Mario Micozzi – “UOMINI SENZA VOLTO”
(Edizioni Polistampa 2013- pagg. 244-€ 14,00)
Il romanzo di Mario Micozzi “Uomini senza volto”, edito con i caratteri delle Edizioni Polistampa, ci riporta a visionare una triste quanto vera realtà dell’oggi e di un non troppo lontano passato: quella della violenza, degli attentati e del terrorismo più bieco e feroce, di qualsivoglia matrice.
Con l’uso di una simbologia dell’era mediatica, l’Autore ci conduce per mano a toccare, tramite la sua estrema e vulcanica vena narrativa, l’aurea nefasta di un clima apocalittico nel contesto di luoghi reali.
Personaggio poliedrico e originale, Mario Micozzi, laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, ha da sempre coltivato interessi filosofici e letterari come lo dimostrano negli anni le opere pubblicate, fra cui: Attis e Agditis, Polemotrofia, Lo sguardo di Orione, Mitofanie, L’arco di Apollo, La caverna di Ganimede, Clonation.
Questa sua ultima fatica letteraria ci dà l’esatta misura della vena, della originalità e della enorme capacità descrittiva di Micozzi che riesce a rendere partecipe il lettore fino a farlo compenetrare all’interno di un racconto dai toni surreali. Un romanzo che in un felice connubio unisce il thriller alla fantascienza, con azioni parallele alla realtà. Mafia, potere, terrore, questi gli elementi base di una vicenda che ci presenta un redivivo Bin Laden nelle vesti di un terrorista anni Quaranta, nell’ambito di un ambiguo ambiente di “Uomini senza volto” determinati a seminare il Male in tutti i suoi aspetti più aberranti. Un romanzo che è un tramite tra realtà e fantasia e che, come una profezia, lascia nel lettore la consapevolezza di una non impossibile catastrofe tesa a portare il genere umano a una ineluttabile quanto potenziale fine.
Il verso narrativo di Mario Micozzi ci trasporta in un mondo talmente irreale da essere veritiero e fonte di preoccupazione per ciò che il futuro potrà riservarci, quasi una profezia che ci invita a riflettere intensamente sullo scopo e sul perché il mondo in cui viviamo stia, forse inconsapevolmente e incoscientemente, rapidamente dissolvendo nel nulla e nella dissoluzione più assoluta.
È questo in sostanza il messaggio che l’Autore ci lascia tramite il suo scritto, con un inquietante interrogativo: fino dove e quando il male riuscirà a sovrapporsi al bene?
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2016-11-22 02:02:24.
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