Luciana Navone Nosari: "LE ORME VIOLATE"
Il nuovo libro di Luciana Navone Nosari, LE ORME VIOLATE, è una raccolta di racconti. Il sottotitolo già svela qualcosa: Sono orme vitali, i solchi tracciati dal nostro cammino, ma chi le usurpa – mutandone la forma – le trasforma in ORME VIOLATE....
Difatti, a incidere le orme che tracciano le nostre vite, al di là di quelle impresse dal Destino, dovremmo essere soltanto noi. Ë sulla scia del nostro cammino che scolpiamo quel solco, figlio delle scelte scaturite dalla nostra volontà e dalla loro incisività. Vorremmo deciderne noi la pressione e la conseguente profondità, nel bene e nel male, nelle vittorie e nelle sconfitte.
A intralciarci talvolta, insieme al Fato inconfutabile che veglia o incombe sul nostro sentiero, c’è però chi cesella con lingua di serpente, con sevizie mentali, con pugni armati le orme di cui vorremmo essere i soli artefici. Nel profanare la libertà di scernere, e di operare, con violenza scalpella le nostre tracce, generando le ORME VIOLATE. E che sia l’intaglio infiltrato impercettibile o profondo, né da brezza né da tifone l’oltraggio inferto verrà cancellato, per sempre indelebile sul nostro solco - e sui nostri cuori, sulle nostre menti, sui nostri corpi -.
Di questo si parla nei nove racconti contenuti nel libro, dove le storie si snodano tra i diversi periodi storici in cui sono inseriti i destini dei protagonisti. Le loro scelte, passate e future, li vedranno impegnati in battaglie e conflitti interiori e non solo, nel costante - talvolta spasmodico - tentativo di riappropriarsi del proprio destino.
Il libro si può trovare, in versione cartacea (al prezzo di 13 euro), presso le librerie o l’editore ETABETA PS e, in versione e-book, su Amazon.
Prefazione di Claudio Ozella
I nove racconti che compongono il volume “Le orme violate” sono la tappa ulteriore del percorso narrativo di Luciana Navone Nosari. L’autrice, infatti, ritorna alla forma-racconto, non come un passo indietro ma ampliandone le potenzialità, in un raccordo solido e vigoroso di stile e forma che genera una perfetta coincidenza di storie e personaggi non avulsi dalla vita. Essi la incarnano autenticamente nella lotta tenace contro la violazione compiuta dalla Storia, dalla crudeltà umana, dal pregiudizio gretto e ipocrita, e anche da un malinteso senso del bene, sulle orme che avrebbero voluto imprimere alle loro esistenze, e che invece generano dei destini deviati. Luciana Navone Nosari utilizza mirabilmente i passaggi tra diversi periodi storici con perfetta padronanza del tema centrale, di cui ritrae l’incarnarsi nei protagonisti e nelle protagoniste che, in ruoli principali o secondari, appaiono sempre coerenti con il contesto storico-politico-culturale e sociale, in cui sono inseriti i loro destini. Colpisce il vigore del linguaggio, frutto di un amalgama incisivo e scolpito sulle pagine con un cesello armonioso e sintetico di italiano e espressioni dialettali. Questa sintesi esalta la vitalità e l’autenticità di personaggi e storie, riunendo in un arazzo struggente il connubio o il contrasto, tra anime di persone e anime di luoghi. I racconti si distinguono anche per un perfetto alternarsi di toni drammatici e ironici, in un incontro fecondo e originalmente rielaborato tra Piero Chiara e Boccaccio, senza cadute di stile e concessioni a effetti comici gratuiti e di bassa lega. Il valore aggiunto che trascina e coinvolge chi legge fino all’ultima pagina è il vedere riflessa la propria vita in quelle narrate, cartine di tornasole che inducono a riflessioni profonde sulle proprie scelte passate e future, e su eventi e persone che possono averle deviate. In ultima analisi, si può dire che le nove storie racchiudono anche un messaggio di speranza autentico e non falsamente retorico, in cui risalta la possibilità di riappropriarsi del proprio destino, sviluppando una capacità di empatia verso le sofferenze altrui, che si trasforma in solidarietà concreta e virtuosa, in cui io diventa noi.
Pubblicato il 2020-05-02 12:28:22.
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