NOTIZIA: COME, PERCHE’
L’importanza del ruolo della donna per una società più completa
La carta stampata con la sua cronaca rosa , ma anche i gossip riportati dai social network e dalla televisione, hanno dato molto risalto alla notizia di quel produttore cinematografico americano accusato di molestie e abusi sessuali da diverse donne dello spettacolo.
Una notizia non certo nuova per chi intraprende una certa carriera che mette a nudo, tuttavia, un atteggiamento infantile, quando non sprovveduto, da parte di persone più fragili alla ricerca del successo e della carriera facile.
Una scorciatoia ricercata con il mito del guadagno facile, lasciando da parte i vecchi modelli che relegavano la donna ad angelo del focolare, per mettersi in competizione con il maschio, non solo in un ambiente ben definito come quello dello spettacolo.
Una cartina di tornasole, in realtà, per tante altre categorie con l’orco di turno, a volte irreprensibile uomo sposato con prole, in preda ad istinti incontrollabili che gli fanno dimenticare di far parte di una comunità con un ruolo ben definito.
Si tratta di un comportamento che si riscontra, come detto, un po’ dappertutto, la- sciando aperta la giustificazione di una patologia guaribile o perlomeno controllabile, in appositi luoghi di cura.
Fortuna vuole che sono atteggiamenti che non possono essere generalizzati a tutte le categorie, maschili o femminili che si voglia, specie quando vengono alla ribalta altre notizie, questa volta positive che si riferiscono all’intervento di un immigrato che ha sventato un probabile stupro ai danni di una giovane di 25 anni.
Il fatto è capitato in una città, Firenze, recentemente chiacchierata per episodi di violenze compiuti ,purtroppo, anche da rappresentanti dell’ordine pubblico.
In questo caso, invece, la ragazza era in balia di un gruppo di balordi coetanei che la dileggiavano e insultavano in preda ai fumi dell’alcool e di altre probabili sostanze tossiche.
A loro si è imposto un “ venditore di rose “, un angelo, come lo definì la giovane da lui salvata che la rincuorò e attese che qualcuno la venisse a riprendere per riportarla a casa dopo questa brutta avventura.
Solo una foto posta dalla ragazza di questo benefattore, la ricompensa ad un uomo che i giornali hanno definito una persona “ forse arrivata, come altre, dai barconi della speranza e sbarcata sulle nostre coste”.
L’episodio fa riflettere perché solitamente si è portati ad esprimere dei giudizi, che i sociologi definirebbero di “ valore “ perché a priori già viziati dal pregiudizio.
E il pregiudizio, si sa, non è imputabile solo a quello più evidente che è quello del colore della pelle, ma comprende molte categorie, come quelle, ad esempio, dell’uomo nei confronti della donna.
Da qui, quel certo maschilismo, che penalizza la donna come un essere inferiore, incapace di espletare dei ruoli tipici dell’uomo.
Un modo di pensare che vorrebbe legittimare salari più bassi per la dipendente donna vista come un essere inferiore, ma in realtà è proprio l’uomo che la teme perché comprende,nonostante tutto, la sua validità e il suo ruolo fondamentale per formare una società che si completa a vantaggio di tutta la popolazione.
Renato Celeste
Pubblicato il 2017-11-03 10:33:07.
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