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Presentazione dei volumi
SCAMBI ARTISTICI TRA TORINO E MILANO 1580-1714 Atti del convegno di studi (2016) Cantiere di studio (2018)
a cura di Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione Scalpendi Editore
Mercoledì 13 giugno 2018 ore 17.00
Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti Piazza Castello – Torino
Intervengono:
Giovanni Romano professore emerito di Storia dell’arte moderna Università di Torino
Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione docenti di Storia dell’arte moderna Università di Torino. Dipartimento Studi Storici
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Scambi artistici tra Torino e Milano 1580-1714 Atti del convegno di studi (Torino, Campus Einaudi, Castello del Valentino, Fondazione Luigi Einaudi, 28-29 maggio 2015) a cura di A. Morandotti e G. Spione Milano Scalpendi Editore, 2016 |
Scambi artistici tra Torino e Milano 1580-1714 Cantiere di studio a cura di A. Morandotti e G. Spione con la collaborazione di I. Giuliano e S. Marinetti Milano, Scalpendi Editore, 2018 |
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Palazzo Madama ospita mercoledì 13 giugno 2018 alle ore 17.00 la presentazione dei volumi Scambi artistici tra Torino e Milano 1580-1714, a cura di Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione, editi da Scalpendi Editore nel 2016 e nel 2018 con il contributo di Intesa Sanpaolo.
Le due pubblicazioni raccolgono i testi degli atti di un convegno del 2015 e un quaderno di studi, curato dai docenti di Storia dell’arte moderna dell’Università di Torino e realizzato con i dottorandi e gli studenti dell’istituzione. Parti distinte di un unico progetto editoriale, mettono a fuoco alcune vicende artistiche dell’antico Stato sabaudo, in relazione ai rapporti che si instaurarono nel corso del Seicento con Milano, che costituì a lungo un punto di riferimento per la corte sabauda in fatto di scelte artistiche.
Stuccatori, architetti e lapicidi lombardi furono ingaggiati, a partire dalla fine del 1500 e per tutto il 1600, in molti cantieri sabaudi anche nel campo della decorazione a stucco e ad affresco. Il periodo cronologico, oggetto dello studio, parte dagli anni del ducato di Carlo Emanuele I di Savoia - quando Torino, da poco capitale del ducato, diventa teatro di imprese edilizie, collezionistiche e decorative senza pari – e si chiude con l’arrivo di Filippo Juvarra, chiamato nel 1714 da Vittorio Amedeo II a dare un volto aggiornato all’urbanistica della città e alle decorazioni delle residenze. L’affermazione dell’architetto messinese segna una cesura netta rispetto alla tradizione precedente, mettendo in difficoltà gli artisti e le maestranze lombarde, visto che da questo momento in poi la corte privilegia altri centri artistici italiani ed europei.
La crescita febbrile di Torino, affidata agli architetti e ingegneri di corte, precede gli interventi di decorazione dei palazzi e l’allestimento degli altari, sui cui aspetti si concentrano i due volumi, indagando residenze di corte, palazzi nobiliari e chiese, sia in città che nel territorio dell’antico ducato, senza tralasciare di ripercorrere i carteggi diplomatici nonché di sintetizzare e aggiornare le Schede Vesme, repertorio biografico imprescindibile per chi studia le vicende della storia dell’arte nel Piemonte sabaudo.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Ingresso libero all’incontro fino a esaurimento posti Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica Piazza Castello, Torino | www.palazzomadamatorino.it | t. 011 4433501 Fondato nel 1863, il museo è oggi ospitato in uno dei più antichi e affascinanti palazzi della città con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra. Le raccolte contano oltre 60.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo bizantino all’Ottocento.
Ufficio Stampa | Stefania Audisio t. 011 4429618 email stefania.audisio@fondazionetorinomusei.it
I due volumi sono editi con il contributo di
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Stefania Audisio
Ufficio Stampa
Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama
Piazza Castello - 10122 Torino
tel. 011 4429618
e-mail stefania.audisio@fondazionetorinomusei.it ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
mario t. barbero
Pubblicato il 2018-06-09 02:54:40.
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