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Diari tra diari. La mostra
a cura di Maria Morganti ed Elena Volpato
Artisti in mostra
Maria Morganti (Milano 1965. Vive e lavora a Venezia.)
Il mio lavoro mette al centro della propria pratica l’esperienza del colore, inteso come materia e traccia dell’esistenza. Le opere sono sedimentazioni di tempo e si manifestano come diari cromatici. Quello che produco quotidianamente nell’isolamento dello studio attraverso un ritmo preciso, un colore al giorno, viene messo successivamente in relazione con l’esterno, con altre realtà, nel tentativo di innescare un contatto tra la propria interiorità e lo spazio condiviso.
Mostre personali in istituzioni (selezione): 2006 Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia a cura di Angela Vettese; 2007 Leporelli, Via Farini, Milano, a cura di Milovan Farronato; 2008 Diario cromatico Fondazione Querini Stampalia, Venezia, a cura di Chiara Bertola; 2010 L’unità di misura è il colore Museo di Castelvecchio, Verona a cura di Chiara Bertola; 2017 Svolgimento di un quadro, installazione permanente caffetteria, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, a cura di Chiara Bertola. Mostre collettive in istituzioni (selezione): 2008 Quadriennale, Roma, a cura di Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni; 2012 La fortezza plurale dell’arte, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Umberto Palestini, Fortezza Borbonica, Civitella del Tronto; 2013 Autoritratti, Iscrizioni del femminile nell’arte italiana contemporanea, a cura di Emanuela De Cecco, Arabella Natalini, Francesca Pasini, Letizia Ragaglia, Maria Antonietta Trasforini, Uliana Zanetti, MAMbo, Bologna; 2015 Èdra, tutta l’Italia è silenziosa, Reale, a cura di Davide Ferri, Accademia di Spagna, Roma; 2017 L’emozione dei colori nell’arte, a cura di Carolyn Cristov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato, Elif Kamisli, GAM/Castello di Rivoli, Torino; Il Sostituto, progetto per la Fondazione Spinola Banna per l’arte e GAM, Torino, a cura di Elena Volpato.
Stefano Arienti. Nato ad Asola (Mantova) nel 1961 in una famiglia contadina, dal 1980 si trasferisce a Milano, dove risiede tuttora. Nel 1986 si laurea in Scienze Agrarie con una tesi di virologia. Partecipa alla prima mostra collettiva nel 1985 alla ex fabbrica Brown Boveri, dove incontra Corrado Levi, il suo primo maestro. Ha frequentato l’ambiente artistico italiano, assieme ad altri giovani artisti, nel momento di rinnovamento dopo le stagioni dominate dall’Arte Povera e dalla Transavanguardia. Ha tenuto una serie di mostre personali in gallerie d’arte italiane e straniere. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia ed all’estero. Ha viaggiato soprattutto in Europa, Nord America e India, partecipando pure a programmi di residenza per artisti. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo e all’Università IUAV di Venezia.
Daniele Costa (Castelfranco Veneto 1992. Vive e lavora tra Castelfranco Veneto e Venezia).
Inizia la pratica artistica nel 2014 dedicandosi prevalentemente al video. Dopo la laurea di primo livello in Discipline delle Arti Musica e Spettacolo all’Università di Padova, completa gli studi in Arti Visive nel 2017 presso l’Università IUAV di Venezia. La sua ricerca si focalizza sulla conoscenza del corpo umano in due direzioni di introspezione personale. Da una parte il funzionamento interno del corpo umano, basata su approfondimenti medico-scientifici, dall’altra la
singolarità umana, la conoscenza dell’individuo in rapporto alla sua storia, al suo mondo e alla sua persona. Tra le principali mostre, residenze e riconoscimenti ricordiamo: Videoart Year Book, l’annuario della videoarte italiana, Bologna; Skg Bridges Festival, Museo Arte Contemporanea Salonicco, Museo della Fotografia Salonicco, Thessaloniki (SKG); Talent Video Awards 2017, Milano; Piazza+, residenza d’artista, Piazza Gasparotto, Padova; Mediterranea 18 Young Artists Biennale e Prebiennale, National Gallery of Art, Tirana, House of King Peter I, Belgrado; Primo premio 100ma Collettiva Giovani Artisti Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia; ArteVisione 2017, Careof, Sky Arte HD, Milano.
Davide Sgambaro(Cittadella,1989. Vive e lavora tra Milano e Torino)
Tra le principali mostre, residenze e riconoscimenti ricordiamo : White and black stripes and a red nose (The game), mostra personale, Almanac Inn, Torino (2019) ; Be the difference...with art!, premio Rotary Club Asolo e Pedemontana, Bassano del Grappa (2019) ; Il disegno politico italiano, Galleria A+A, Venezia (2019) ; Q-Rated, La Quadriennale di Roma, Castello di Rivoli (2018); Una cosa divertente che non farò mai più, mostra personale, Rita Urso Artopia Gallery, Milano (2018); Love me tender, Stonefly Art Prize, Fabbrica del Vapore, Milano (2018); Combat Prize, primo premio sezione scultura e installazione, Museo Giovanni Fattori, Livorno (2017); Premio Francesco Fabbri, menzione speciale della giuria, Fondazione Fabbri, Pieve di Soligo (2016); 100ma collettiva giovani artisti Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2016); Le projet de l’étoile, mostra personale La Non-Maison Foundation, Aix-en-Provence (FR), (2016); Atelier Bevilacqua La Masa, residenza e mostra collettiva, Venezia (2015-2016); Fondazione Spinola Banna per l’Arte, residenza a cura di Guido Costa e Gail Cochrane (2015); A Symphony of Hunger Digesting fluxus in Four Movements, A+A Gallery, Venezia (2015).
Alice Mazzarella (Foligno, 1991) inizia il suo percorso di formazione studiando Filosofia presso l’Università degli Studi di Perugia e la Freie Universität di Berlino. Abbandona gli studi universitari per iscriversi al Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea presso Fondazione Fotografia di Modena, dove approfondisce la tecnica e la teoria fotografica e dell’immagine in movimento. Lavora, dal 2012, presso l’associazione e casa editrice Viaindustriae in cui si occupa principalmente di gestione dell’archivio del libro d’artista, progettazione, redazione e documentazione.
Attraverso la propria pratica tende ad occuparsi di storie di persone non straordinarie e della loro apparente banalità, osservando come l’episodico possa essere un attivatore di esercizi di approfondimento che portano nuove conoscenze. Ḕ interessata ad elaborare, fino a manipolarli e a trasformarli in qualcosa d’altro, materiali biografici, personali, soggettivi. Principalmente abituata a lavorare in gruppo, entra a far parte di processi di ricerca, approfondimento e scoperta che trovano spesso concretizzazione nella forma del libro. Usa principalmente la fotografia e l’immagine in movimento, che sia prodotta direttamente o che sia il risultato di un’elaborazione di materiali altrui.
Caterina Silva (Roma, 1983, vive a Londra) usa pittura, performance e video per indagare i limiti del linguaggio. Mostre personali e performance recenti includono: Impressioni, Bosse&Baum, Londra 2018, Amor Proprio, a cura di C.L. Pisano, Museo Centrale Montemartini, Roma 2017, SSOL/AP, Rozenstraat a rose is rose, Rijksakademie e varie location, Amsterdam, 2017, Münster, Galleria Valentina Bonomo, Roma 2016, Senza Sistema, Bosse&Baum, Londra 2016, Soggetto/Oggetto/Abietto, Galleria Riccardo Crespi, Milano, tbc(august), Bosse&Baum, Londra, 2015. Mostre collettive recenti: Graffiare il presente, Casa Testori, Milano 2018, Finite/Infinite, Everard Read Circa, Cape Town 2018, De Lachende Cavalier, Abstracte, Dordrecht 2018, Deposito d’arte italiana presente, Artissima, Torino 2017; You see me like a ufo, Marcelle Joseph, Ascot 2017, AP, Asia Culture Center, Gwangju 2016.
Nel 2015 è invitata al 16°Premio Cairo, nel 2018 vince il primo premio della sezione pittura del 9°Combat Prize.
È stata artista in residenza presso Cité des Arts, Parigi (2013), Rijksakademie van beeldende kunsten, Amsterdam (2015), Asia Culture Center, Gwangju (2016), NKD, Norvegia (2018), ARP, Cape Town (2018).
Virginia Russolo (Conegliano, Treviso 1995). Ha vissuto in Italia, negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito. Attualmente vive e lavora tra Venezia e Londra.) Nella sua pratica Virginia Russolo fa convergere ricerca video e fotografica sui temi della spiritualità, l’archeologia, l’antropologia, la filosofia e la cultura popolare in dipinti di grandi dimensioni. Russolo si è laureata in Arti Figurative presso la Ruskin School of Art, Università di Oxford. Tra le esposizioni recenti Predatory Behavior con Julie Curtiss, Petrit Halilaj, Lin May Saeed, Sophie Vallance e Lorenzo Scotto di Luzio, Galleria T293, Roma (2018); Young Contemporary Talent Purchase Prize (The Ingram Collection), The Cello Factory, Londra, UK (2018); Ruskin Shorts, Modern Art Oxford, Oxford, UK (2016); Future Late, Tate Modern, Londra, UK (2016); LLoveAnthro Museo Etnografico di Pitt Rivers, Oxford, UK (2016); la Edgar Wind Society e la Ruskin School of Art, la Kendrew Barn, St John’s College, Oxford, UK (2017). Russolo è stata una dei performer di Sissi in CandyBrissima, Fondazione Furla (Tokyo, 2012) ed è stata nominata per il Menabrea Art Prize da Untitled Associations e dalla rivista CURA (Roma, 2018).
mario t. barbero
Pubblicato il 2019-05-24 11:54:09.
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