UN GIARDINO DENTRO PALAZZO MADAMA
di Mario T. Barbero
Il giorno 4 di luglio dell’anno 2011 verrà inaugurato uno speciale “giardino cittadino”, quello del Castello, posto all’interno di Palazzo Madama, centro nevralgico della città di Torino. Si tratta di un progetto realizzato grazie al contributo significativo della Fondazione CRT (un milione e cento mila euro) nell’ambito del più vasto progetto “Giardini e Parchi Storici”, che sfrutterà le grandi potenzialità di uno spazio che dalla riapertura di Palazzo Madama non aveva avuto ancora una giusta connotazione.
Le prime notizie sul “Giardino del Castello di Torino” risalgono al 1402, a seguito di documenti che registrano le spese per l’ingrandimento dell’edificio durante il governo di Ludovico principe d’Acaja e che dedicano molto spazio all’Opera viridaria (arredo verde). Le fonti che citano il giardino sono i Conti della Vicaria e Clavaria di Torino, i registri in cui il clavario della città annotava le spese sostenute per la manutenzione del castello e delle fortificazioni cittadine.
Il nuovo progetto del giardino ha seguito le indicazioni dei documenti medievali rispettando la tradizionale suddivisione dello spazio in hortus (orto), viridarium (bosco e frutteto) e iardinum domini (giardino del principe), come anche gli arredi tradizionali (falconara, porcilaia, recinto delle galline). Nel nuovo spazio è prevista la messa a coltura delle piante e delle specie vegetali citate nelle carte antiche e, accanto a queste, verranno inserite anche piante e erbe non specificatamente descritte nelle fonti, ma presenti nei giardini medievali tra l’Italia e la Francia, sulla scorta dei trattati di agricoltura e piante medicinali del XIV e XV secolo.
Passiamo ora a descrivere brevemente la composizione delle varie sezioni del giardino: l’Orto è organizzato secondo uno schema a scacchiera, formato da aiuole rettangolari (luogo a suo tempo frequentato dal principe durante le passeggiate) e composto da piante di pere, di mele e piante utilizzate in cucina, come legumi, ortaggi, aromi. Il Bosco e Frutteto è un boschetto con piante ad alto fusto spesso posto fuori dalle mura del castello, in un’area in cui trovano posto la falconara, la porcilaia, la colombaia e i mulini. A Torino era molto vasto e comprendeva molti alberi, quali: castagni, noci, salici, prugni, ciliegi, ulivi e palme. Uno spazio era occupato dalla “vigna” del principe. Il Giardino del principe era lo spazio privato per la lettura, la conversazione, il riposo e il gioco. Nel medioevo si trovava sul limite meridionale della città, vicino alla cinta muraria e alla Porta Fibellona, chiuso da mura costeggiate da cespugli di more e con un pergolato di vite.
Questo nuovo “sito” nella città verrà adibito anche a usi socio-didattici e l’apertura del giardino medievale consentirà al pubblico l’approccio a specie vegetali ormai marginali, ricuperando nel contempo il senso e il valore della biodiversità. Inoltre, l’ampia area davanti alla Prefettura potrà ospitare nuove attività educative legate ai temi dell’ambiente e della vita medievale.
(Per maggiori dettagli: www.palazzomadamatorino.it e daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it )
Pubblicato il 2011-06-23 11:37:26.
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