La guerra del Kosovo è terminata ufficialmente nel 1999, con il bombardamento di Belgrado ad opera della Nato. Ma di fatto la pace non è mai arrivata. KOSOVO, LA GUERRA DIMENTICATA: è questo il tema del corso di formazione (3 crediti) in programma martedì 10 dicembre, dalle 17 alle 20, a Torino, presso il Polo del ‘900, in via del Carmine 14. Il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza il 17 febbraio del 2008. Riconosciuto da più di 100 stati, ma non dalla Russia, dalla Cina e dalla Spagna, ad esempio, il Kosovo è ancora considerato da Belgrado come un’appendice del proprio territorio. Tutt'oggi perdurano le tensioni con la Serbia, le rivalità etniche tra serbi e albanesi, che si sommano alla miseria (una famiglia su tre vive sotto il livello di povertà), alla minaccia del terrorismo (dal Kosovo provenivano oltre 100 “foreign fighters” del califfato di Al-Baghdadi), alla corruzione e alla criminalità dilaganti. Negli ultimi anni si sono registrati almeno 24 casi di minacce e aggressioni fisiche a giornalisti, colpiti per aver svolto il loro lavoro. E sempre negli ultimi anni si è levata la richiesta di giustizia da parte dei familiari dei militari italiani vittime dell’uranio impoverito. Ne parleranno Donatella Sasso, giornalista di East Journal; Domenico Leggiero, responsabile dell'Osservatorio militare che assiste le vittime dell'uranio impoverito; Alberto Ramella, fotografo, autore di reportage sui rifugiati del Kosovo; e Stefano Tallia, giornalista, Segretario dell’Associazione Stampa Subalpina. Iscrizioni su piattaforma Sigef.
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