“L’altra Torino è una città che oggi potremmo definire Techno. E Retrò allo stesso tempo. Come la sorellastra di Detroit. O come la città più post-italiana che esista”.
Martedì 27 settembre al Capannone dello Strippaggio a Spina 3 dalle 18.30 verrà presentata la prima guida cittadina dove il centro non compare mai: L’altra Torino. L’intento degli autori Edoardo Bergamin, Daniela Garavini, Marco Magnone e Fabrizio Vespa e della casa editrice Espress Edizioni di Silvia Viglietti e Manuele Marafioti è quello di descrivere una città poco conosciuta, quartieri decentrati e non , che invece presentano motivi d’interesse dal punto di vista della storia, dell’architettura e del recente passato industriale.
Il volume si rivolge non solo ai turisti, ma anche a chi abita la città e vuole scoprirla nei suoi punti più nascosti, proponendo diversi itinerari per ogni quartiere, articolati su 24 aree periferiche, da Pozzo Strada alle Vallette, da San Paolo a Vanchiglia, dalla Spina Reale a Falchera. Una mappa in cui vengono riportate le indicazioni della durata del percorso, i mezzi migliori per effettuarlo, box con approfondimenti, luoghi da visitare con digressioni storiche, artistiche e culturali. In pratica, è la fotografia più aggiornata di una città in continua trasformazione. Ed è così che da una pagina all’altra si passa dalla multiculturalità del quartiere di San Salvario ai viali alberati della Crocetta, dai grossi interventi di riqualificazione urbana avvenuti nella zona popolare di via Arquata, a tutta l’area che percorre via Nizza dove ogni corpo e luogo oggi è qualcosa di diverso dalla sua origine. Tanti quartieri, tanti edifici post industriali che hanno superato ormai il loro status di fabbriche per diventare esempi a tutti gli effetti dell’estro dell’architettura contemporanea, mercati e locali che fanno di Torino una città in pieno rinnovamento.
Un’alternativa vera e propria al classico e già sviscerato centro storico, in un momento cruciale in cui s’investono risorse proprio in quelle zone periferiche, la cui rilevanza socio culturale non è ancora stata valorizzata adeguatamente.
L’altra Torino sarà in edicola con la Stampa da venerdì 30 settembre a 9,90 euro mentre da metà ottobre uscirà in libreria a 15,90 euro. Il volume ha il patrocinio della Città di Torino e hanno collaborato al progetto Fondazione Contrada Torino Onlus e Zum-Corsi di Fotografia.
Gli autori:
Edoardo Bergamin lavora come copywriter e redattore freelance, e collabora con il web magazine Torino Sistema Solare. Nel 2010 ha partecipato al progetto di arte per lo spazio pubblico Situa.to; ha vinto il concorso per racconti Scrivere il futuro di Torino (organizzato da Premio Grinzane Cavour, in collaborazione con La Repubblica). Daniela Garavini, giornalista professionista, ha lavorato nell’ufficio comunicazione e relazioni pubbliche dell’assessorato allo Sviluppo della montagna della Regione Piemonte. Collabora con diverse case editrici, per cui cura collane di libri, riviste e traduzioni. Marco Magnone, editor dello studio editoriale Pangramma, insegna Tecniche di scrittura allo IED di Torino. Nel 2010 ha partecipato al progetto Situa.to. Ha pubblicato Naturale levitare (2006), Le carte tatuate. Dieci poeti torinesi (AA.VV. 2007) e Rac-corti, mini storie per chi va di fretta (AA.VV. 2010); Avrupalilar (2010) è il suo esordio narrativo. Fabrizio Vespa, giornalista, dj e voce storica di programmi RAI come Suoni & ultrasuoni e Rai Stereonotte, è il fondatore dell’agenzia Globular Prossima Comunicazione.
Mario T. Barbero
Pubblicato il 2011-09-27 04:37:08.
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