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Appuntamenti alla Fondazione Torino Musei
Sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 gennaio 2018
SABATO 27 GENNAIO
Sabato 27 gennaio 2018, ore 15.30
ALLA SCOPERTA DEL NUOVO ALLESTIMENTO GAM
GAM - Visita guidata alle collezioni permanenti riservato Abbonati Torino Musei
La GAM si presenta al pubblico in una “nuova veste” attraverso il riallestimento innovativo delle sue collezioni permanenti. Dalla sua apertura nel 1863, avvenuta a ridosso dell’Unità d’Italia quando Torino era Capitale del nuovo Regno, ad oggi, il museo ha vissuto diverse metamorfosi espositive, proponendo ora una distribuzione delle opere secondo una valenza cronologica, frutto di nuove riflessioni, che permette di cogliere l’evoluzione delle raccolte, acquisizioni e politiche culturali promosse dai suoi direttori. Tra questi ultimi ricordiamo Pio Agodino, il primo alla guida del museo, Emanuele d’Azeglio, Vittorio Avondo, Enrico Thovez, Lorenzo Rovere, Vittorio Viale e Luigi Mallé. I visitatori saranno accompagnati nelle sale del secondo piano, dove sono esposte opere di Antonio Canova, Massimo D’Azeglio, Antonio Fontanesi e la scuola di Rivara protagonisti del panorama culturale nell’Ottocento, per proseguire al primo piano, attraverso le opere del Novecento, tra cui spiccano i nomi di Carlo Carrà, Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Andy Warhol.
Costo visita guidata: € 5 + ingresso al museo (gratuito Abbonamento Musei e Torino card)
Info e prenotazioni: 800 323329
27 gennaio - 11 febbraio 2017
I BAMBINI DI TEHERAN
MAO – apertura installazione al pubblico
Un continuo alternarsi di piani artisti e storici, visivi e musicali, religiosi e laici, costruiscono il progetto artistico di Farian Sabahi, storica e giornalista italo-iraniana. A partire dal 2008, l’autrice ha fatto ricerca, anche con un approccio di storia orale, su una vicenda poco nota che risale alla Seconda guerra mondiale e lega, con un unico filo, la Polonia, l’Iran e Israele. Diversi anni di lavoro hanno permesso di costruire una rete di conoscenze che, a sua volta, ha portato alle interviste a quattro anziani ebrei polacchi incontrati in Israele. I Bambini di Teheran è una video installazione di circa trenta minuti, poetica, delicata e dirompente, drammaticamente veritiera nei suoi aspetti storici. Al visitatore rammenta uno dei periodi più bui dell’Europa del XX secolo, ma anche una storia di accoglienza, di quando fu l’Iran a farsi carico dei profughi polacchi, ebrei e cattolici, provenienti dall’Europa. Protagonisti del video sono quattro ebrei polacchi che all’inizio della Seconda guerra mondiale scapparono dalla Polonia invasa dai tedeschi verso la Polonia occupata dai sovietici. Da qui furono deportati nei campi di lavoro in Siberia, poi in Uzbekistan in orfanotrofi spesso gestiti da istituzioni cattoliche. Una tappa importante del loro lungo viaggio è Teheran, che il 25 agosto 1941 fu invasa dalle truppe britanniche e sovietiche, qui si fermarono oltre un anno e per questo sono chiamati i Bambini di Teheran. A unire le vicende personali dei quattro protagonisti, consapevoli di essere scampati all’Olocausto e della fortuna di aver ritrovato le famiglie in Israele, è la voce fuori campo di un quattordicenne, che a ogni tappa di questo lungo viaggio ricorda al pubblico le vicende storiche di quel periodo. Se l’installazione torinese ha il video al centro, ad accogliere il visitatore al piano nobile dello storico Palazzo Mazzonis sono le lettere in ebraico Yaldei Teheran (i bambini di Teheran), opera site specific dell’artista torinese-israeliano Gabriele Levy. Di madre piemontese di Alessandria e di padre ebreo sefardita di Alessandria d’Egitto.
Attraverso il linguaggio artistico de I Bambini di Teheran la collaborazione tra Farian Sabahi e Gabriele Levy va oltre le invettive dei politici e porta l’arte a lasciapassare delle idee. Di fatto, l’arte si conferma come una modalità di superamento delle reciproche differenze e uno strumento che avvicina le persone. Colonna sonora dell’esperienza artistica è Elegy for the Arctic di Ludovico Einaudi, brano scelto dall’autrice del progetto assieme al compositore torinese.
Il visitatore è chiamato a far parte dell’opera I bambini di Teheran: un samovar per il tè accoglie il pubblico con la consueta ospitalità del popolo persiano; come avviene d’abitudine nelle case, prima di entrare nella sala il visitatore è invitato a togliersi le scarpe e ad accomodarsi sui tappeti a gambe incrociate oppure appoggiando la schiena ai cuscini. Gesti che vogliono alludere a qualcosa di profondo e di attuale: “quando si è ospiti, è opportuno rispettare le tradizioni, gli usi e i costumi locali”. Un messaggio che – osserva Farian Sabahi - “va letto anche in chiave contemporanea”.
A completare l’installazione e ad aiutare il pubblico a comprendere meglio l’opera, un pannello
spiega chi sono i cosiddetti Bambini di Teheran e un altro pannello presenta una cartina geografica con il loro percorso. Il video dell’installazione proposta al MAO, fino all’11 febbraio, sarà ospitato nell’auditorium del Mudec, il Museo delle Culture di Milano, nella sola giornata della memoria, martedì 13 febbraio. In concomitanza con il Mese della Memoria, iniziativa giunta alla decima edizione e nata per ricordare le vittime dei genocidi e delle persecuzioni, vecchie e nuove, e riflettere sulle tematiche di integrazione e accoglienza anche alla luce dei più cogenti fatti di attualità, il video I Bambini Teheran sarà proiettato anche in diversi Presidi del Libro, associazione che si occupa di promozione della lettura attraverso circoli diffusi in tutta Italia, soprattutto in Puglia, in presenza dell’autrice.
Farian Sabahi (1967) è scrittrice e giornalista specializzata sul Medio Oriente e in particolare su Iran e Yemen, con un’attenzione particolare alle questioni di genere. Durante la guerra in Kosovo, Farian aveva realizzato l’installazione BornBlind sui bambini nati dagli stupri, opera multimediale interattiva realizzata con l’artista torinese Ennio Bertrand e presentata allo Stadthaus di ULM, 1999. È autrice del testo per il teatroNoi donne di Teheran (Mimesis, Milano 2013)e di altri volumi tra cui l’intervista Il mio esilio. Shirin Ebadi con Farian Sabahi (Zoom Feltrinelli 2014), i saggi Storia dello Yemen (Bruno Mondadori 2010) e Storia dell’Iran 1890-2008(Bruno Mondadori, Milano 2003-2005-2009), i reportage Un’estate a Teheran(Laterza, Roma 2007, prefazione di Sergio Romano) e Islam: l’identità inquieta d’Europa. Viaggio tra i musulmani d’Occidente (Il Saggiatore, Milano 2006, prefazione di Ferruccio De Bortoli) e il saggio The Literacy Corps in Pahlavi Iran 1963-1979(Ed. Sapiens, Lugano 2002).
Ha conseguito il dottorato in Storia dell’Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra e insegna il seminario “Relazioni internazionali del Medio Oriente” all’Università della Valle d’Aosta. Scrive regolarmente sul Corriere della Sera e sul settimanale Io Donna e per vent’anni ha recensito libri sul Medio Oriente e l’Islam sulle pagine di cultura del Sole24Ore. Collabora con le emittenti televisive Rai Uno, RaiNews24 e BBC Persian. Si occupa di Iran e Yemen per Radio Popolare.
Ingresso con biglietto del museo
Sabato 27 gennaio 2018, dalle 16.30
LA MOSTRA ANIMATA: NINJA E SAMURAI RACCONTANO
MAO - Performance in mostra a cura dell’associazione culturale Yoshin Ryu
Ogni 10 minuti circa letture di racconti ed haiku in abiti della tradizione guerriera giapponese
Attività gratuita, biglietto della mostra secondo tariffe ordinarie.
DOMENICA 28 GENNAIO
Domenica 28 gennaio, ore 15.30
GIANFRANCO FERRÈ. SOTTO UN’ALTRA LUCE: GIOIELLI E ORNAMENTI.
Palazzo Madama – visita guidata alla mostra
Ancora studente presso la facoltà di architettura Gianfranco Ferré si dilettava a realizzare e regalare, alle sue amiche più care, bijou esclusivi assemblando assieme materiali poveri. La sua passione nei confronti degli accessori continuerà ad essere presente durante tutta la sua brillante carriera di stilista di moda, portandolo a disegnare personalmente gli oggetti e rendendo ancora più raffinate le sue collezioni. L’itinerario in mostra permette ai visitatori di scoprire questo aspetto di Ferrè attraverso i meravigliosi gioielli e ornamenti esposti, tra cui spiccano “abiti gioiello”, particolarmente suggestivi per ricchezza e forme, provenienti dalla Fondazione Ferrè.
Costo visita: 5 euro + ingresso alla mostra
Info e prenotazioni: 0115211788 - prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 28 gennaio 2018, ore 16.00
ODISSEE
Palazzo Madama - Visita guidata alla mostra riservata abbonamento Torino Musei
L’itinerario permette ai visitatori di intraprendere un “viaggio” attraverso le diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi che sono illustrati nella mostra ODISSEE. Dalla preistoria alla contemporaneità le opere esposte permetteranno di evidenziare il tema della migrazione come uno degli elementi fondamentali che ha accompagnato la vita dell’uomo e ne ha influenzato aspetti socio - culturali. Dalla diaspora ebraica, ai movimenti delle popolazioni germaniche e asiatiche verso Ovest e verso Sud del IV sec., che trasformarono l’Impero romano con nuovi stili di vita, si proseguirà attraverso le Crociate e i pellegrinaggi, per arrivare ai viaggi di esplorazione fino al tema dell’immigrazione del mondo di oggi.
Costo visita: 5 euro + ingresso alla mostra
Info e prenotazioni: 0115211788 - prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 28 gennaio 2018, ore 16.00
VERO AMORE POP ART ITALIANA DALLE COLLEZIONI DELLA GAM
GAM - visita guidata per singoli
L’itinerario vuole evidenziare le nuove riflessioni della critica sul fenomeno artistico, attraverso il patrimonio di opere della GAM, illustrando anche il clima storico di quegli anni e le influenze del fenomeno Pop americano sulle esperienze degli artisti italiani. A partire dal titolo Vero amore, omaggio all’omonima opera di Mario Schifano del 1962, saranno prese in esame dipinti, sculture e video realizzati da artisti quali Pino Pascali, Salvatore Scarpitta, Antonio Carena, Michelangelo Pistoletto. Per l’occasione sarà inoltre presentata al pubblico l’opera Simboli del concilio di Ezio Gribaudo, realizzata nel 1965 e donata alla GAM nel 2017.
Costo visita guidata: € 5 + ingresso al museo (gratuito Abbonamento Musei e Torino card)
Info e prenotazioni: 011 5211788 - prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 28 gennaio 2018, ore 16.00
ARMI NINJA E SAMURAI IN MOSTRA
MAO – Attività per famiglie in occasione della mostra NINJA E SAMURAI
Il percorso in mostra accompagna adulti e bambini alla scoperta dei ninja, leggendari guerrieri ombra e dell’affascinante figura del samurai, il guerriero giapponese più conosciuto. L’appuntamento si conclude con un laboratorio di origami, nel quale ogni partecipante potrà realizzare con la carta un elmo samurai e altri soggetti a tema.
Età consigliata: da 5 anni in su
Costo: bambini € 7 per l’attività; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Carta Musei)
Prenotazione consigliata t. 011.4436999 entro le ore 15.00 del venerdì precedente
Domenica 28 gennaio 2018, ore 16.00
IL TOGISHI E LA POLITURA DELLA KATANA
MAO – conferenza
Conferenza di Marco Quadri a cura dell’Associazione culturale Yoshin Ryu
Appuntamento inserito nel calendario di eventi collaterali alla mostra Ninja e Samura. Magia ed estetica.
La venerazione della spada, comune a quasi tutti gli antichi popoli, non raggiunse, probabilmente, un così alto significato ed una tale espressione artistica come in Giappone: i samurai personificarono nella spada il loro supremo concetto di onore e virilità. Nel gelido acciaio, nato dal fuoco, videro rivelato il mistero della vita, indivisibile da quello della morte. La quiete della lama insegnò loro la virtù dell’autocontrollo in attesa dell’aspro combattimento. La superba qualità delle lame giapponesi dipende dalla selezione delle materie prime e dall’avanzata tecnica di lavorazione. Quando il forgiatore ottiene la forma desiderata procede con la tempra, segue la fase di politura a mezzo di pietre con differenti capacità abrasive, fino a ottenere la lucidatura finale, una vera arte.
A raccontare al pubblico del toghishi, ovvero il restauratore e politore di lame,e della politura della katanasarà, domenica 28 gennaio alle ore 16 Marco Quadri, il più celebre restauratore di spade giapponesi in Italia, allievo diretto del Maestro Kenji Mishina. Quadri ha appreso le tecniche con i maestri Kazuyuki Takayama e Yasuo Tôyama, a Seki, città giapponese della prefettura di Gifu, ove ha appreso anche l’arte dello tsukamaki ossia la posa della samegawa (pelle di razza) sulla tsuka (impugnatura) e successiva legatura con treccia di seta. Nel 2007 ha ottenuto lo status di togishi indipendente, pulitore professionale di nihonto (lame giapponesi).
Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili, tagliandi in distribuzione a partire da mezz’ora prima dell’inizio dell’incontro, max due a persona.
Domenica 28 gennaio 2018, dalle 17.30
LA MOSTRA ANIMATA: NINJA E SAMURAI RACCONTANO
MAO - Performance in mostra a cura dell’associazione culturale Yoshin Ryu
Ogni 10 minuti circa letture di racconti ed haiku in abiti della tradizione guerriera giapponese
Attività gratuita, biglietto della mostra secondo tariffe ordinarie
LUNEDI 29 GENNAIO
Lunedì 29 gennaio 2018 - Chiude a Palazzo Madama la mostra:
GIANSONE. Sculture da indossare
Palazzo Madama – chiusura mostra
Ultimo fine settimana di apertura a Palazzo Madama per la mostra Giansone. Sculture da indossare, allestita in Sala Atelier a Palazzo Madama. L’esposizione presenta i gioielli in oro forgiati dall’artista torinese Mario Giansone, uno dei più valenti scultori italiani del ‘900. Microsculture fuse in oro puro, in cui Giansone mette in estremo risalto la componente scultorea del gioiello, senza nulla concedere alle forme e alle mode dell’arte orafa del suo tempo. Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare le due mostre può farlo in questo ultimo fine settimana di apertura.
Info: www.palazzomadamatorino.it
Fino al 21 maggio 2018
Prorogata a Palazzo Madama la mostra ELISA SIGHICELLI. Doppio Sogno
Palazzo Madama – proroga mostra
È stata prorogata fino al 21 maggio 2018Elisa Sighicelli. Doppio Sogno, l’esposizione allestita lungo le sale del piano nobile che mette in dialogo l’arte antica con quella contemporanea. Un percorso tra le sale del Barocco, per le quali l’artista ha concepito delle opere inedite e specifiche, ispirate all’architettura di Palazzo Madama. Al centro di questa ricerca, la relazione tra l’architettura e la luce.
Info: www.palazzomadamatorino.it
Lunedì 29 gennaio, ore 17.30
NON È BELLO CIÒ CHE È BELLO....
Palazzo Madama - Incontro conFrancesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e ornamenti
Palazzo Madama e Fondazione Gianfranco Ferré propongono al pubblico alcuni incontri di approfondimento in occasione della mostra Gianfranco Ferré. Sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti, che presenta fino al 19 febbraio 2018 in anteprima mondiale 200 oggetti-gioiello realizzati dal celebre stilista italiano. L’ultimo appuntamento, in programma lunedì 29 gennaio alle ore 17.30, è con Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra. Attraverso un excursus sull’utilizzo dell’ornamento dall’antichità ad oggi, l’incontro sviluppa una riflessione sull’evoluzione del concetto di bellezza nel tempo. L’ornamento del corpo femminile, ma anche maschile, appare già in epoca preistorica, sino a essere un tema ricorrente anche nei testi che accompagnano l’istituzionalizzazione del Cristianesimo. Tutti i gruppi umani fanno grande uso di ornamenti personali di ogni tipo: collane, bracciali, orecchini, ornamenti per il capo, fatti di semi, piume, conchiglie, osso o avorio, pietre, metalli. In tutte le culture il primo, elementare supporto per forme di ornamento personale è il corpo, sottoposto a manipolazioni di carattere estetico e simbolico. E ornamenti sono sempre considerati gli scudi e le armature che svolgono la funzione di contrassegno d’onore: l’elmo, la corona, la tiara, la mitra, i cappelli ecclesiastici, il mantello, il padiglione, le croci, le collane e i nastri dei vari ordini cavallereschi. I gioielli-ornamento di Gianfranco Ferré sono oggetti per il corpo, decorazioni come rito antichissimo e perenne magia. Sono bellezza in quanto valore e in quanto rigore, nella costruzione di una sorta di segni incorporati, di fusioni tra corpo e oggetto, un incontro tribale e mistico tra luce e opacità.
Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti disponibili. Info www.palazzomadamatorino.it
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Ufficio StampaFondazione Torino Musei
ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
Daniela Matteu | GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
t. 011 4429523 – daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it
Tanja Gentilini | Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
t. 011 4429618 – 349 6830420 – tanja.gentilini@fondazionetorinomusei.it
Raffaella Bassi | MAO Museo d’Arte Orientale
t. 011 4436919 – raffaella.bassi@fondazionetorinomusei.it
Laura Criscuolo | Borgo Medievale
t. 011 4431705 – laura.criscuolo@fondazionetorinomusei.it
mario t. barbero
Pubblicato il 2018-01-27 11:49:52.
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