Javier Cercas in Italia dal 16 al 20 novembre
per la seconda edizione del Premio Salone Internazionale del Libro
L’autore di “Soldati di Salamina” riceverà il premio sabato 19 novembre 2011 al Castello di Grinzane Cavour e parlerà a Torino, Cuneo, Borgomanero, Chivasso
Lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas è in Italia da mercoledì 16 a domenica 20 novembre 2011 per ritirare il Premio Salone Internazionale del Libro. Dopo l’israeliano Amos Oz nel 2010, la seconda edizione del riconoscimento è stata assegnata all’autore del pluripremiato Soldati di Salamina e di Anatomia di un istante dal voto elettronico di migliaia di visitatori ed espositori del 24° Salone Internazionale del Libro, lo scorso mese di maggio. La cerimonia di consegna del Premio è sabato 19 novembre alle 17 al Castello di Grinzane Cavour (Cn). Com’è nella formula del premio, Cercas terrà in diverse località del Piemonte (Torino al Teatro Carignano e al Circolo dei Lettori, Cuneo al Teatro Toselli, Borgomanero al Teatro Nuovo, Chivasso al Teatro Civico) un ciclo di incontri con il pubblico dei lettori e gli studenti delle scuole. Tutti gli appuntamenti - eccetto Cuneo nell’ambito della rassegna Scrittorincittà - sono a ingresso gratuito su prenotazione.
Chi è Javier Cercas
Nato a Ibahernando (Estremadura, Spagna) nel 1962, Javier Cercas è narratore e saggista. Insegna Letteratura spagnola all’Università di Gerona e collabora con il quotidiano El País per l’edizione catalana. Profondo conoscitore della storia del Novecento, nelle sue opere Cercas ritorna continuamente sul rapporto tra realtà e romanzo.Come scrittore esordisce nel 1987 con Il movente (pubblicato in Italia da Guanda nel 2004), riflessione grottesca e al contempo seria sul rapporto tra realtà e letteratura. Il successo di pubblico e di critica arriva nel 2002 grazie a Soldati di Salamina (Guanda), bestseller oggi tradotto in quindici lingue, ambientato alla fine della Guerra civile spagnola del 1936-39. L’episodio in cui un ideologo della Falange viene risparmiato da un nemico repubblicano innesca una riflessione sulla Storia che va al di là delle contrapposizioni ideologiche, sulle responsabilità private e collettive, violenza e pietà, giustizia e vendetta. Contro ogni istinto di rimozione, Cercas ci richiama alla responsabilità di fare i conti con il passato fino in fondo, con assoluta onestà intellettuale, per capire il presente. Altri libri di successo sono: La velocità della luce (Guanda, 2006), in cui un reduce non riesce a lavare la macchia del massacro che ha compiuto in Vietnam; La donna del ritratto (Guanda 2008), romanzo d’amore tra il grottesco e l’ironico che, come in un giallo, lascia la soluzione in sospeso fino alla fine; Anatomia di un istante (Guanda, 2010), minuziosa ricostruzione del fallito colpo di stato in Spagna nel febbraio del 1981 a opera del colonnello Antonio Tejero. Nel 2011 Guanda porta in libreria Il nuovo inquilino, pubblicato in Spagna nel 1989. Un romanzo in cui si susseguono dubbi, inquietudini, misteri e situazioni surreali in un crescendo di tensione.
Il Premio Salone Internazionale del Libro, come funziona
Il Premio Salone Internazionale del Libro è organizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino. Istituito nel 2010, è destinato ogni anno a una grande personalità della cultura mondiale che con la propria opera abbia saputo esprimere in modo alto e originale i valori del nostro tempo e fornire indispensabili strumenti di conoscenza e di interpretazione della realtà. Si tratta di un riconoscimento alla carriera volto a premiare il lavoro di grandi esponenti della cultura internazionale e permettere al pubblico di giovani e adulti di confrontarsi con il vincitore, grazie a una serie di incontri e appuntamenti sul territorio. Ogni anno un comitato di esperti formato dal Consiglio d’Indirizzo della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura individua una rosa di autori, all’interno della quale viene selezionata una terna di nomi che viene sottoposta al voto elettronico del pubblico e degli espositori del Salone. La formula è la più «democratica» e trasparente che si possa immaginare. Nei giorni della manifestazione di maggio, una serie di postazioni touchscreen consente a chiunque – con la semplice vidimazione elettronica del biglietto o pass d’ingresso – di votare il proprio autore preferito. I voti sono immediatamente acquisiti, e al termine di ogni Salone viene annunciato il nome del vincitore del Premio Internazionale che ritirerà il riconoscimento nell’autunno successivo. Il premio consiste in un assegno di 20.000,00 euro a titolo di rimborso spese per la settimana di incontri che il vincitore si impegna a tenere con il pubblico del territorio piemontese.
Il lavoro con le scuole: mille studenti, una ventina di istituti in Piemonte
Una caratteristica che rende unico il Premio Salone Internazionale del Libro è che non ha il consueto red carpet con lo scrittore che arriva, riceve il riconoscimento, pronuncia uno speech d’occasione, ringrazia e riparte. Il Premio è nato nel 2009 proprio con l’obiettivo di lasciare qualcosa di permanente sul territorio. Di favorire lo scambio reciproco fra un maestro e le giovani generazioni. Di far sì che l’esperienza creativa e intellettuale di un grande scrittore mondiale sia messa a disposizione della curiosità e voglia di confrontarsi degli studenti e del pubblico in genere. Al momento sono stati coinvolti più di 1000 studenti di una ventina di istituti superiori di tutto il Piemonte: gli allievi che si sono preparati nelle settimane precedenti l’incontro leggendo e discutendo assieme agli insegnanti il romanzo di Cercas Soldati di Salamina, per approfondirne temi e contenuti e poi formulare all’autore le domande nel corso degli incontri, in un dialogo aperto e stimolante. A tale scopo, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, con la collaborazione di Guanda Editore, ha distribuito gratuitamente alle classi 400 copie del volume. Gli istituti scolastici di Torino e provincia che hanno aderito sono 13: da Torino Csea Mario Enrico, Convitto Nazionale Umberto I, Ipc Paolo Boselli, Iis Giulio, Liceo Classico Vincenzo Gioberti, Istituto Bosso-Monti, Iis Gobetti Marchesini-Casale, Liceo Artistico Renato Cottini, Liceo Classico Vittorio Alfieri; Liceo Classico Scientifico Internazionale Carlo Botta (Ivrea); Liceo Classico Baldessano-Roccati (Carmagnola), Itis Pininfarina (Moncalieri), Istituto Europa Unita (Chivasso). Da Borgomanero partecipano tre istituti: Liceo Scientifico Galileo Galilei, Iti Leonardo da Vinci, Collegio Don Bosco. Da Alba le scuole sono due: Liceo Classico Govone e Liceo Scientifico Cocito. Da Vercelli l’Istituto Tecnico Giulio Cesare Faccio e da Asti l’Istituto Tecnico per geometri e ragionieri G.A. Giobert.
Soldati di Salamina
Edito in italiano da Guanda nel 2002 e tradotto da Pino Cacucci, Soldati di Salamina focalizza l’attenzione sugli ultimi mesi della Guerra civile spagnola, per intraprendere un viaggio alle radici della dignità, del rispetto e dell’etica. Durante la ritirata delle truppe repubblicane in rotta verso la frontiera francese, nei pressi del santuario del Collell, vicino a Gerona, viene presa la decisione di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Tra loro si trova Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange, scrittore e poeta, che riesce a scampare alla fucilazione di massa rifugiandosi in un bosco e nascondendosi nel fango. Comincia la battuta alla sua ricerca, finché un giovane miliziano lo raggiunge e lo riconosce. Lo guarda per qualche attimo negli occhi, grida «Qui non c’è nessuno!», si gira e se ne va, risparmiandogli la vita. Nel 1994 un giornalista di nome Javier Cercas, protagonista del romanzo, viene casualmente a conoscenza di questa vicenda e rimane affascinato dalla figura di Sánchez Mazas e dal mistero del miliziano che gli fa grazia della vita. Ma anche dai tre disertori repubblicani, gli «amici del bosco», che aiutarono Sánchez Mazas a nascondersi fino all’arrivo dei franchisti. Cercas tenta di ricostruire i fatti e di rintracciare i sopravvissuti. È interessato soprattutto al soldato repubblicano che salvò la vita al gerarca, per capire le motivazioni del suo gesto. Inizia così a scrivere un libro, un «racconto reale», intitolato «Soldati di Salamina», come il volume a cui Sanchez Mazas aveva intenzione di lavorare, per narrare la sua avventura. Forse quel miliziano era Antoni Miralles e vive ancora in un ospizio a Digione, dimenticato da tutti. Nel protagonista sovrappongono la convinzione di avere finalmente trovato quel soldato che salvò la vita a Rafael Sanchez Mazas e la sensazione di avere imparato qualcosa di fondamentale: l’istinto della virtù come dono delle persone al di là del loro orientamento politico.
Hanno scritto di lui
«I personaggi di Soldati di Salamina e le loro peripezie hanno una vita di rilievo per la maestria con cui sono stati evocati e commentati dall’intelligente narratore, che riesce – mentre ci racconta come Rafael Sánchez Mazas scampa per due volte alla morte, prima al plotone di fucilazione e poi grazie a un pietoso soldato repubblicano che gli risparmia la vita, e come sopravvive nei boschi della Catalogna grazie all’aiuto compassionevole di una famiglia contadina e a due disertori – a raccontarci come egli stesso è riuscito a narrarci questa storia, come com’è nata l’idea, quali problemi ha dovuto affrontare mentre la scriveva, quali aiuti ha avuto, i momenti di depressione che ha dovuto superare e il misterioso modo in cui la tumultuosa vita reale si è manifestata per aiutarlo a riempire i vuoti e infondergli fiducia ogni volta che la sua impresa letteraria sembrava fare acqua […] Ciò che imprime alle peripezie di Sánchez Mazas un carattere singolare e appassionante è l’ossessione che esse ispirano al narratore la sua volontà di investigarle e di raccontarle fino all’ultimo dettaglio, con accanimento da fanatico. In realtà, ciò che, senza esserlo proposto, Soldati di Salamina ci racconta è la natura della vocazione di uno scrittore e come nasce, disfacendo e rifacendo la realtà del vissuto, la buona letteratura». Mario Vargas Llosa (El Pais, 2001)
«È un libro intensissimo, appassionante, un libro imperdibile che conduce il lettore sulle ali di una tensione quasi “noir”, di un’apparente leggerezza che però non ha paura di affrontare temi fondamentali della nostra esistenza [...] Il libro è un felicissimo intreccio tra romanzo e reportage, tra storie del passato e del presente, è una mescola di generi, è il racconto di avvenimenti reali, ma anche quello del processo di formazione di un romanzo, del modo in cui si costruisce la scrittore». Bruno Arpaia (Il Mattino, 2002)
Il calendario degli appuntamenti
Mercoledì 16 novembre
Ore 10. Borgomanero (No), Teatro Nuovo, via IV Novembre 25
Conduce Ernesto Ferrero. In collaborazione con Comune di Borgomanero, Parco Culturale Paesaggio Umano, Atl Novara
Giovedì 17 novembre
Ore 10. Chivasso (To), Teatro Civico, Piazza Generale C.A. Dalla Chiesa, 5
Conduce Ernesto Ferrero. In collaborazione con Città di Chivasso, Fondazione Novecento
Ore 19. Torino, il Circolo dei lettori, via Bogino, 9
L’autore incontra i suoi lettori. Conduce Ernesto Ferrero. In collaborazione con il Circolo dei lettori
Venerdì 18 novembre
Ore 10,30. Torino, Teatro Carignano, piazza Carignano, 6
Conduce Bruno Arpaia. In collaborazione con Teatro Stabile Torino
Sabato 19 novembre
Ore 17. Grinzane Cavour (Cn), Castello
Cerimonia di consegna Premio Salone Internazionale del Libro 2011 a Javier Cercas
Intervengono: Franco Sampò (Sindaco di Grinzane Cavour), Gianna Gancia (Presidente Provincia di Cuneo), Alberto Cirio (Assessore al Turismo e Istruzione, Regione Piemonte), Rolando Picchioni (Presidente Salone Internazionale del Libro), Tomaso Zanoletti (Presidente Enoteca Regionale Piemontese Cavour). Conduce Giovanni De Luna. In collaborazione con Parco Culturale Paesaggio Umano, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Comune di Grinzane Cavour, Città di Alba
Domenica 20 novembre
Ore 16. Cuneo, Teatro Toselli, via del Teatro Toselli, 9
Anatomia di una nazione. Nell’ambito del festival Scrittorincittà
Conducono Bruno Arpaia ed Ernesto Ferrero. In collaborazione con Città di Cuneo
Come prenotare
Mario T.Barbero
Nicola Gallino, gallino@salonelibro.it
tel.+39 011 518.42.68 int. 908; 349 26.28.657
Margherita Dionisio, dionisio@salonelibro.it Paola Galletto, galletto@salonelibro.it
tel. +39 011 518.42.68 int. 952; 339 611.44.25 tel.+39 011 518.42.68 int. 907; 340 789.24.12
Pubblicato il 2011-11-09 12:44:30.
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