Montalto Dora, adagiata sulle sponde della Dora Baltea lungo la strada statale 26 Torino-Aosta, è una amena località del Canavese nota per le molte iniziative ludico-turistico-sportive, tra cui la Sagra del Cavolo Verza sorta per rilanciar
e una delle coltivazioni caratteristiche della zona, quella dei cavoli invernali, attivissima in un lontano passato ma andata via via decrescendo fino a quasi scomparire del tutto. Nell’ambito di questa sagra la cittadina è assurta agli onori delle cronache per la famosa Notte delle Lanterne, una grande rappresentazione della civiltà contadina canavesana del tempo passato, che richiama in loco molte migliaia di turisti ed è considerata il piú grande spettacolo autunnale in notturna del Piemonte. Vi partecipano oltre mille persone tra figuranti e musicisti provenienti da molti comuni della zona, che sfilano con animali, macchinari, attrezzi e mezzi di trasporto d’epoca, dando vita a un grande quadro di vivace impatto scenografico.
Quei luoghi tuttavia, dal forte sapore bucolico, sono stati inopinatamente teatro di una serie efferata di delitti, che hanno richiamato all’opera Robert S. Mannon, il famoso investigatore di origine torino-newyorkese, amante dei gatti e delle grosse olive verdi, e con un debole... per il sesso debole, il quale è riuscito a mettere a soqquadro la tranquilla località e i suoi abitanti per venire a capo di una storia misteriosa, che si snoda tra località pittoresche e castelli incombenti, tranquilli boschi e laghi veri e virtuali, sentieri sperduti e antiche locande sospette. E l’ingarbugliata storia troverà la sua conclusione proprio la Notte delle Lanterne...
c.v.d. (come volevasi dimostrare)
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Pubblicato il 2011-05-23 03:44:18.
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