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Noi e il MASI
22 aprile – 29 luglio 2018 sede LAC Lugano Arte e Cultura
Inaugurazione: sabato 21 aprile, ore 18:00
www.masilugano.ch Vincenzo Cabiati_Gli anni in tasca_1999_Ceramica_MASI, Lugano. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati Dal 22 aprile al 29 luglio 2018 il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta una selezione di opere della donazione di Giancarlo e Danna Olgiati, recentemente confluite nel patrimonio artistico del Museo. L’allestimento a cura di Marco Franciolli, direttore dell’istituzione museale fino allo scorso dicembre, pone a confronto le varie poetiche e i linguaggi espressivi con l’intento di evidenziare il fil rouge che lega le opere donate dai collezionisti.
Il primo allestimento della collezione del Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) del 2018 presenta una selezione di 59 opere provenienti dalla donazione di Giancarlo e Danna Olgiati. Frutto di un lungo e proficuo rapporto instauratosi tra i coniugi Olgiati e la direzione del Museo Cantonale d’Arte – istituto che unendosi al Museo d’Arte di Lugano ha dato vita nel 2015 al nuovo MASI -, la donazione comprende un corpus di 77 opere, suddivise in quattro nuclei principali: artisti internazionali, artisti svizzeri, artisti italiani e un prezioso gruppo di opere fotografiche realizzate da protagonisti della Bauhaus.
Livio Bernasconi (a sinistra) Immagine 1_1992_Acrilico su tela_ (a destra)Immagine 23_1992_Acrilico su tela_MASI, Lugano. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati L’esposizione Noi e il MASI. Donazione Giancarlo e Danna OIgiati permette di cogliere i numerosi punti di tangenza fra la collezione del MASI e i contenuti della donazione, fra gli artisti proposti dal Museo nell’ambito della propria programmazione espositiva e quelli inclusi nell’elenco della donazione. In alcuni casi le opere donate completano nuclei di lavori di uno stesso artista già presenti nella collezione museale.
Tra i compiti prioritari di un museo vi sono la conservazione, lo studio, l’incremento e la valorizzazione del patrimonio artistico. Le strategie per lo sviluppo della collezione devono necessariamente considerare le peculiarità della storia e della realtà artistica del luogo di appartenenza del museo. Nel caso del MASI, come è stato sottolineato nella mostra d’apertura Orizzonte Nord-Sud, la sua singolare collocazione nella geografia museale svizzera offre l’opportunità di elaborare una collezione che racconta la varietà e la ricchezza dei riferimenti culturali fra Nord e Sud delle Alpi. In tal senso, le opere della donazione Olgiati si iscrivono con pertinenza nella collezione del MASI, con evidenti rimandi a talune linee di ricerca e di sviluppo del Museo. Christian Boltanski_Zeyt_2001_Leggii, plexiglass, fotografie in bianco e nero, lampadine e fili elettrici_MASI, Lugano. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati_© 2018, ProLitteris, Zurich Il percorso espositivo L’allestimento Noi e il MASI. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati comprende tutti gli artisti della donazione, ma non tutte le opere sono incluse in questa prima presentazione. La selezione di dipinti, disegni, sculture, fotografie e installazioni intende evidenziare la qualità delle singole opere e al contempo sottolineare le principali aree di interesse dei collezionisti nei confronti dell’arte attuale. Il percorso espositivo, scandito in sei sezioni principali, pone a confronto le diverse poetiche e linguaggi espressivi. La mostra si apre con una sala dedicata a temi di portata universale, quali la precarietà della condizione umana, l’identità, la memoria - Christian Boltanski, Roberto Ciaccio e Martin Disler -, temi che si ritrovano declinati con altri linguaggi nella seconda sala - Liu Ding, Edmondo Dobrzanski, Urs Lüthi. Uno spazio importante viene dedicato nella sala seguente alla fotografia, quella storica con una serie di stampe vintage di Lux Feininger, Xanti Schawinsky e Luigi Veronesi, e quella contemporanea che indaga lo statuto stesso dell’immagine e i suoi codici, con opere di Shannon Ebner, Adriana Beretta e Luciano Rigolini. Seguono, nelle due sale successive, opere di artisti che utilizzano la pittura, il disegno e la scultura in una dimensione concettuale per indagare lo statuto dell’opera e dell’autore, dei limiti fra i diversi linguaggi espressivi e la possibilità di rinnovamento delle tecniche, il rapporto con la storia dell’arte. Il percorso espositivo si conclude con una serie di sculture di Flavio Paolucci, Chiara Dynys e Gianni Caravaggio collocate nella sala del Museo che si apre sul paesaggio, stabilendo così un affascinante rapporto fra le opere e il panorama esterno. Loredana Sperini_Untitled_2013_Cera, cemento_MASI, Lugano. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati Artisti in mostra Stefano Arienti/ Francesco Barocco/ Adriana Beretta/ Riccardo Beretta/ Christian Boltanski/ Vincenzo Cabiati/ Pierpaolo Campanini/ Gianni Caravaggio/ Roberto Ciaccio/ Daniela De Lorenzo/ Liu Ding/ Martin Disler/ Edmondo Dobrzanski/ Chiara Dynys/ Shannon Ebner/ Lux Feininger/ Francesco Gennari/ Karl Haendel/ Urs Lüthi/ Amedeo Martegani/ Flavio Paolucci/ Perino & Vele/ Luciano Rigolini/ Xanti Schawinsky/ Loredana Sperini/ Luigi Veronesi UFFICIO STAMPA MASI ITALIA ddl+battage Alessandra de Antonellis | alessandra.deantonellis@ddlstudio.net | +39 339 3637388 Margherita Baleni | margherita.baleni@battage.net | +39 02 89827244
ddl studio Via G. Compagnoni, 3 20129 Milano
T 02 89052365
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mario t. barbero
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Pubblicato il 2018-04-24 09:46:41.
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