B
u
o
n

2
0
2
5
Θ
 
mtbmagazine.it
MTB magazine ||
Sez. Articoli OnLine ||
Il razzismo
<% //deve esistere nomeSezione e idSezione come variabili js %>

ANALISI   E  FATTI  SOCIALI

A proposito di razzismo: il torto e la ragione non si dividono con un taglio netto.

 

 

Per le problematiche legate ad una sorta di razzismo, stiamo raggiungendo il paradosso.

Dall’accoglienza indiscriminata per tutti, alla loro totale esclusione.

Come dire: cominciamo tutto daccapo  e poi ricostruiamo su un nuovo terreno.

Gli estremi, come i binari, sono destinati a percorrere un loro tracciato , ma non a congiungersi neppure negli incroci.

I grandi Stati, compreso il nostro Paese, per anni hanno sfruttato quelli più poveri, fingendo un interesse ipocrita alle loro reali condizioni di bisogno.

Hanno ignorato sommosse, guerre tra fazioni e si sono spartiti i profitti, ben sapendo che la gente che viveva in quel territorio era all’estremo.

Hanno chiuso a piacimento i corridoi umanitari (non da parte nostra ,per fortuna), ignorando le regole elementari della solidarietà e della giustizia, sopportando criminali e delinquenti lasciandoli andare in massa alla ricerca di qualcuno che, per compassione, può accoglierli.

Così una massa di persone disperate vive allo sbaraglio, con il terrore negli occhi, con i soprusi e le torture,preferendo quasi la morte ad una fine  travagliata tra mille tormenti.

Questa l’immagine a senso unico destinata ad esasperare gli animi fino a “buttar fuori “ quell’insano sentimento sopito nel nostro inconscio.

Così si arriva ad accapigliarsi, a mostrasi da una parte paladini dell’accoglienza e dall’altra a fare quadrato perché questa possa avvenire scremando, motivando la

scarsità di risorse per tutti.

Chi fomenta tutto questo e perché ?

SI semplifica, invocando la presenza di delinquenti che se ne approfittano della situazione.

Gente senza scrupoli che, per denaro,investe sulla prostituzione, la droga, i pochi risparmi dei malcapitati, usando torture ed atti indescrivibili anche nei manuali del marchese De Sade.

Una volta raggiunto lo scopo, il problema è nelle mani di chi riceve: un’enorme responsabilità perché i conti si fanno con quanto è disponibile.

E  quello che c’è non è sufficiente per tutti e si fa quadrato di fronte ad una massa improvvisa di gente disperata.

Ma quegli Stati che erano e sono ancora quelli che ci marciano sopra si fanno vedere belli, umani,comprensibili ( per loro), ma non per gli altri.

Ad alimentare i fuoco di queste passioni intervengono gli ideali religiosi : alcuni sono bravi ad esercitare la lingua, mentre altri si fanno in quattro per essere solidali.

Così arriviamo a mostrare a dei bambini in una scuola, quanto è brutto un loro compagno di colore,ad insultare il giocatore di razza diversa, ma anche, dall’altra parte, a”boicottare” la figlia (fino alla sua scomparsa) che non rispetta la tradizione del suo Paese e vuole vivere all’occidentale.

L’ago della bilancia, a questo punto, pende più verso un naturale atteggiamento : ti accolgo ed integro se hai i requisiti e in cambio tu ti adegui ai miei usi e costumi, così come devo fare io se vengo da te.

Un ragionamento che percorre quel binario parallelo destinato, tuttavia, ad incrociarsi ogni tanto, perché il torto e la ragione non  si dividono con un “ taglio netto”

 

                                                                  Renato Celeste

 

 

 

 

 

 

 

 



Pubblicato il 2019-02-28 09:15:55.
Questa pubblicazione è stata richiesta 359258 volte.


a
a



alessandro.marchisio@gmail.com