyo, pupazzi automi precursori della passione giapponese per i Robot, e altre forme di arte della tradizione giapponese come il Bunraku, il Kabuki e il Kagura (performance dalla cosmologia giapponese). Yasuko Senda, inoltre, è stata docente presso l’Università Shukutoku di Aichi e ora è rappresentante della NPO Minerva Nagoya, Consigliere di Unima Japan e membro della Commisione di Ricerca di Unima.
Il teatro Bunraku richiede la presenza di narratori esperti e suonatori di samisen per l’accompagnamento musicale. Il ruolo del narratore è di grande importanza, in quanto è lui che permette ai pupazzi di parlare e di esprimere i sentimenti ed è lui a personalizzare con l’improvvisazione ogni rappresentazione. Il narratore interpreta tutti i personaggi -sia maschili, sia femminili- e utilizza diverse voci e intonazioni per esprimere ogni ruolo e situazione.
Molte delle opere più celebri del Bunraku sono state scritte dal grande drammaturgo Chikamatsu Monzaemon (1653-1724) proponendo temi che non fossero esclusivamente di carattere storico, come la famosissima Doppio suicidio d’amore a Sonezaki, dove il conflitto tra gli obblighi sociali e i sentimenti, presente in questo lavoro, commosse moltissimo il pubblico del tempo e diventò il principale argomento di Bunraku.
Nel corso del XVIII secolo il Bunraku diventò così importante da entrare in concorrenza con il teatro Kabuki, stabilendo uno stretto rapporto tra i due generi: gli attori di Kabuki imitarono i movimenti del Bunraku e lo stile del canto dei narratori, mentre i burattinai adattarono per i loro pupazzi le espressioni stilistiche di famosi attori kabuki.
Alla fine dello stesso secolo però iniziò un lento declino e i teatri chiusero uno dopo l’altro, fino a quando rimase solo il teatro Bunraku-za. Dalla seconda guerra mondiale il Bunraku cominciò ad essere sovvenzionato dal governo giapponese e riacquistò popolarità. Oggi, grazie all’Associazione Bunraku, ci sono spettacoli regolari presso il Teatro Nazionale Bunraku di Osaka e il Teatro Nazionale di Tokyo.
La ventitreesima edizione di Incanti – Rassegna Internazionale di Teatro di Figura eÌ dedicata al rapporto fra Cinema e Teatro di Figura. Compagnie provenienti da Danimarca, Belgio, Spagna, Regno Unito e Italia si confrontano con le tematiche e le tecniche del cinema e dell’immagine in generale, includendo video e fotografia. Anche il PIP diretto da AgneÌs Limbos, uno dei nomi piuÌ importanti del Teatro di Oggetti, eÌ dedicato alla creazione di un lungometraggio teatrale. Programma rassegna e per approfondimenti www.festivalincanti.it
c/o Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
tel. +39 011 19740267
info@festivalincanti.it
Ufficio Stampa
stampa@festivalincanti.it
mario t. barbero
Pubblicato il 2016-10-05 05:56:43.
Questa pubblicazione è stata richiesta 475006 volte.