COMUNICATO STAMPA - CICLO DI CONFERENZE
Primo Levi chimico e Mendeleev “poeta”
Una provocazione per due anniversari che tutto il mondo celebra
Con Ernesto Ferrero e Marco Malvaldi
Venerdì 22 novembre 2019, ore 21
Fondazione Ferrero, Strada di Mezzo, 44 - Alba (Cn)
Cento anni fa nasceva Primo Levi, chimico e grandissimo scrittore. Un secolo e mezzo è passato da quando il russo Mendeleev scoprì il Sistema Periodico degli elementi, una tappa fondamentale per la chimica e la fisica.
Il 22 novembre alle 21 la Fondazione celebrerà questi due anniversari, connessi dalle parole “sistema periodico” scelte da Levi per il titolo di uno dei suoi libri più famosi. Sarà l’occasione per leggere con uno sguardo insolito le pagine di quella singolare autobiografia, capolavoro letterario che coglie i punti cruciali di una vita: Primo Levi studente all’Università, esordiente nel mondo del
lavoro, partigiano sui monti della Valle d’Aosta, deportato ad Auschwitz, poi il ritorno alla quotidianità e, con l’ultimo capitolo, il geniale racconto Carbonio, l’intera esistenza inserita nella visione cosmica di una continua mutazione.
Avventurosa è anche la scoperta dell’ordine nascosto sotto l’apparente disordine degli elementi chimici. Altri scienziati ci si erano avvicinati, ma solo Mendeleev, oltre a collocare nella sua Tavola i 63 elementi chimici allora noti, seppe prevederne degli altri, poi regolarmente individuati in
natura o prodotti in laboratorio. Non a caso Levi vide il Sistema Periodico come “una poesia” che ha “persino le rime”.
Ernesto Ferrero (Torino, 1938), scrittore e critico letterario, è stato direttore (letterario e editoriale) delle case editrici Einaudi e Garzanti; quindi, in Mondadori, direttore letterario. Ha frequentato intensamente Primo Levi (gli ha tra l’altro dedicato un profilo biografico e letterario, Primo Levi. La vita, le opere, edito da Einaudi nel 2007) e oggi è presidente del Centro Internazionale di Studi e lui dedicato. Autore di saggi su Gadda, Calvino e Levi, ha vinto il Premio Strega con il romanzo N. (Einaudi, 2000), che ricostruisce i trecento giorni di Napoleone all’isola d’Elba attraverso il diario del suo bibliotecario (vi è stato tratto anche un film, nel 2006: N – Io e Napoleone, per la regia di Paolo Virzì), e il Selezione Campiello con Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari, romanzo biografico su Emilio Salgari (ancora per Einaudi, nel 2011). Ha tradotto Céline, Flaubert e Perec. Per diciott’anni ha diretto il Salone del Libro di Torino.
Marco Malvaldi (Pisa, 1974) si è laureato in Chimica all’Università di Pisa, dove ha conseguito il dottorato e per due anni è stato ricercatore presso il Dipartimento di Farmacia. Nel 2007 esordisce nella narrativa: con l’editore Sellerio pubblica numerosi romanzi e racconti gialli di grande successo, in particolare la serie dei “vecchietti del BarLume” (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014; La battaglia navale, 2016, Sei casi al BarLume 2016, A bocce ferme, 2018), alcuni dei quali sono
diventati sceneggiati televisivi. Da Raffaello Cortina, nel 2017 è uscito il saggio L’architetto dell’invisibile, ovvero come pensa un chimico.
L’ingresso alla conferenza è libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: tel. 0173 295259
www.fondazioneferrero.it - info@fondazioneferrero.it
mario t. barbero
Pubblicato il 2019-11-20 08:50:53.
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